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IPO Moleskine, l’azienda ai raggi X

Oggi il nome Moleskine identifica una famiglia di oggetti di design. Negli ultimi esercizi l'azienda ha evidenziato una costante crescita dei ricavi e della redditività

di Edoardo Fagnani 22 mar 2013 ore 16:54

Attività

L'azienda nasce dall'esperienza di Modo&Modo, il piccolo editore milanese che nel 1997 ha creato il marchio Moleskine, riproducendo il taccuino degli artisti e intellettuali degli ultimi due secoli, da Vincent Van Gogh a Pablo Picasso, da Ernest Hemingway a Bruce Chatwin. Oggi il nome Moleskine identifica una famiglia di oggetti di design: taccuini, agende, quaderni, borse, strumenti per scrivere, oggetti per leggere, dedicati alla personalità mobile, in stretta connessione con il mondo digitale. Dal 1° gennaio 2007, Moleskine è anche il nome dell'azienda proprietaria del marchio registrato in tutto il mondo.
Moleskine crea, produce e distribuisce oltre al noto taccuino e alle sue molteplici filiazioni, una serie di oggetti per la creatività del nomade contemporaneo, riscoprendo e rinnovando una straordinaria tradizione. Nel dettaglio, i prodotti e i servizi del gruppo sono organizzati in 3 linee: Collezioni Paper cioè i prodotti su carta, quali taccuini, agende, prodotti home-office e gift; Collezioni Writing, Travelling & Reading, cioè oggetti per la scrittura, il viaggio e la lettura, quali penne, matite, borse, occhiali da vista, lampade per lettura, lanciata alla metà del 2011; prodotti e servizi digitali, quali template, applicazioni per smart-phone e tablet e un marketplace virtuale, oltre alla nuova linea di Smart Notebook sviluppata in collaborazione con Evernote recentemente introdotta (agosto 2012).
A giudizio del management, Moleskine è divenuto nel tempo un brand, caratterizzato da una forte identità, espressione di una serie di valori riconosciuti dai propri clienti quali cultura, identità personale, memoria, immaginazione, design, viaggio.
Moleskine si rivolge a utenti con elevato livello di istruzione, creative e residenti in aree urbane (circa il 25% della popolazione adulta nei mercati in cui è presente l’azienda, vale a dire 230 milioni di persone). Il principale mercato (53% del fatturato) è l’area Europa, Medio Oriente e Africa. Sia le Americhe (36% del fatturato) che l’area Asia e Australia (11% del fatturato) hanno evidenziato un significativo incremento delle vendite rispetto all’esercizio precedente (rispettivamente +41% e +42%). L’Italia conta solo il 10% del fatturato di Moleskine.
Attualmente, il gruppo ha la propria sede principale a Milano e 3 filiali commerciali a New York, Hong Kong e Shanghai, le quali coordinano le attività di distribuzione e logistica dei prodotti e svolgono la vendita dei prodotti personalizzati (B2B) oltre ad offrire un servizio nel divulgare la notorietà del marchio.


I dati di bilancio

Negli ultimi esercizi Moleskine ha evidenziato una costante crescita dei ricavi e della redditività.
Nel dettaglio, l’azienda ha chiuso il 2011 con un fatturato di 67,3 milioni di euro, in aumento del 25,9% rispetto ai 53,4 milioni dell’esercizio precedente. Il management ha segnalato che il tasso medio di crescita del fatturato negli ultimi quattro anni è stato del 24%. Moleskine ha ricordato che la crescita del fatturato non è lineare ma è collegata ad eventi one-off (lancio di nuovi prodotti, nuovo cliente, entrata in un nuovo canale) e ha anticipato che il 2012 si è chiuso con un giro d’affari di 78 milioni di euro.
Positivo anche il trend della redditività. Lo scorso anno il margine operativo lordo ha raggiunto i 28,4 milioni di euro, il 33,9% in più rispetto ai 21,2 milioni del 2012. Di conseguenza, la marginalità è cresciuta dal 39,7% al 42,3%. Nel 2009 il margine operativo lordo si era fermato a 15 milioni di euro, per una marginalità del 36,9%. In forte miglioramento anche il risultato operativo, che nel triennio 2009/2011 è passato da 14,6 milioni a 27,6 milioni di euro. In forte aumento anche l’utile netto, che nel 2011 ha superato i 13,8 milioni di euro, in aumento del 13,9% rispetto ai 12,1 milioni dell’anno precedente. Nel 2009 il risultato finale si era fermato sotto i 7,6 milioni di euro. Nel corso della conferenza di presentazione della società alla comunità finanziaria, il management di Moleskine ha anticipato che nel 2012 il margine operativo lordo e l’utile netto sono cresciuti rispettivamente a 33,5 milioni e a 19,7 milioni di euro.
L’indebitamento netto della società si è ridotto costantemente nel corso degli ultimi trimestri. Questa voce è passata dai 107,7 milioni del 2010 ai 55,9 milioni di fine 2011. Nel prospetto informativo i vertici dell’azienda hanno precisato che l’indebitamento di fine 2010 includeva il debito verso Appunti per 46,95 milioni di euro, relativo all’acquisizione da parte di Analogie dalla Appunti del 70% del capitale sociale della Ex Moleskine. Questo debito è stato integralmente estinto nel corso del 2011, mediante pagamento di 6 milioni di euro ad Appunti e mediante conversione in capitale riserva di patrimonio netto. A fine 2012 l’indebitamento netto di Moleskine si era ulteriormente ridotto a 43,51 milioni di euro. A fine settembre 2012 il patrimonio netto del gruppo ammontava a quasi 28 milioni di euro.
L’attività di Moleskine è caratterizzata da un’elevata generazione di cassa. Nel 2011 le attività operative della società hanno generato un flusso di cassa di oltre 17 milioni di euro, risorse che hanno coperto integralmente gli 1,5 milioni utilizzati per finanziare gli investimenti e i 14,1 milioni a copertura delle attività finanziarie. Nei primi nove mesi del 2012 le attività operative hanno generato un flusso di cassa di 11,5 milioni di euro.

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