Collocamento Philogen: la storia, e i risultati recenti, della società
Philogen è a capo di un gruppo italo-svizzero attivo nel settore biotecnologico e sviluppa prodotti biofarmaceutici per il trattamento del cancro e di altre malattie
di Edoardo Fagnani 8 feb 2011 ore 14:30
Philogen è stata costituita il 22 gennaio 1996 e nasce dall’idea imprenditoriale dei suoi fondatori Dario, Duccio e Giovanni Neri, di mettere a frutto l’esperienza scientifica di ricerche di Dario Neri eseguite presso due dei principali centri di ricerca europei, tra i quali il Medical Research Council inglese. Al momento Dario Neri è professore Ordinario presso l’istituto di scienze farmacologiche del Politecnico di Zurigo dove dirige un gruppo di circa 15 ricercatori.
IPO Philogen, le caratteristiche dell'offerta
Philogen è a capo di un gruppo italo-svizzero attivo nel settore biotecnologico, impegnato nello sviluppo di prodotti biofarmaceutici per il trattamento del cancro e di altre malattie, quali l’artrite reumatoide e certe patologie oculari, caratterizzate dalla crescita anomala di vasi sanguigni di nuova formazione.
La principale strategia terapeutica per il trattamento di tali patologie è rappresentata dal vascular targeting – la concentrazione selettiva del farmaco sui vasi sanguigni di nuova formazione presso la massa tumorale, anziché direttamente sulle cellule tumorali, attraverso l’utilizzo di molecole leganti - che Philogen considera una promettente area di sviluppo nell’ambito della ricerca medica.
Nel prospetto informativo la società segnala di essere stata tra i pionieri nel campo del vascular targeting basato su anticorpi e dal 1997 ha contribuito a oltre duecento pubblicazioni su riviste scientifiche di primaria importanza relative a tale strategia terapeutica.
Philogen dispone di una pipeline di farmaci oncologici sperimentali basati sulla piattaforma tecnologica del vascular targeting, tra cui due derivati di anticorpi, diretti al trattamento di indicazioni oncologiche, che il gruppo, al momento, sta sviluppando in collaborazione con Bayer. Il gruppo ha brevettato e sta sviluppando autonomamente altri cinque derivati che si trovano in Fase I o Fase II di sviluppo clinico.
Nonostante in passato Philogen abbia concentrato le proprie ricerche nell’ambito della terapia di indicazioni oncologiche, l’azienda sta sviluppando anche farmaci sperimentali per il trattamento di altre malattie collegate all’angiogenesi, fattore già determinante nello sviluppo di farmaci oncologici, come l’artrite reumatoide o la degenerazione maculare senile. Tutti i composti farmaceutici sperimentali sviluppati hanno l’obiettivo di soddisfare le esigenze mediche e il fabbisogno terapeutico del settore.
La società ha chiuso il 2009 con un giro d’affari di 10,1 milioni di euro, in aumento del 18,7% rispetto agli 8,5 milioni registrati nell’esercizio precedente. Philogen ha ricordato che, non avendo ancora alcun prodotto in commercio, genera i propri ricavi principalmente dagli accordi contrattuali in forza dei quali il gruppo sta effettuando lo sviluppo clinico dei prodotti biofarmaceutici licenziati a Bayer. La società ha evidenziato che parte dei ricavi così generati sono stati e sono utilizzati per finanziare la propria attività di ricerca e sviluppo su nuovi prodotti e tecnologie. Nel 2007 il fatturato di Philogen si era fermato a 7,7 milioni. Nei primi nove mesi del 2010 il gruppo ha ottenuto ricavi per 9,5 milioni di euro, il 53,2% in più rispetto ai 6,2 milioni dello stesso periodo dell’esercizio precedente.
Philogen ha terminato il 2009 con un margine operativo lordo negativo per 0,3 milioni di euro, risultato che si confronta con il valore positivo di 0,8 milioni dell’esercizio precedente e gli 0,4 milioni del 2007. Nei primi nove mesi del 2010 l’Ebitda di Philogen era tornato positivo per 2,4 milioni di euro, rispetto al rosso di 2 milioni dei primi tre trimestri dell’anno precedente.
Il 2009 di Philogen si è chiuso con una perdita netta di 0,25 milioni di euro, risultato che si confronta con l’utile di 0,8 milioni dell’esercizio precedente. Nel 2007 la società aveva ottenuto un risultato netto positivo per 0,3 milioni di euro. I primi nove mesi del 2010 hanno visto il ritorno all’utile di Philogen, per un ammontare di 1,6 milioni di euro.
A fine settembre, ultimo dato ufficiale a disposizione, la posizione finanziaria netta di Philogen era positiva per 1,7 milioni di euro, anche se in contrazione rispetto ai 3,2 milioni di inizio anno. Sempre a fine settembre, Philogen poteva contare su un patrimonio netto per 9,4 milioni.
