IPO Fincantieri, l'analisi dei dati di bilancio
Negli ultimi esercizi Fincantieri ha registrato un forte miglioramento della redditività, mentre il fatturato è tornato a crescere in maniera decisa solo a partire dal 2013
di Edoardo Fagnani 23 giu 2014 ore 14:20
Negli ultimi esercizi Fincantieri ha registrato un forte miglioramento della redditività, mentre il fatturato è tornato a crescere in maniera decisa solo a partire dal 2013.
Tuttavia, durante i primi mesi dell’anno in corso la redditività dell’azienda ha subito una forte contrazione mentre il fatturato ha evidenziato una modesta crescita.
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FINCANTIERI, CRESCITA COSTANTE DEL FATTURATO
Nel dettaglio, la società ha chiuso il 2013 con ricavi per 3,74 miliardi di euro, in aumento del 62,4% rispetto ai 2,3 miliardi dell’esercizio precedente. Il management ha segnalato che l’incremento del giro d’affari è dovuto principalmente alla variazione del perimetro di consolidamento derivante dall’acquisizione del Gruppo Vard, che ha contribuito ai ricavi del gruppo per un ammontare di 1,32 miliardi di euro. Fincantieri ha precisato che lo scorso anno il 76,2% del giro d’affari è stato ottenuto all’estero, mentre solo il restante 23,8% è relativo all’Italia.
Nel 2011 il fatturato era arrivato a 2,32 miliardi di euro.
La crescita dei ricavi di Fincantieri è proseguita nei primi tre mesi del 2014. Nel periodo in esame la società ha registrato un fatturato di 911,13 milioni di euro, il 5% in più rispetto agli 867,9 milioni ottenuti nel primo trimestre del 2013. Anche in questo caso la variazione è dovuta principalmente al consolidamento del Gruppo Vard, entrato a far parte del perimetro di consolidamento di Fincantieri a partire dal 23 gennaio 2013.
FINCANTIERI, FRENA LA REDDITIVITA' NEL 2014
Redditività in forte miglioramento nel triennio 2011/2013, mentre ha registrato una contrazione nei primi tre mesi dell’anno in corso.
Lo scorso anno il margine operativo lordo era salito a 298,3 milioni di euro, più del doppio rispetto ai 147,9 milioni del 2012, grazie al consolidamento del Gruppo Vard. Di conseguenza, la marginalità è cresciuta dal 6,4% all’8%. Nel 2011 L’EBITDA era stato pari a 140,5 milioni di euro, con una marginalità del 6,1%. Al contrario, nel primo trimestre del 2014 il margine operativo lordo è sceso dell’11,5%, passando da 74,1 milioni a 65,5 milioni di euro, mentre la marginalità si è ridotta al 7,2%. Fincantieri ha puntualizzato che i risultati del primo trimestre 2013 del Gruppo Vard avevano beneficiato dell’elevata marginalità di alcune commesse, acquisite principalmente nel corso del biennio 2011-2012 e terminate durante il 2013. Inoltre i dati non riflettono pienamente le perdite, sulle attività del Brasile che hanno influito sui risultati del primo trimestre 2014 e che si sono manifestate a partire dal secondo trimestre 2013.
Stesso trend per l’utile netto (esclusa la quota di terzi), che è passato di 7,67 milioni di euro del 2011 ai 56,72 milioni dello scorso anno, passando per i 15,34 milioni dell’esercizio precedente. Al contrario, nel primi tre mesi dell’anno Fincantieri ha contabilizzato un utile netto di 5,44 milioni di euro, il 63,1% in meno rispetto ai 14,76 milioni dei primi tre mesi dello scorso anno.
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FINCANTIERI, L'EVOLUZIONE DELL'INDEBITAMENTO
La posizione finanziaria di Fincantieri ha subito un forte peggioramento nel corso degli ultimi trimestri. Tuttavia, il management ha puntualizzato che i livelli di liquidità del gruppo, e in generale i livelli di capitale circolante, possono fluttuare significativamente nel corso dell’esercizio e da un esercizio all’altro in relazione al numero di navi in costruzione, e in particolare al numero di navi consegnate di periodo in periodo, e alla tipologia di mercato servito.
