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IPO Anima Holding, ecco gli obiettivi di crescita

L’azienda non ha bisogno di alcun aumento di capitale, in quanto le risorse generate dall’attività operativa sono sufficienti per garantire l’equilibrio finanziario

di Edoardo Fagnani 8 apr 2014 ore 15:44
L’offerta di Anima Holding non prevede l’emissione di nuove azioni. Di conseguenza, tutte le risorse incassate (fino un massimo di 853,3 milioni di euro al lordo dei costi di quotazione e supponendo l’esercizio della greenshoe a favore dei collocatori) finiranno nelle tasche degli azionisti venditori.
Più nel dettaglio, Lauro 42 (società di diritto italiano costituita in forma di società per azioni, interamente controllata dal fondo Clessidra Capital Partners II) potrà incassare tra i 254,8 milioni e i 327,6 milioni di euro, cifre al lordo delle commissioni da corrispondere al consorzio di collocamento. In caso di esercizio della greenshoe al prezzo massimo dell’offerta, nelle tasche di Lauro 42 potrebbero finire fino a 360 milioni di euro.
L’incasso di Monte dei Paschi di Siena potrà oscillare tra i 105,5 milioni e i 135,6 milioni di euro (158,2 milioni con l’esercizio della greenshoe), mentre la Popolare di Milano punta a incassare una cifra fino a 221,3 milioni di euro (277,6 milioni con l’esercizio della greenshoe).
Lauro 42 e Monte dei Paschi di Siena potranno contare anche sulla quota che sarà veduta da PH2, società di diritto italiano costituita in forma di società per azioni, controllata da Lauro 42, con una quota del 64,9% del capitale e partecipata al 32% del capitale ordinario da Monte dei Paschi di Siena. Con la quotazione PH2 azzererà la quota detenuta in Anima Holding, cedendo le quasi 12,8 milioni di azioni possedute. Di conseguenza, l’azionista potrà incassare una cifra compresa tra i 44,7 milioni e i 57,5 milioni di euro.

logo_animaNel corso della presentazione della compagnia alla comunità finanziaria il presidente, Carlo Bombonato, ha segnalato che l’azienda non ha bisogno di alcun aumento di capitale, in quanto le risorse generate dall’attività operativa sono sufficienti per garantire l’equilibrio finanziario e per finanziare le proprie strategia di crescita organica.
Inoltre, il manager ha giustificato la volontà di mettere sul mercato il 55% del capitale di Anima Holding (63,2% con l’esercizio della greenshoe) con l’obiettivo di puntare a un modello di public company, che già si riflette nella composizione del consiglio di amministrazione, caratterizza da un elevato numero di membri indipendenti.

Nel documento informativo Anima Holding ha precisato che l’obiettivo del management è quello di realizzare un piano di sviluppo che mira al rafforzamento del ruolo della compagnia come Asset Manager indipendente italiano leader del settore.
In particolare, il piano di sviluppo si articola secondo le seguenti linee guida:
lente_13- Prosecuzione del percorso di crescita organica. Anima Holding punta a diventare fornitore leader del settore di soluzioni di investimento rivolte alla clientela retail e finalizzate alla protezione e all’accrescimento dell’investimento. Inoltre, la compagnia punterà ad aumentare la propria rilevanza sul mercato istituzionale, sfruttando l’accrescimento delle soluzioni personalizzate per gli operatori assicurativi e l’acquisizione di nuovi mandati sul mercato dei fondi pensione negoziali. Infine, la compagnia punta a focalizzarsi sulla qualità dei propri prodotti attraverso il presidio e il rafforzamento del team di gestione e l’ampliamento delle competenze di gestione attraverso la copertura di ulteriori aree geografiche o Asset class da perseguirsi anche attraverso gli accordi di partnership o deleghe di gestione.
- Miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia operativa. In questo caso Anima Holding procederà con un’ulteriore razionalizzazione delle piattaforme produttive sia italiane che estere e con un continuo ricorso all’outsourcing per le attività “non core”.
- Sviluppo per linee esterne. Anima Holding avrà una costante attenzione a cogliere eventuali opportunità di crescita per linee esterne anche tramite acquisizioni di altre realtà del settore, in Italia e all’estero. In questo caso la compagnia farà leva sulle capacità maturate dal management nel corso degli anni, sia sul fronte della gestione di operazioni straordinarie, sia in termini di integrazione e razionalizzazione aziendale delle entità acquisite.
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