Intel, cosa succederà con Apple?
La società di Steve Jobs ha annunciato il mese scorso che è in fase di produzione la nuova linea di portatili e Mac della Apple e che saranno equipaggiati con il nuovo processore della casa Intel. "Finalmente le migliori società di hardware e software lavorano insieme" ha dichiarato Steve Otellini, attuale presidente di Intel.
di Valentina Besana 3 mar 2006 ore 09:41
La storia di Intel comincia circa 40 anni fa, quando Bob Noyce e Gordon Moore lasciano la Fairchild Semiconductor e fondano la NM Electronics. Qualche mese dopo, i due brevettano un nuovo nome: Intelco. A dare una mano ai due squattrinati fondatori arriva Arthur Rock, venture capitalist che prima investe circa 10mila dollari nel progetto e poi procaccia alla società un ulteriore finanziamento da 2,5 milioni di dollari. Rock è anche il primo amministratore delegato della società.
L'ultima trimestrale della società parla chiaro. I ricavi, dei tre mesi conclusi il 31 gennaio 2006, si sono attestati a 10,2 miliardi di dollari. Il reddito operativo invece è stato pari a 3,3 miliardi e l'utile netto a 2,5 miliardi di dollari (40 centesimi per azione). 'Il 2005 è stato il nostro terzo anno consecutivo con una crescita in doppia cifra, che ci ha portato ai risultati migliori che la società abbia mai realizzato. Nonostante un piccolo rallentamento nell'ultimo quarter dell'anno, ci prepariamo ad entrare nel 2006 con una gamma di prodotti nuovi' queste le parole della società che corredavano la presentazione dei numeri a gennaio di quest'anno.
I dati però non sono stati accolti calorosamente dal mercato.
Ecco alcuni dei giudizi delle banche d'affari subito dopo la presentazione dei numeri. Secondo Needham & Co il titolo passa da 'buy' a 'hold', mentre per Lehman Brothers da 'overweight' a 'equalweight'. E poi, JMP Securities da 'strong buy' a 'market performance', UBS da 'buy' a 'neutral' con target price in discesa da 33 a 27 dollari per azione. E ancora, per Citigroup il titolo è 'hold' (precedente 'buy') e, per finire, gli analisti di Piper Jaffray puniscono il titolo passando da 'outperform' a 'market perform'.
Il 2005, però, era cominciato per Intel con un'acquisizione. Il colosso dell'elettronica aveva acquistato la società israeliana Oplus Technologies, specializzata nella produzione di semiconduttori. Lo scopo dell'acquisizione era quello di aumentare la tecnologia e l'esperienza di Intel, specialmente nel settore dei pannelli al plasma e degli LCD (liquid cristal display).
Tutto l'anno poi è proseguito con la stipula di svariati accordi commerciali. Il primo risalente a maggio è con Alcatel. I due giganti della tecnologia hanno siglato un accordo per lo sviluppo delle Advanced Telecom Computing Architecture, piattaforme di servizi per cellulari. I nuovi prodotti risultanti da questa collaborazione, ossia una linea Alcatel speciale, vedranno la luce nei primi mesi del 2006.
A segnalare la collaborazione con la Research In Motion (RIM). Per ampliare la sua gamma di prodotti e la loro applicazione, Intel ha preso accordi anche con la produttrice dell'apparecchio tecnologico (forse) più diffuso negli Stati Uniti: il BlackBerry, un mini-computer portatile che fa praticamente tutto: agenda, rubrica, internet, servizio mail, MP3 e quant'altro). LA RIM adotterà quindi il nuovo processore telefonico 'Hermon' di Intel per la sua nuova generazione di BlackBerry, che utilizzeranno, tra l'altro, linee ad altissima velocità.
A gennaio di quest'anno invece, Intel ha siglato un accordo sia con Yahoo! che con Google, per la creazioni di profili personalizzati che includeranno video foto e contenuti specifici del cliente. Ogni utente potrà usufruire di questi servizi sia da personal competer che da televisione.
Ma forse il colpo dell'anno Intel lo ha fatto con Apple. La società di Steve Jobs ha, infatti, annunciato il mese scorso che è in fase di produzione la nuova linea di portatili e Mac della Apple e che saranno equipaggiati con il nuovo processore della casa Intel Core Duo. Nel giugno 2006 vedrà la luce il primo Mac 'intel inside', mentre la transizione completata per Apple da Ibm a Intel dovrebbe essere completata nel 2007. 'Finalmente le migliori società di hardware e software lavorano insieme' ha dichiarato Steve Otellini, attuale presidente di Intel.
