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IPO Aeroporto di Bologna: già definiti gli investimenti

La società non ha definito né adottato alcuna politica di distribuzione dei dividendi. Gli utili realizzati nel triennio 2012/2014 sono stati accantonati a riserva

di Edoardo Fagnani 7 lug 2015 ore 11:21

IPO AEROPORTO DI BOLOGNA – LE PREVISIONI DI CRESCITA
Come per tutte le aziende che si quotano, il management di Aeroporto di Bologna non ha potuto fornire stime puntuali per l’esercizio in corso.
Nel prospetto informativo la società ha segnalato che nel 2008 è stato sviluppato in maniera più dettagliata e su un orizzonte di tempo più limitato, il Master Plan del periodo dal 2009 al 2023. Questo strumento identifica gli interventi strategici per l’ammodernamento e il potenziamento dell’Aeroporto nel breve e lungo periodo sulla base delle ipotesi di evoluzione del traffico rispetto a determinati orizzonti temporali suddivisi nelle fasi 2013-2018-2023. Tra gli interventi previsti nel Master Plan si segnalano l’ampliamento della aerostazione esistente e la costruzione di un nuovo molo partenze. Il Master Plan dell’Aeroporto prevede investimenti complessivi pari a circa 371 milioni di euro.
Nel triennio 2012-2014 Aeroporto di Bologna ha effettuato investimenti per un ammontare totale pari a circa 46 milioni di euro, destinati principalmente allo sviluppo delle infrastrutture, al fine di migliorare il servizio offerto ai passeggeri e il servizio di trasporto merci, garantendo livelli di qualità, di sicurezza e salvaguardia dell’ambiente sempre più elevati, nonché maggiore efficienza operativa.
L’ammontare complessivo degli investimenti realizzati nel primo trimestre 2015 è pari a 570mila euro, Di questi 250mila euro sono stati relativi a investimenti da Master Plan e il rimanente sono stati destinati all’operatività aeroportuale.
I principali investimenti futuri deliberati da Aeroporto di Bologna con riferimento allo scalo sono quelli definiti nel piano degli Interventi, che prevede una spesa complessiva di circa 126 milioni di euro. Una parte significativa degli investimenti previsti mira a portare la capacità aeroportuale a 10 milioni di passeggeri annui entro il 2019. Il management ha sottolineato che questo dato è espressamente riferito alla capacità aeroportuale e non si riferisce a una previsione di incremento del traffico. Oltre questi interventi la società prevede di porre in essere ulteriori investimenti per migliorare l’operatività dell’aeroporto. Si tratta di interventi inseriti nel Piano degli Interventi, che mirano a rendere più efficiente l’operatività aeroportuale, sviluppare il business commerciale, promuovere progetti di innovazione tecnologica, migliorare gli standard di sostenibilità ambientale ed efficienza energetica e incrementare il livello qualitativo dei servizi offerti al passeggero.
Aeroporto di Bologna ha precisato che i futuri investimenti saranno finanziati in parte mediante utilizzo di fondi propri e in parte ricorrendo all’indebitamento verso banche.

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bologna-airport5IPO AEROPORTO DI BOLOGNA – I DIVIDENDI
I vertici di Aeroporto di Bologna hanno precisato che alla data odierna, la società non ha definito né adottato alcuna politica di distribuzione dei dividendi. Il management ha precisato che la politica di distribuzione dei dividendi dipenderà dai risultati realizzati dalla società e dalle necessità e opportunità di investimento.
Nel prospetto informativo i vertici della società hanno ricordato che gli utili realizzati nel triennio 2012/2014 sono stati interamente accantonati a riserva legale e a riserva straordinaria.

IPO AEROPORTO DI BOLOGNA – MULTIPLI E VALUTAZIONE
Sulla base del prezzo massimo indicato dai vertici della società (5,2 euro per azione) e dell’integrale sottoscrizione delle azioni offerte in aumento di capitale, la capitalizzazione iniziale di Aeroporto di Bologna sarebbe di poco superiore ai 187,7 milioni di euro.   
Prendendo in esame i risultati del 2014 e la forchetta di prezzo indicata dalla società, il rapporto tra prezzo e utile netto dello scorso anno oscillerebbe tra 23,1 e 27,3 (supponendo l’intera sottoscrizione dell’aumento di capitale). Il rapporto tra Enterprise value (dato dalla somma tra capitalizzazione post aumento di capitale e indebitamento stimato al termine dell’operazione) e margine operativo lordo dell’esercizio 2014 si collocherebbe tra 6,9 e 8. L’Ev/Ebit, invece, oscillerebbe tra 11,7 e 13,6. Nel prospetto informativo i vertici di Aeroporto di Bologna hanno confrontato questi numeri con i multipli calcolati per alcuni gruppi internazionali attivi nel settore degli aeroporti, sulla base dei prezzi di chiusura del 22 giugno 2015. Il p/e di queste società è compreso tra 22,1 e 30,1, mentre il rapporto Ev/Ebitda oscilla tra un minimo di 8,4 e un massimo di 13,5. Tra le società prese come parametro di riferimento dal management c’è anche l’italiana SAVE: il p/e dell’azienda che gestisce gli scali di Venezia e Treviso è di 23,9, mentre l’Ev/Ebitda è pari a 11,7.
Il rapporto tra indebitamento netto e patrimonio netto (calcolati al 31 marzo 2015) è pari a 0,1, nettamente sotto all’unità, considerato un primo livello di attenzione per l’equilibrio finanziario di un’azienda. Inoltre, nel caso in cui l’aumento di capitale venisse tutto sottoscritto il rapporto migliorerebbe ulteriormente.
Nel prospetto informativo i vertici dell’azienda hanno puntualizzato che la valutazione del gruppo è stata effettuata utilizzando sia il metodo dei multipli di mercato che quello dello sconto dei flussi di cassa. Aeroporto di Bologna ha precisato che il prezzo definitivo sarà fissato tenendo conto principalmente delle condizioni del mercato azionario e della quantità e qualità di offerte ricevute dagli investitori istituzionali.

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