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IPO OVS – L'analisi del bilancio

Negli ultimi esercizi OVS ha registrato una leggera contrazione del fatturato, mentre la redditività ha evidenziato un andamento opposto, tornando a crescere nell’esercizio 2013/2014

di Edoardo Fagnani 19 feb 2015 ore 10:49

Negli ultimi esercizi OVS ha registrato una leggera contrazione del fatturato, mentre la redditività ha evidenziato un andamento opposto, tornando a crescere nell’esercizio 2013/2014.
Tuttavia, durante i primi nove mesi dell’esercizio 2014/2015 la società ha mostrato un miglioramento dei ricavi e della redditività, anche se il risultato finale è rimasto negativo.

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IPO OVS – IL FATTURATO
oviesse4Nel dettaglio, OVS ha chiuso l’esercizio 2013/2014 con ricavi per 1,14 miliardi di euro, lo stesso ammontare ottenuto nell’esercizio precedente. La società è stata penalizzata dalla contrazione dei ricavi relativi al marchio OVS (-2,6%), in seguito principalmente al generale calo dei consumi che ha interessato i paesi dell’area Euro, in particolare quelli dell’area mediterranea. Inoltre, il calo delle vendite si è interamente concentrato nel primo semestre dell’esercizio 2013/2014, mentre nel secondo semestre dell’anno le vendite sono risultate stabili rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente. Al contrario, i ricavi relativi al marchio UPIM sono aumentati del 9,8%.
Nell’esercizio 2011/2012 il fatturato aveva sfiorato gli 1,18 miliardi di euro.
I ricavi di OVS sono tornati a crescere nel corso del 2014/2015. La società ha terminato il periodo febbraio-ottobre con un giro d'affari di 876,8 milioni di euro, il 7,4% in più rispetto gli 816 milioni ottenuti negli stessi mesi dello scorso anno. La società ha beneficiato del buon andamento del marchio OVS (+8%), che ha sfruttato il positivo andamento dei volumi di vendita registrato principalmente dalla rete di distribuzione già esistente e in secondo luogo dall’apertura di nuovi punti vendita diretti.

IPO OVS – LA REDDITIVITA’
Redditività mista per OVS nel periodo in esame
La società ha terminato lo scorso esercizio con un margine operativo lordo di 124,4 milioni di euro, in aumento del 32,5% rispetto ai 93,9 milioni contabilizzati nell’esercizio 2012/2013, in seguito a un contenimento dei costi operativi. Di conseguenza, la marginalità è cresciuta dall’8,2% al 10,9%. Tuttavia, nel 2011/2012 L’EBITDA era stato superiore ai 127,5 milioni di euro, con una marginalità del 10,8%. Nei primi nove mesi dell’esercizio 2014/2015 l’EBITDA è cresciuto a 94,1 milioni di euro, rispetto ai 76,9 milioni contabilizzati negli stessi mesi dello scorso esercizio (+22,3%), in conseguenza a un migliore assorbimento dei costi di struttura. La marginalità è cresciuta al 10,7%.
Stesso trend per il risultato finale adjusted, che è passato da un valore negativo di 17,8 milioni dell’esercizio 2012/2013 a un utile di 0,7 milioni di euro nell’esercizio terminato il 31 gennaio del 2014. Tuttavia, OVS aveva chiuso l’esercizio 2011/2012 con un utile netto adjusted di oltre 12,4 milioni di euro. La società ha chiuso i primi nove mesi dell’esercizio 2014/2015 con una perdita netta adjusted di 10,6 milioni di euro, in miglioramento rispetto al rosso di 18,5 milioni contabilizzato nell’esercizio precedente.

IPO OVS – UNO SGUARDO ALL’INDEBITAMENTO
oviesse3A fine ottobre l’indebitamento netto di OVS ammontava a oltre 707 milioni di euro, in contrazione rispetto ai 726 milioni di inizio esercizio, grazie alla generazione di cassa delle attività operative nel periodo in esame. La quota di debiti con scadenza superiore ai 12 mesi era pari a 642,5 milioni di euro. Nel prospetto informativo OVS ha segnalato che l’emittente si è accollato da Gruppo Coin una parte del debito finanziario derivante dal Vecchio Contratto di Finanziamento, stipulato in occasione dell’offerta pubblica di acquisto obbligatoria promossa da Icon sulle azioni ordinarie Coin nel 2011, pari a 803,5 milioni di euro in conto capitale e interessi maturati (corrispondente a circa l’85% dell’importo complessivo). OVS ha ricordato che il 23 gennaio 2015 l’emittente ha stipulato un nuovo contratto di finanziamento, che prevede la concessione di una linea di credito a medio/lungo termine pari 375 milioni di euro. Queste risorse, unitamente ai proventi derivanti dall’aumento di capitale a servizio dell’offerta globale, sono finalizzate al rimborso dell’indebitamento preesistente e al pagamento dei costi connessi al processo di quotazione. Il nuovo contratto di finanziamento prevede anche una linea di credito revolving pari a 100 milioni di euro, utilizzabile in differenti valute. Di conseguenza, l’importo complessivo massimo del nuovo finanziamento è pari a 475 milioni di euro. OVS ha precisato che l’erogazione della linea di credito da 375 milioni è prevista in sostanziale contestualità con l’inizio delle negoziazioni delle azioni a Piazza Affari.
Sempre a fine ottobre il patrimonio netto del gruppo era sceso a 379,78 milioni di euro, rispetto ai 388,25 milioni di inizio esercizio. 

IPO OVS – I FLUSSI DI CASSA
Nell’esercizio 2013/2014 le attività operative di OVS hanno generato un flusso di cassa di 33,4 milioni di euro. La società ha beneficiato di una migliore gestione del capitale circolante, grazie a una significativa diminuzione delle rimanenze, frutto del progressivo contenimento del volume degli acquisti e del decremento dei crediti commerciali, riconducibile alla riduzione dei tempi medi di incasso. Lo scorso esercizio le attività di investimento hanno assorbito risorse per 12,6 milioni di euro, in seguito alle risorse destinate al miglioramento dei punti vendita. Lo scorso esercizio le attività finanziarie hanno necessitato di liquidità per 65 milioni di euro, come conseguenza della diminuzione della linea di credito revolving e dei rimborsi delle quote capitali in scadenza.
Nei primi nove mesi dell’esercizio 2014/2015 le attività operative del gruppo hanno generato un flusso di cassa di 32,4 milioni di euro. Anche nel periodo in esame la società ha beneficiato di una migliore gestione del capitale circolante, dovuta principalmente al processo di razionalizzazione degli investimenti unitamente a un’intensa attività di contenimento dei costi operativi, nonché al contenimento del volume degli acquisti. Nel periodo in esame le attività di investimento hanno assorbito risorse per oltre 41,7 milioni di euro, in seguito alle risorse destinate al miglioramento dei punti vendita. Le attività finanziarie hanno portato nelle casse dell’azienda 8,2 milioni di euro.

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