Nel dettaglio, alla fine dello scorso anno l’indebitamento netto della società ammontava a 155 milioni di euro, rispetto a una posizione finanziaria netta positiva per quasi 460 milioni di euro a inizio 2013. Il management della società ha precisato che l’incremento dell’indebitamento netto è dovuto principalmente alla variazione del perimetro di consolidamento conseguente all’acquisizione di Vard Holdings e all’esborso sostenuto per l’acquisto di questa partecipazione (al netto delle disponibilità liquide acquisite). Fincantieri ha ricordato che nel mese di novembre 2013 ha perfezionato l’emissione di un prestito obbligazionario non garantito a favore di soli investitori istituzionali, per complessivi 300 milioni di euro. Il bond è stato emesso al 99,442% del valore nominale e prevede una cedola annuale per gli interessi (con scadenza al 19 novembre) e il rimborso del capitale in un’unica soluzione al 19 novembre 2018. Gli interessi sono calcolati al tasso fisso annuo del 3,75%, al lordo degli effetti connessi ai costi sostenuti per l’emissione e del disaggio di emissione del prestito obbligazionario. In particolare, tenuto conto anche di questi costi e assumendo il rimborso del finanziamento alla scadenza, il finanziamento in oggetto determina la contabilizzazione a conto economico su base annua di un costo per interessi pari al 4,049%. In relazione al prestito obbligazionario né la società né l’emissione sono stati oggetto di richiesta di attribuzione di rating.
A fine marzo 2014 l’indebitamento netto di Fincantieri era salito a 417,4 milioni di euro. Il management ha ricordato che a oggi il gruppo ha in essere linee di credito concesse ma non utilizzate per circa complessivi 700 milioni di euro.
Sempre a fine marzo il patrimonio netto del gruppo (esclusa la quota di terzi) era pari a 976,1 milioni di euro, valore che si confronta con i 968,34 milioni di inizio anno.
FINCANTIERI, ANALISI DEI FLUSSI DI CASSA
Nel 2013 le attività operative di Fincantieri hanno assorbito cassa per 246,2 milioni di euro, in conseguenza alla liquidità necessaria per finanziare i lavori in corso su ordinazione. Gli investimenti hanno richiesto risorse per quasi 424 milioni di euro, in seguito all’esborso di 168,7 milioni di euro per l’acquisto del Gruppo Vard e agli investimenti in immobili, impianti e macchinari. Le attività di finanziamento hanno portato nelle casse della società circa 406 milioni di euro, grazie all’emissione del prestito obbligazionario da 300 milioni di euro.
Nel primo trimestre del 2014 le attività operative del gruppo hanno assorbito cassa per quasi 375 milioni di euro, in seguito alla stagionalità dell’attività del gruppo. Gli investimenti effettuati nel periodo hanno richiesto risorse per 29 milioni di euro, mentre le attività di finanziamento hanno portato nelle casse di Fincantieri oltre 299 milioni di euro, in conseguenza alle risorse messe a disposizione dagli istituti bancari.
Tuttavia, durante i primi mesi dell’anno in corso la redditività dell’azienda ha subito una forte contrazione mentre il fatturato ha evidenziato una modesta crescita.
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FINCANTIERI, CRESCITA COSTANTE DEL FATTURATO
Nel dettaglio, la società ha chiuso il 2013 con ricavi per 3,74 miliardi di euro, in aumento del 62,4% rispetto ai 2,3 miliardi dell’esercizio precedente. Il management ha segnalato che l’incremento del giro d’affari è dovuto principalmente alla variazione del perimetro di consolidamento derivante dall’acquisizione del Gruppo Vard, che ha contribuito ai ricavi del gruppo per un ammontare di 1,32 miliardi di euro. Fincantieri ha precisato che lo scorso anno il 76,2% del giro d’affari è stato ottenuto all’estero, mentre solo il restante 23,8% è relativo all’Italia.
Nel 2011 il fatturato era arrivato a 2,32 miliardi di euro.
La crescita dei ricavi di Fincantieri è proseguita nei primi tre mesi del 2014. Nel periodo in esame la società ha registrato un fatturato di 911,13 milioni di euro, il 5% in più rispetto agli 867,9 milioni ottenuti nel primo trimestre del 2013. Anche in questo caso la variazione è dovuta principalmente al consolidamento del Gruppo Vard, entrato a far parte del perimetro di consolidamento di Fincantieri a partire dal 23 gennaio 2013.
FINCANTIERI, FRENA LA REDDITIVITA' NEL 2014
Redditività in forte miglioramento nel triennio 2011/2013, mentre ha registrato una contrazione nei primi tre mesi dell’anno in corso.
