In rialzo i bancari (ad eccezione di MPS)
di Edoardo Fagnani 26 gen 2016 ore 18:12 Le news sul tuo SmartphoneAnche oggi sulle montagne russe i bancari.
In deciso ribasso il Monte dei Paschi di Siena. L’istituto toscano ha subito una flessione del 3,52% a 0,6995 euro. Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che il 22 gennaio Marshall Wace ha aperto una posizione corta sulla banca senese con una quota dello 0,57%.
In rialzo la Popolare di Milano (+2,67% a 0,788 euro) e il Banco Popolare (+6,5% a 9,005 euro). Secondo MF sono giorni decisivi per l'operazione di integrazione tra i due istituti, che potrebbe innescare il risiko bancario. Il quotidiano finanziario ha segnalato che in questi giorni il lavoro degli advisor sta diventando frenetico e l'accordo definitivo appare sempre più vicino. L'idea sarebbe quella di realizzare una fusione tra uguali che non penalizzi nessuna delle parti. Intanto, l’agenzia Moody’s ha migliorato di un livello il rating di lungo termine sui depositi dei due istituti, portandolo da “Ba3” a “Ba2”. Le prospettive sul rating per i prossimi trimestri sono “stabili”.
Molto bene anche UBI Banca (+8,66% a 4,77 euro).
Performance positiva per Unicredit (+3,85% a 3,882 euro). Gli analisti del Credit Suisse hanno tagliato da 5,8 euro a 4,6 euro il target price sulla banca guidata da Federico Ghizzoni, in seguito alla riduzione delle stime finanziarie per il biennio 2016/2017. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale”. Per lo stesso motivo la banca d’affari ha ridotto da 3,6 euro a 3,3 euro il prezzo obiettivo su IntesaSanpaolo (+1,52% a 2,678 euro), anche se ha ribadito il rating “Outperform” (farà meglio del mercato). Più drastica Société Générale, che ha sforbiciato da 3,65 euro a 2,99 euro il target price sull’istituto guidato da Carlo Messina e ha peggiorato da “Buy” (acquistare) a “Hold” (mantenere) il giudizio.