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Il piano industriale di Sorgenia (CIR): ristruttura il debito

di Edoardo Fagnani 18 dic 2013 ore 18:59 Le news sul tuo Smartphone
Sorgenia, società controllata da CIR e partecipata al 46% ha formulato il nuovo piano industriale del gruppo al 2020, sulla base di un contesto di settore che permarrà ancora difficile almeno per i prossimi tre anni.

sorgeniaIn particolare il business plan prevede di dare priorità allo sviluppo commerciale sul mercato “corporate” (grandi imprese e piccole e medie aziende), mentre saranno dismesse tutte le attività nelle energie rinnovabili in Italia e all’estero e nell’esplorazione e produzione di idrocarburi (E&P).

Malgrado l’incisività del nuovo piano, Sorgenia non prevede nel breve e medio periodo una ripresa della propria redditività operativa. Nel triennio 2014-2016 la società stima di raggiungere un margine operativo lordo annuo intorno ai 110-120 milioni di euro, in linea con l’EBITDA conseguito negli ultimi anni.

Inoltre, sulla base dell’indebitamento netto del gruppo, Sorgenia ritiene necessaria una ristrutturazione finanziaria e ha invitato le banche ad avviare un processo di approfondimento e discussione al riguardo. Nel frattempo, al fine di garantire la piena operatività, la società ha avanzato richiesta di moratoria del debito fino al 1° luglio 2014.
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