Un ultimo giudizio importante per il titolo è arrivato in questi giorni. Gli analisti di JMP Securities alzano il rating su Intel da 'market perform' a 'outperform', con un target price a 25 dollari per azione.
L'ultima trimestrale della società parla chiaro. I ricavi, dei tre mesi conclusi il 31 gennaio 2006, si sono attestati a 10,2 miliardi di dollari. Il reddito operativo invece è stato pari a 3,3 miliardi e l'utile netto a 2,5 miliardi di dollari (40 centesimi per azione). 'Il 2005 è stato il nostro terzo anno consecutivo con una crescita in doppia cifra, che ci ha portato ai risultati migliori che la società abbia mai realizzato. Nonostante un piccolo rallentamento nell'ultimo quarter dell'anno, ci prepariamo ad entrare nel 2006 con una gamma di prodotti nuovi' queste le parole della società che corredavano la presentazione dei numeri a gennaio di quest'anno.
I dati però non sono stati accolti calorosamente dal mercato.
Ecco alcuni dei giudizi delle banche d'affari subito dopo la presentazione dei numeri. Secondo Needham & Co il titolo passa da 'buy' a 'hold', mentre per Lehman Brothers da 'overweight' a 'equalweight'. E poi, JMP Securities da 'strong buy' a 'market performance', UBS da 'buy' a 'neutral' con target price in discesa da 33 a 27 dollari per azione. E ancora, per Citigroup il titolo è 'hold' (precedente 'buy') e, per finire, gli analisti di Piper Jaffray puniscono il titolo passando da 'outperform' a 'market perform'.
Il 2005, però, era cominciato per Intel con un'acquisizione. Il colosso dell'elettronica aveva acquistato la società israeliana Oplus Technologies, specializzata nella produzione di semiconduttori. Lo scopo dell'acquisizione era quello di aumentare la tecnologia e l'esperienza di Intel, specialmente nel settore dei pannelli al plasma e degli LCD (liquid cristal display).
Tutto l'anno poi è proseguito con la stipula di svariati accordi commerciali. Il primo risalente a maggio è con Alcatel. I due giganti della tecnologia hanno siglato un accordo per lo sviluppo delle Advanced Telecom Computing Architecture, piattaforme di servizi per cellulari. I nuovi prodotti risultanti da questa collaborazione, ossia una linea Alcatel speciale, vedranno la luce nei primi mesi del 2006.
A segnalare la collaborazione con la Research In Motion (RIM). Per ampliare la sua gamma di prodotti e la loro applicazione, Intel ha preso accordi anche con la produttrice dell'apparecchio tecnologico (forse) più diffuso negli Stati Uniti: il BlackBerry, un mini-computer portatile che fa praticamente tutto: agenda, rubrica, internet, servizio mail, MP3 e quant'altro). LA RIM adotterà quindi il nuovo processore telefonico 'Hermon' di Intel per la sua nuova generazione di BlackBerry, che utilizzeranno, tra l'altro, linee ad altissima velocità.
A gennaio di quest'anno invece, Intel ha siglato un accordo sia con Yahoo! che con Google, per la creazioni di profili personalizzati che includeranno video foto e contenuti specifici del cliente. Ogni utente potrà usufruire di questi servizi sia da personal competer che da televisione.
Ma forse il colpo dell'anno Intel lo ha fatto con Apple. La società di Steve Jobs ha, infatti, annunciato il mese scorso che è in fase di produzione la nuova linea di portatili e Mac della Apple e che saranno equipaggiati con il nuovo processore della casa Intel Core Duo. Nel giugno 2006 vedrà la luce il primo Mac 'intel inside', mentre la transizione completata per Apple da Ibm a Intel dovrebbe essere completata nel 2007. 'Finalmente le migliori società di hardware e software lavorano insieme' ha dichiarato Steve Otellini, attuale presidente di Intel.
Un ultimo giudizio importante per il titolo è arrivato in questi giorni. Gli analisti di JMP Securities alzano il rating su Intel da 'market perform' a 'outperform', con un target price a 25 dollari per azione.