IMA, in arrivo un'OPA a 68 euro. Le stime per il 2020
di Edoardo Fagnani 29 lug 2020 ore 09:34 Le news sul tuo SmartphoneIMA - società quotata al segmento STAR e attiva nella produzione di macchine automatiche per il processo e il confezionamento di prodotti farmaceutici, cosmetici, alimentari, tè e caffè - ha comunicato che gli azionisti della controllante Sofima hanno raggiunto un accordo relativo alla vendita di circa il 20% delle loro azioni nella stessa Sofima a fondi assistiti da BC Partners. L'operazione dovrebbe chiudersi nel mese di novembre 2020.
In seguito al closing della operazione, Sofima, insieme agli azionisti venditori e BC Partners, sarà tenuta a promuovere una Offerta Pubblica di Acquisto Obbligatoria avente a oggetto tutte le azioni residue di IMA (che attualmente rappresentano circa il 48,4 % del capitale). Il prezzo dell’OPA sarà pari a 68 euro per azione (incluso dividendo), che rappresenta un premio del 26,3% rispetto alla media del prezzo dell’azione dell’ultimo mese. Nel caso in cui venisse deliberata la distribuzione di un dividendo prima del closing, il prezzo della stessa sarebbe ridotto conseguentemente.
L’obiettivo dell’OPA è il delisting di IMA, che potrà essere ottenuto anche attraverso la fusione di IMA nel veicolo che lancerà l’OPA per conto delle parti che agiscono di concerto. L’operazione si basa su una valutazione dell’equity di IMA pari a circa 2,93 miliardi di euro.
Inoltre IMA ha fornito alcune indicazioni relative al primo semestre 2020, che evidenziano ricavi pari a 636,4 milioni di euro (694 milioni al 30 giugno 2019), un EBITDA ante oneri non ricorrenti pari a 78,1 milioni di euro (92,3 milioni al 30 giugno 2019), un indebitamento finanziario netto pari a 667,1 milioni di euro (377,3 milioni al 30 giugno 2019) e un portafoglio ordini pari a 914,6 milioni di euro (985,5 milioni al 30 giugno 2019).
Sulla base di queste indicazioni IMA prevede di raggiungere un risultato non significativamente inferiore rispetto all’esercizio precedente, quantificato in una riduzione in termini di EBITDA non superiore al 10%.
Inoltre, il consiglio di amministrazione di IMA stima che ricavi ed EBITDA per gli esercizi 2021 e 2022 saranno sostanzialmente in linea con le attuali aspettative di consensus degli analisti. Per il 2021 le banche d'affari stimano ricavi compresi tra 1,57 e 1,76 miliardi di euro ed un EBITDA compreso tra 254 milioni e 312 milioni di euro. Per l'anno successivo il consensus indica ricavi tra 1,66 e 1,82 miliardi di euro ed un EBITDA compreso tra 293 milioni e 348 milioni di euro.
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