In rosso Milano. Super Ferragamo
Il mercato italiano è il peggiore tra quelli del Vecchio Continente, pur con variazioni contenute. Mancano spunti di interesse e languono i volumi. Balzo di Ferragamo, ai massimi storici
di Mauro Introzzi 22 nov 2013 ore 12:48
In frazionale rosso Piazza Affari a metà sessione. Il mercato italiano è il peggiore tra quelli del Vecchio Continente, pur con variazioni contenute. Mancano spunti di interesse e languono i volumi.
Così il Ftse Mib scende dello 0,49% a 18.750 punti, mentre l’All Share perde lo 0,44% a 19.961 punti. In calo anche il Mid Cap (-0,15%) e lo Star (-0,06%).
QUOTAZIONI TITOLI FTSEMIB
Sul listino principale spicca l’ottima performance di Ferragamo (+4,04%) dopo la già molto positiva seduta di ieri. Il titolo del gruppo del lusso continua a bruciare record storici e ha praticamente triplicato le sue quotazioni dallo sbarco in borsa, circa 2 anni e mezzo fa.
In positivo anche Mediaset, che sale del 2,76%. Il biscione si sta prendendo una rivincita dopo lo scivolone di ieri a causa della bocciatura – per tutto il settore dei media europei – di Goldman Sachs. La stessa banca d’affari, comunque, ha confermato oggi il titolo nella sua lista dei titoli da comprare, con un target price di 5,1 euro.
Fiat sale dello 0,68%. Secondo il Sole24Ore le banche incaricate di gestire il collocamento azionario di Chrysler stanno discutendo su una valutazione del gruppo compresa tra i 10 e gli 11 miliardi di dollari. Il collocamento del gruppo, di cui Fiat ha un 58,5%, rimane tuttavia controverso: lo sbarco a Wall Street è possibile fin dagli inizi di dicembre, ma è anche possibile un accordo in extremis tra Fiat e Veba, il trust sanitario del sindacato dell'auto che ha in mano il restante 41,5% di Chrysler.
Nel frattempo Equita Sim ha alzato la sua raccomandazione su Fiat da “hold” (mantenere) a “buy” (comprare), con target price che sale da 6 a 7,1 euro.
In calo dello 0,29% Telecom Italia. Buona parte della stampa aggiorna sullo scontro in atto tra gli attuali vertici e Marco Fossati, che con la sua Findim controlla circa il 5% dell’azionariato del gruppo telefonico. Il manager lamenta di essere stato escluso dall'emissione del convertendo da 1,3 miliardi di euro recentemente approvato dalla società.
Tra i bancari ancora occhi puntati sulla Popolare di Milano (-0,53%). Ieri è stata resa nota la composizione della lista "Giarda per la cooperativa Bpm" presentata per la conquista del consiglio di sorveglianza della Popolare di Milano. La lista contiene 15 nomi, con 11 candidati capitanati dallo stesso Giarda, e dovrebbe essere quella vincente visto l’ampio appoggio che gode anche dal fronte sindacale.
Tra i titoli a minor capitalizzazione balzo di Tiscali, che sale del 9,57%. Il gruppo sardo beneficia di alcune indiscrezioni di stampa: secondo il quotidiano finanziario Mf, Sky Italia potrebbe essere interessata ad una fusione con la società fondata da Renato Soru.
Nel frattempo gli analisti di Equita Sim hanno confermato il loro rating "hold" (mantenere) con un target price pari a 0,03 euro.
Prosegue il rialzo di AS Roma (+2,08%) sulle indicazioni dell’ingresso di un nuovo socio cinese. L’investitore asiatico sostituirebbe Unicredit nell’azionariato del club capitolino.
Così il Ftse Mib scende dello 0,49% a 18.750 punti, mentre l’All Share perde lo 0,44% a 19.961 punti. In calo anche il Mid Cap (-0,15%) e lo Star (-0,06%).
QUOTAZIONI TITOLI FTSEMIB
Sul listino principale spicca l’ottima performance di Ferragamo (+4,04%) dopo la già molto positiva seduta di ieri. Il titolo del gruppo del lusso continua a bruciare record storici e ha praticamente triplicato le sue quotazioni dallo sbarco in borsa, circa 2 anni e mezzo fa.
In positivo anche Mediaset, che sale del 2,76%. Il biscione si sta prendendo una rivincita dopo lo scivolone di ieri a causa della bocciatura – per tutto il settore dei media europei – di Goldman Sachs. La stessa banca d’affari, comunque, ha confermato oggi il titolo nella sua lista dei titoli da comprare, con un target price di 5,1 euro.
Fiat sale dello 0,68%. Secondo il Sole24Ore le banche incaricate di gestire il collocamento azionario di Chrysler stanno discutendo su una valutazione del gruppo compresa tra i 10 e gli 11 miliardi di dollari. Il collocamento del gruppo, di cui Fiat ha un 58,5%, rimane tuttavia controverso: lo sbarco a Wall Street è possibile fin dagli inizi di dicembre, ma è anche possibile un accordo in extremis tra Fiat e Veba, il trust sanitario del sindacato dell'auto che ha in mano il restante 41,5% di Chrysler.
Nel frattempo Equita Sim ha alzato la sua raccomandazione su Fiat da “hold” (mantenere) a “buy” (comprare), con target price che sale da 6 a 7,1 euro.
In calo dello 0,29% Telecom Italia. Buona parte della stampa aggiorna sullo scontro in atto tra gli attuali vertici e Marco Fossati, che con la sua Findim controlla circa il 5% dell’azionariato del gruppo telefonico. Il manager lamenta di essere stato escluso dall'emissione del convertendo da 1,3 miliardi di euro recentemente approvato dalla società.
Tra i bancari ancora occhi puntati sulla Popolare di Milano (-0,53%). Ieri è stata resa nota la composizione della lista "Giarda per la cooperativa Bpm" presentata per la conquista del consiglio di sorveglianza della Popolare di Milano. La lista contiene 15 nomi, con 11 candidati capitanati dallo stesso Giarda, e dovrebbe essere quella vincente visto l’ampio appoggio che gode anche dal fronte sindacale.
Tra i titoli a minor capitalizzazione balzo di Tiscali, che sale del 9,57%. Il gruppo sardo beneficia di alcune indiscrezioni di stampa: secondo il quotidiano finanziario Mf, Sky Italia potrebbe essere interessata ad una fusione con la società fondata da Renato Soru.
Nel frattempo gli analisti di Equita Sim hanno confermato il loro rating "hold" (mantenere) con un target price pari a 0,03 euro.
Prosegue il rialzo di AS Roma (+2,08%) sulle indicazioni dell’ingresso di un nuovo socio cinese. L’investitore asiatico sostituirebbe Unicredit nell’azionariato del club capitolino.
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