IntesaSanpaolo cede Agos, Mediobanca compra Linea
Gran fermento nel mondo del credito al consumo. Nelle scorse ore si sono perfezionate due operazioni decisamente importanti, la cessione di Agos ai francesi di Crédit Agricole e il passaggio di Linea, che rafforza la nuova strategia di Piazzetta Cuccia.
di Mauro Introzzi 28 dic 2007 ore 11:52Gran fermento nel mondo del credito al consumo. Nelle scorse ore si sono perfezionate due operazioni decisamente importanti, che cambiano la geografia del settore in Italia. E mentre un grosso operatore bancario, IntesaSanpaolo, alleggerisce il suo peso, un altro colosso della finanza, Mediobanca, incrementa il proprio impegno.
L'istituto di Corrado Passera ha ceduto al Crédit Agricole il 49% di Agos, la joint-venture creata a suo tempo dai due istituti per il segmento del credito al consumo. Il controvalore dell'operazione ammonta a 546 milioni di euro e garantirà alla banca italiana una plusvalenza nell'ordine dei 300 milioni da registrare nel 2008. Si stima che la cessione avrà un impatto positivo di una decina di punti base sul Core Tier1, il principale indice di solidità patrimoniale di un istituto bancario.
L'operazione si inserisce in un'intesa di più larga portata. Il gruppo, contestualmente, ha comunicato lo scioglimento di CAAM, la joint-venture creata con il gruppo francese nel settore del risparmio gestito. In altre parole, IntesaSanpaolo ha sbrogliato tutti i suoi legami con l'ex alleato transalpino.
Nella giornata di ieri, intanto, Deutsche Bank ha confermato il suo "buy" (acquistare) con un target price di 6,1 euro. La banca tedesca ha commentato la transazione con Parmalat, che avrebbe un impatto "marginale" sui conti dell'istituto, che in passato ha effettuato i giusti accantonamenti.
Mediobanca, invece, ha acquisito tramite la controllata Compass il 96% di Linea, una società valutata nel complesso 405 milioni di euro. Piazzetta Cuccia, che intende così proseguire nel percorso che la porterà ad essere sempre più un operatore bancario globale e sempre meno una holding di partecipazioni, ha rilevato da Banco Popolare e da Popolare Vicenza le rispettive quote del 48%. L'ultima porzione, del 4% circa, rimane nel portafoglio di un gruppo di banche popolari, che potranno decidere se cedere o meno la loro quota a Mediobanca. La transazione, che dovrebbe essere perfezionata nel primo semestre 2008, è infatti "estendibile ai soci di minoranza".
L'acquisizione consentirà a Compass di diventare il terzo operatore specializzato in Italia nel settore del credito al consumo, con una quota di mercato dell'8,5%, calcolata sui crediti erogati al 30 settembre 2007. Nel mirino, Mediobanca ha Deutsche Bank Prestitempo, che ha una market share dell'8,7%. Più lontano il leader del comparto, Findomestic, titolare del 10,4% di tutti i crediti erogati.
Mediobanca, in una nota, ha voluto spiegare in modo puntuale la ratio dell'operazione. Che permette alla società di aumentare dal 30% al 37% il peso del business retail bancario sul totale del ricavi del gruppo. Una via che, presumibilmente, dovrebbe essere quella percorsa dal piano industriale che Alberto Nagel e i suoi uomini presenteranno al mercato il prossimo mese di marzo.
Le sinergie individuate dai vertici dovrebbero attestarsi intorno ai 40 milioni di euro, principalmente per "l'efficientamento delle rispettive piattaforme operative". L'operazione, a livello di utili, dovrebbe essere neutrale per l'esercizio 2008 e accrescitiva (del 2%) per l'anno successivo.
Le risorse per crescere ulteriormente per linee esterne sembrano ancora elevate. Il capitale in eccesso di Piazzetta Cuccia è ancora vicino ai 2 miliardi di euro e gli addetti ai lavori scommettono verrà presto utilizzato in altre operazioni analoghe a quelle di Linea. I settori più appetibili? Quello del private banking o quello dei servizi bancari per le imprese all'estero.