I titoli che rendono di più dopo il crollo degli ultimi mesi!
In periodi di estrema turbolenza, come quello vissuto nei mesi scorsi dalle borse internazionali, alcuni investitori preferiscono concentrarsi sui titoli con il più alto rapporto dividendo/prezzo. Dai massimi del maggio dello scorso anno, quando l'indice principale di Piazza Affari toccò i 44mila punti, il mercato italiano è arrivato a perdere più del 25%.
di Mauro Introzzi 25 gen 2008 ore 17:57
In periodi di estrema turbolenza, come quello vissuto nei mesi scorsi dalle borse internazionali, alcuni investitori preferiscono concentrarsi sui titoli con il più alto rapporto dividendo/prezzo. Forse perché i ribassi, per chi non applica stop loss molto stretti, crea molti "cassettisti" obbligati. Che preferiscono consolarsi con i dividendi in attesa di un recupero delle quotazioni.
Dai massimi del maggio dello scorso anno, quando l'indice principale di Piazza Affari toccò i 44mila punti, il mercato italiano è arrivato a perdere più del 25%. In questi mesi le quotazioni dei principali titoli milanesi hanno accusato il colpo. Ed alcuni di essi, quelli che staccano le cedole più generose, sono arrivati a "rendere" (in base al rapporto dividendo su prezzo) fino al 6%-7%.
Analizzando il solo paniere dei 40 titoli principali di Piazza Affari, ai prezzi della chiusura dello scorso giovedì 24 gennaio (con i dividendi distribuiti nel corso del 2007), ci sono ben 5 titoli con un yield superiore al 6%. A capitanare la truppa due media, Mediaset e Mondadori, due titoli che hanno pagato più di altri la crisi del comparto.
Poi spazio a Telecom Italia, che in questi mesi di turbolenza ha retto il colpo in modo egregio. Il titolo del gruppo telefonico, da sempre decisamente generoso con i suoi azionisti, rende quasi il 7%. Non è detto, tuttavia, che i nuovi vertici decidano di confermare la politica dei dividendi degli anni passati, magari destinando risorse alla crescita esterna.
Gli energetici, da sempre un "bene rifugio" sotto il profilo dei dividendi, sono passati in secondo piano. Un altro segnale che l'andamento degli ultimi mesi è stato decisamente sfavorevole, con i difensivi che hanno svolto egregiamente il loro compito. A capitanare il settore Enel, con un dividend yield del 6,74%. A seguire Eni e Terna.
Bancari poco presenti, almeno nelle primissime posizioni. Per trovarne uno bisogna scendere fino all'ottavo posto (Monte dei Paschi), al decimo (Ubi Banca) e all'undicesimo (Unicredit).
Praticamente inesistenti, nelle prime posizioni della graduatoria, gli industriali.
Prezzo | Dividendo | Div/prezzo | |
MEDIASET | 5,9 | 0,43 | 7,29% |
MONDADORI EDIT | 5,009 | 0,35 | 6,99% |
TELECOM ITALIA | 2,016 | 0,14 | 6,94% |
ENEL | 7,27 | 0,49 | 6,74% |
ESPRESSO | 2,589 | 0,16 | 6,18% |
ALLEANZA ASS. | 8,48 | 0,5 | 5,90% |
ENI | 21,85 | 1,25 | 5,72% |
BCA MPS | 3,21 | 0,17 | 5,30% |
TERNA | 2,725 | 0,14 | 5,14% |
UBI BANCA | 16,7 | 0,8 | 4,79% |
UNICREDITO | 5,1 | 0,24 | 4,71% |
INTESA-SANPAOLO | 4,725 | 0,22 | 4,66% |
MEDIOBANCA | 12,8 | 0,58 | 4,53% |
SNAM RETE GAS | 4,223 | 0,19 | 4,50% |
MEDIOLANUM | 4,46 | 0,2 | 4,48% |
BCA POP MILANO | 8,22 | 0,35 | 4,26% |
UNIPOL | 1,893 | 0,075 | 3,96% |
BULGARI | 7,555 | 0,29 | 3,84% |
FONDIARIA-SAI | 26,98 | 1 | 3,71% |
AUTOGRILL | 10,92 | 0,4 | 3,66% |
SEAT PAG GIALLE | 0,221 | 0,007 | 3,17% |
ATLANTIA | 21,02 | 0,62 | 2,95% |
A2A | 2,495 | 0,07 | 2,81% |
GENERALI | 29,25 | 0,75 | 2,56% |
ITALCEMENTI | 14,095 | 0,36 | 2,55% |
STMICROEL | 8,435 | 0,2 | 2,37% |
LUXOTTICA | 18,487 | 0,42 | 2,27% |
BUZZI UNICEM | 16,19 | 0,35 | 2,16% |
FINMECCANICA | 18,69 | 0,35 | 1,87% |
TENARIS | 12,122 | 0,2 | 1,65% |
SAIPEM | 23,14 | 0,29 | 1,25% |
PARMALAT | 2,258 | 0,025 | 1,11% |
FIAT | 14,794 | 0,155 | 1,05% |
ALITALIA | 0,662 | 0 | 0,00% |
BANCO POPOLARE | 13,503 | 0 | 0,00% |
FASTWEB | 20,56 | 0 | 0,00% |
IMPREGILO | 3,801 | 0 | 0,00% |
LOTTOMATICA | 24,66 | 0 | 0,00% |
PIRELLI E C | 0,683 | 0 | 0,00% |
PRYSMIAN | 12,895 | 0 | 0,00% |