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I tango-bond: le obbligazioni par

Iniziamo ad analizzare nel dettaglio le caratteristiche dei nuovi titoli emessi dalla Repubblica Argentina in sostituzione dei bond andati in default nel 2001.

di La redazione di Soldionline 24 gen 2005 ore 15:41

Iniziamo ad analizzare nel dettaglio le caratteristiche dei nuovi titoli emessi dalla Repubblica Argentina in sostituzione dei bond andati in default nel 2001.

Partiamo dalle Obbligazioni par.

Questi bond saranno denominati in dollari, in euro o in pesos e saranno emessi per un ammontare massimo di 10 miliardi di dollari, che potranno essere aumentati a 15 miliardi nel caso in cui la partecipazione all'offerta sia superiore al 70%. Questi titoli saranno offerti ai risparmiatori con rapporto di 1 a 1 (da qui il nome delle obbligazioni). In pratica, gli aderenti a questa offerta riceveranno un titolo par ogni bond argentino in default. La durata di questi titoli è di 35 anni, con una scadenza fissata al 31 dicembre del 2038, dal momento che le obbligazioni avranno godimento a partire dal 31 dicembre 2003 incluso. Il rimborso dei titoli avrà inizio a partire dal 30 settembre del 2029 e sarà effettuato ogni sei mesi.

Soffermiamoci maggiormente sul tasso di interesse corrisposto su questi bond. Per le obbligazioni denominate in euro, il tasso di interesse iniziale sarà dell'1,2% fino al 31 marzo del 2009, per poi salire al 2,26% nel decennio successivo. Dal 2019 fino al 2029 l'ammontare della cedola sarà del 3,38% per crescere al 4,74% negli ultimi anni di vita del bond. L'Argentina ha garantito che pagherà gli interessi ogni semestre, a partire dal 1° aprile 2005 (per gli interessi dovuti nel 2004). Il governo del paese sudamericano ha deciso di corrispondere un tasso di interesse maggiore alle obbligazioni denominate in dollari. Per questi bond, la cedola varierà da un minimo dell'1,33% a un massimo del 5,25%. Di contro, per i bond denominati in pesos, le cedole saranno più limitate.

Vantaggi - Rispetto agli altri nuovi bond, le obbligazioni par hanno l'evidente vantaggio di non tagliare immediatamente il valore nominale dei bond attualmente in possesso (per ogni vecchio bond in portafoglio si riceverà un'obbligazione par). Non a caso l'Argentina ha deciso di limitare l'offerta di questi titoli a un ammontare massimo di 10-15 miliardi di dollari. Senza dimenticare che il periodo di sottoscrizione per questi bond terminerà il 4 febbraio, quando l'offerta di scambio globale avrà fine il 25 dello stesso mese.
Inoltre, il pagamento degli interessi sarà effettuato integralmente in contanti, senza che nessuna cedola sia capitalizzata.

Svantaggi - Il rimborso dei nuovi bond non potrà avvenire prima del 30 settembre del 2029. Questi significa che i risparmiatori non vedranno un euro di capitale nei prossimi 23 anni. L'unico modo per smobilizzare i titoli sarà quello di venderli sul mercato, al prezzo a cui le obbligazioni quoteranno.
Non va dimenticato che le cedole delle obbligazioni par sono decisamente inferiori a quelle che garantivano i vecchi bond e a quelle delle obbligazioni discount, il cui tasso di interesse, per i titoli denominati in euro, è stato fissato al 7,82%.



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