Nel 2009 le attività operative di Philogen hanno generato un flusso di cassa positivo per 6,7 milioni di euro, mentre le attività di investimento hanno assorbito risorse per 4,7 milioni. Nei primi nove mesi del 2010 le attività operative hanno assorbito cassa per un milione di euro, a cui si aggiungono gli 0,4 milioni utilizzati per finanziare le attività di investimento.
IPO Philogen, le caratteristiche dell'offerta
Philogen è a capo di un gruppo italo-svizzero attivo nel settore biotecnologico, impegnato nello sviluppo di prodotti biofarmaceutici per il trattamento del cancro e di altre malattie, quali l’artrite reumatoide e certe patologie oculari, caratterizzate dalla crescita anomala di vasi sanguigni di nuova formazione.
La principale strategia terapeutica per il trattamento di tali patologie è rappresentata dal vascular targeting – la concentrazione selettiva del farmaco sui vasi sanguigni di nuova formazione presso la massa tumorale, anziché direttamente sulle cellule tumorali, attraverso l’utilizzo di molecole leganti - che Philogen considera una promettente area di sviluppo nell’ambito della ricerca medica.
Nel prospetto informativo la società segnala di essere stata tra i pionieri nel campo del vascular targeting basato su anticorpi e dal 1997 ha contribuito a oltre duecento pubblicazioni su riviste scientifiche di primaria importanza relative a tale strategia terapeutica.
Philogen dispone di una pipeline di farmaci oncologici sperimentali basati sulla piattaforma tecnologica del vascular targeting, tra cui due derivati di anticorpi, diretti al trattamento di indicazioni oncologiche, che il gruppo, al momento, sta sviluppando in collaborazione con Bayer. Il gruppo ha brevettato e sta sviluppando autonomamente altri cinque derivati che si trovano in Fase I o Fase II di sviluppo clinico.
Nonostante in passato Philogen abbia concentrato le proprie ricerche nell’ambito della terapia di indicazioni oncologiche, l’azienda sta sviluppando anche farmaci sperimentali per il trattamento di altre malattie collegate all’angiogenesi, fattore già determinante nello sviluppo di farmaci oncologici, come l’artrite reumatoide o la degenerazione maculare senile. Tutti i composti farmaceutici sperimentali sviluppati hanno l’obiettivo di soddisfare le esigenze mediche e il fabbisogno terapeutico del settore.
La società ha chiuso il 2009 con un giro d’affari di 10,1 milioni di euro, in aumento del 18,7% rispetto agli 8,5 milioni registrati nell’esercizio precedente. Philogen ha ricordato che, non avendo ancora alcun prodotto in commercio, genera i propri ricavi principalmente dagli accordi contrattuali in forza dei quali il gruppo sta effettuando lo sviluppo clinico dei prodotti biofarmaceutici licenziati a Bayer. La società ha evidenziato che parte dei ricavi così generati sono stati e sono utilizzati per finanziare la propria attività di ricerca e sviluppo su nuovi prodotti e tecnologie. Nel 2007 il fatturato di Philogen si era fermato a 7,7 milioni. Nei primi nove mesi del 2010 il gruppo ha ottenuto ricavi per 9,5 milioni di euro, il 53,2% in più rispetto ai 6,2 milioni dello stesso periodo dell’esercizio precedente.
Philogen ha terminato il 2009 con un margine operativo lordo negativo per 0,3 milioni di euro, risultato che si confronta con il valore positivo di 0,8 milioni dell’esercizio precedente e gli 0,4 milioni del 2007. Nei primi nove mesi del 2010 l’Ebitda di Philogen era tornato positivo per 2,4 milioni di euro, rispetto al rosso di 2 milioni dei primi tre trimestri dell’anno precedente.
Il 2009 di Philogen si è chiuso con una perdita netta di 0,25 milioni di euro, risultato che si confronta con l’utile di 0,8 milioni dell’esercizio precedente. Nel 2007 la società aveva ottenuto un risultato netto positivo per 0,3 milioni di euro. I primi nove mesi del 2010 hanno visto il ritorno all’utile di Philogen, per un ammontare di 1,6 milioni di euro.
A fine settembre, ultimo dato ufficiale a disposizione, la posizione finanziaria netta di Philogen era positiva per 1,7 milioni di euro, anche se in contrazione rispetto ai 3,2 milioni di inizio anno. Sempre a fine settembre, Philogen poteva contare su un patrimonio netto per 9,4 milioni.
Nel 2009 le attività operative di Philogen hanno generato un flusso di cassa positivo per 6,7 milioni di euro, mentre le attività di investimento hanno assorbito risorse per 4,7 milioni. Nei primi nove mesi del 2010 le attività operative hanno assorbito cassa per un milione di euro, a cui si aggiungono gli 0,4 milioni utilizzati per finanziare le attività di investimento.
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