IPO FinecoBank, la politica dei dividendi sarà generosa?

IPO FINECO, GLI INVESTIMENTI
Come per tutte le aziende che si quotano, il management di FinecoBank non ha potuto fornire stime puntuali per l’esercizio in corso.
Nel prospetto informativo FinecoBank ha ricordato che nel triennio 2011/2013 la compagnia ha investito complessivamente poco meno di 26 milioni di euro. In particolare, lo scorso anno gli investimenti sono stati pari a 10 milioni di euro. Nel 2013 FinecoBank ha incrementato a 3,9 milioni gli investimenti nei sistemi hardware rispetto al precedente esercizio principalmente per potenziare gli apparati tecnologici per l’archiviazione dati in formato elettronico sia per quanto riguarda l’attività di banking sia per quanto riguarda l’attività di brokerage. Nel primo trimestre 2014, FinecoBank ha realizzato investimenti per complessivi 2,63 milioni di euro, di cui 2,34 milioni relativi ad interventi nell’area informatica. Gli investimenti già deliberati dal consiglio di amministrazione per l’intero 2014 ammontano complessivamente a circa 15,11 milioni di euro. La maggior parte di questi investimenti fanno riferimento a interventi nell’area informatica e sono finalizzati a garantire efficienza, elevati standard qualitativi, affidabilità e disponibilità dei servizi offerti.

LEGGI ANCHE: IPO Fineco, tutte le caratteristiche dell'offerta

IPO FINECO, UN ACCENNO ALLA POLITICA DEI DIVIDENDI
Sempre nel prospetto informativo FinecoBank ha ricordato che con riferimento all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 ha distribuito un dividendo pari a 0,09744 euro per ciascuna azione, mentre con riferimento all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012, la compagnia ha assegnato una cedola pari a 0,1845 euro. Con riferimento all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013, l’assemblea degli azionisti del 15 aprile 2014 ha deliberato di distribuire un dividendo di 0,033 euro. Sulla base della forchetta di prezzo indicata dalla società, il rendimento della cedola si collocherebbe tra lo 0,75% e l’1%.
Nel corso della conferenza stampa di presentazione alla comunità finanziaria, il numero uno di FinecoBank, Alessandro Foti, ha precisato in futuro la compagnia distribuirà consistenti dividendi. Tuttavia, il manager non ha fornito indicazioni puntuali sulla cedola, ricordando che al momento non è ancora stata definita una politica dei dividendi.

LEGGI ANCHE: IPO Fineco: Unicredit porta a Piazza Affari la controllata

IPO FINECO, MULTIPLI E VALUTAZIONE
Sulla base del prezzo massimo indicato dai vertici della società (4,4 euro per azione), la capitalizzazione iniziale di FinecoBank sarebbe pari a 2,67 miliardi di euro. Di conseguenza, nel caso il titolo confermasse o migliorasse questa valutazione dopo il collocamento a Piazza Affari, la compagnia potrebbe entrare a far parte di uno di maggiori panieri di Borsa Italiana in occasione delle prossime revisioni.  
Prendendo in esame i risultati realizzati nel 2013 e la forchetta di prezzo indicata da FinecoBank, il rapporto tra prezzo e utile netto dello scorso anno oscillerebbe tra 24,9 e 31,3. Sulla base dell’utile netto rettificato il rapporto p/e della compagnia si attesterebbe tra 20,5 e 25,8. Nel prospetto informativo i vertici di FinecoBank hanno confrontato questi numeri con i multipli calcolati per le principali aziende italiane attive nel settore del risparmio gestito, utilizzando la capitalizzazione di mercato al 9 giugno. Il rapporto prezzo/utile di Azimut Holding è pari a 19,8, quello di Banca Generali è di 18,6, mentre quello Banca Mediolanum è di 14,4. Tuttavia, a giudizio dell’emittente, non risultano società quotate comparabili che riflettano esattamente le peculiarità del business model di FinecoBank.