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Il Natale non ferma il rialzo di Piazza Affari: FTSEMib +1,4%

MPS in rosso, dopo che l’assemblea degli azionisti è stata rinviata in seconda convocazione. Balzo di Unipol e Fondiaria, dopo il via libera della Consob alla fusione tra le due compagnie

di Edoardo Fagnani 27 dic 2013 ore 17:48

Piazza Affari ha ripreso le contrattazioni dopo la lunga pausa natalizia con una seduta decisamente positiva. Bene anche le principali borse europee. Non si è fermato il rally della borsa tedesca: l’indice Dax ha aggiornato il massimo storico, toccando quota 9.590 punti. Non entusiasmante, invece, il risultato dell’asta dei BOT con scadenza a sei mesi: il Tesoro ha collocato titoli per un ammontare di 8 miliardi di euro, mentre le richieste sono state pari a 10,59 miliardi. Il rendimento del titolo è salito allo 0,827%. Monte dei Paschi di Siena negativa, dopo che l’assemblea degli azionisti è stata rinviata in seconda convocazione. In forte rialzo Unipol e Fondiaria-SAI, dopo il via libera della Consob alla fusione tra le due compagnie.
Il FTSEMib è salito dell’1,39% a 18.957 punti, il massimo di giornata. Il FTSE Italia All Share ha registrato un rialzo dell’1,37% a 20.191 punti. Segno più anche per il FTSE Italia Mid Cap (+1,25%) e il FTSE Italia Star (+0,86%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è salito a 1,38 miliardi di euro, rispetto agli 1,3 miliardi di lunedì. Su 324 titoli trattati, 225 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre i segni meno sono stati 88. Invariate le rimanenti undici azioni.
L’euro è tornato sotto gli 1,38 dollari, dopo aver sfiorato quota 1,39. L’oro è risalito a 1.215 dollari.

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Bancari tra i protagonisti. L'assemblea degli azionisti della Banca d'Italia ha approvato il nuovo statuto, portandolo il valore delle quote di partecipazione a 7,5 miliardi di euro.
Sulle montagne russe il Monte dei Paschi di Siena. Il titolo della banca toscana ha perso il 2,15% a 0,173 euro. L'assemblea degli azionisti è slittata in seconda convocazione. Secondo quanto riportato da alcune agenzie stampa, nella convocazione odierna era presente il 49,3% del capitale dell'istituto toscano. Non è estato quindi raggiunto il quorum del 50% più un'azione, necessario per considerare valida l'assemblea in prima convocazione. I soci, quindi, saranno convocati nuovamente domani. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Susquehanna International Group è accreditata di una posizione “short” su Monte dei Paschi di Siena, pari allo 0,51%.
Unicredit è salita dello 0,93% a 5,4 euro. L’istituto ha concluso un accordo con Cerberus European Investments per la cessione pro soluto di un portafoglio di crediti non garantiti e in sofferenza derivanti da contratti di credito al consumo e prestiti personali.
UBI Banca ha messo a segno un progresso dell’1,36% a 4,912 euro. L’istituto ha comunicato che, a seguito di delibera degli organi competenti e di autorizzazione pervenuta dalla Banca d'Italia, procederà al rimborso anticipato dell'ammontare complessivo delle tre serie di strumenti innovativi di capitale ("preference shares") in essere.
IntesaSanpaolo ha guadagnato l’1,01% a 1,798 euro.

Unipol ha messo a segno un progresso del 4,93% a 4,344 euro. Il Sole24Ore ha scritto che il 19 dicembre sul tavolo della compagnia assicurativa è arrivata un'offerta presentata dal gruppo belga Ageas per rilevare le attività che dovranno essere messe in vendita da Milano Assicurazioni, in ottemperanza alle richieste dell'antitrust per ottenere il via libera alla fusione con Fondiaria-SAI (+6,52% a 2,45 euro). Il quotidiano finanziario ha segnalato che il 24 dicembre la Consob ha dato il «giudizio di equivalenza» sul documento dando, di fatto, il via libera all'integrazione. La holding Premafin è balzata del 19,2% a 0,1701 euro, dopo essere stata sospesa per eccesso di rialzo.


Buone performance per i petroliferi. Seduta positiva per Eni (+1,62% a 17,57 euro). La Banca Europea per gli Investimenti ha concesso un finanziamento da 1,1 miliardi di euro alla società, risorse che serviranno per migliorare l'approvvigionamento del gas in Italia. Il Cane a sei zampe ha ribadito la volontà di investire 2,7 miliardi di euro in Italia nel settore dell'Exploration and Production. Segno più anche per Saipem (+1,72% a 15,39 euro) e Tenaris (+0,57% a 15,87 euro). Bene Erg (+0,26% a 9,725 euro) e Saras (+0,84% a 0,8385 euro).
Enel Green Power ha registrato un rialzo dell’1,66% a 1,837 euro. Il Sole24Ore di martedì 24 dicembre ha scritto che la società avrebbe siglato due contratti di finanziamento con BBVA per un ammontare complessivo di 300 milioni di dollari. Queste risorse serviranno per finanziare gli investimenti dell'azienda in Messico e in Cile.
A2A ha guadagnato l’1,67% a 0,851 euro. Gli analisti di Banca Akros hanno incrementato da 0,65 euro a 0,85 euro il prezzo obiettivo sulla società lombarda, in seguito alla revisione dei parametri di valutazione dell’azienda. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Hold” (mantenere).

Acquisti su Telecom Italia. Il titolo della compagnia telefonica è salito del 2,28% a 0,717 euro.

Fiat ha perso lo 0,26% a 5,835 euro. Il gruppo del Lingotto ha comunicato che, grazie alle favorevoli condizioni di mercato, la controllata statunitense Chrysler ha ridotto di circa 22 milioni di dollari gli interessi su una linea credito di 2,9 miliardi. Intanto, secondo quanto riportato da alcune agenzie stampa, il governo brasiliano sarebbe intenzionato a togliere gradualmente gli incentivi al settore automobilistico.

Finmeccanica è salita dello 0,92% a 5,49 euro. La società aeronautica ha perfezionato l'accordo con il Fondo Strategico Italiano per la cessione della propria partecipazione in Ansaldo Energia. Nel dettaglio, la società ha ceduto una quota pari al 39,55% del capitale, per un controvalore di 277 milioni di euro. Considerando, inoltre, il beneficio derivante dal deconsolidamento dei debiti finanziari di Ansaldo Energia, l'operazione determinerà una riduzione della posizione finanziaria netta del gruppo.

GTech ha terminato la giornata con un rialzo del 2,84% a 22,11 euro. La società ha comunicato di avere raggiunto un’intesa con l’Agenzia delle Entrate in Italia per la definizione di alcune pendenze in capo alla società e a una sua controllata. La definizione comporta oneri per complessivi 34,7 milioni di euro nel 2013, a fronte di 6,3 milioni accantonati negli esercizi precedenti.

Tra le società a media capitalizzazione in evidenza Brembo (+1,79% a 19,37 euro). Gli analisti di Kepler Cheuvreux hanno limato da 25 euro a 24,5 euro il prezzo obiettivo sulla società bergamasca, in seguito alla revisione dei target sull’indebitamento netto e delle stime sull’utile per azioni per il triennio 2013/2015. Tuttavia, gli esperti hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni.
Le difficoltà della controllata Sorgenia hanno mandato in rosso CIR (-2,07% a 1,136 euro) e Cofide (-2,46% a 0,5355 euro), le holding della famiglia de Benedetti.

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