Lo scorso anno il margine operativo lordo era salito a 298,3 milioni di euro, più del doppio rispetto ai 147,9 milioni del 2012, grazie al consolidamento del Gruppo Vard. Di conseguenza, la marginalità è cresciuta dal 6,4% all’8%. Nel 2011 L’EBITDA era stato pari a 140,5 milioni di euro, con una marginalità del 6,1%. Al contrario, nel primo trimestre del 2014 il margine operativo lordo è sceso dell’11,5%, passando da 74,1 milioni a 65,5 milioni di euro, mentre la marginalità si è ridotta al 7,2%. Fincantieri ha puntualizzato che i risultati del primo trimestre 2013 del Gruppo Vard avevano beneficiato dell’elevata marginalità di alcune commesse, acquisite principalmente nel corso del biennio 2011-2012 e terminate durante il 2013. Inoltre i dati non riflettono pienamente le perdite, sulle attività del Brasile che hanno influito sui risultati del primo trimestre 2014 e che si sono manifestate a partire dal secondo trimestre 2013.
Stesso trend per l’utile netto (esclusa la quota di terzi), che è passato di 7,67 milioni di euro del 2011 ai 56,72 milioni dello scorso anno, passando per i 15,34 milioni dell’esercizio precedente. Al contrario, nel primi tre mesi dell’anno Fincantieri ha contabilizzato un utile netto di 5,44 milioni di euro, il 63,1% in meno rispetto ai 14,76 milioni dei primi tre mesi dello scorso anno.
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FINCANTIERI, L'EVOLUZIONE DELL'INDEBITAMENTO
La posizione finanziaria di Fincantieri ha subito un forte peggioramento nel corso degli ultimi trimestri. Tuttavia, il management ha puntualizzato che i livelli di liquidità del gruppo, e in generale i livelli di capitale circolante, possono fluttuare significativamente nel corso dell’esercizio e da un esercizio all’altro in relazione al numero di navi in costruzione, e in particolare al numero di navi consegnate di periodo in periodo, e alla tipologia di mercato servito.
Nel dettaglio, alla fine dello scorso anno l’indebitamento netto della società ammontava a 155 milioni di euro, rispetto a una posizione finanziaria netta positiva per quasi 460 milioni di euro a inizio 2013. Il management della società ha precisato che l’incremento dell’indebitamento netto è dovuto principalmente alla variazione del perimetro di consolidamento conseguente all’acquisizione di Vard Holdings e all’esborso sostenuto per l’acquisto di questa partecipazione (al netto delle disponibilità liquide acquisite). Fincantieri ha ricordato che nel mese di novembre 2013 ha perfezionato l’emissione di un prestito obbligazionario non garantito a favore di soli investitori istituzionali, per complessivi 300 milioni di euro. Il bond è stato emesso al 99,442% del valore nominale e prevede una cedola annuale per gli interessi (con scadenza al 19 novembre) e il rimborso del capitale in un’unica soluzione al 19 novembre 2018. Gli interessi sono calcolati al tasso fisso annuo del 3,75%, al lordo degli effetti connessi ai costi sostenuti per l’emissione e del disaggio di emissione del prestito obbligazionario. In particolare, tenuto conto anche di questi costi e assumendo il rimborso del finanziamento alla scadenza, il finanziamento in oggetto determina la contabilizzazione a conto economico su base annua di un costo per interessi pari al 4,049%. In relazione al prestito obbligazionario né la società né l’emissione sono stati oggetto di richiesta di attribuzione di rating.
A fine marzo 2014 l’indebitamento netto di Fincantieri era salito a 417,4 milioni di euro. Il management ha ricordato che a oggi il gruppo ha in essere linee di credito concesse ma non utilizzate per circa complessivi 700 milioni di euro.
Sempre a fine marzo il patrimonio netto del gruppo (esclusa la quota di terzi) era pari a 976,1 milioni di euro, valore che si confronta con i 968,34 milioni di inizio anno.
FINCANTIERI, ANALISI DEI FLUSSI DI CASSA
Nel 2013 le attività operative di Fincantieri hanno assorbito cassa per 246,2 milioni di euro, in conseguenza alla liquidità necessaria per finanziare i lavori in corso su ordinazione. Gli investimenti hanno richiesto risorse per quasi 424 milioni di euro, in seguito all’esborso di 168,7 milioni di euro per l’acquisto del Gruppo Vard e agli investimenti in immobili, impianti e macchinari. Le attività di finanziamento hanno portato nelle casse della società circa 406 milioni di euro, grazie all’emissione del prestito obbligazionario da 300 milioni di euro.
Nel primo trimestre del 2014 le attività operative del gruppo hanno assorbito cassa per quasi 375 milioni di euro, in seguito alla stagionalità dell’attività del gruppo. Gli investimenti effettuati nel periodo hanno richiesto risorse per 29 milioni di euro, mentre le attività di finanziamento hanno portato nelle casse di Fincantieri oltre 299 milioni di euro, in conseguenza alle risorse messe a disposizione dagli istituti bancari.
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