Il Consiglio di Amministrazione del Credito Valtellinese, presieduto da Giovanni De Censi, ha oggi approvato il Bilancio della Capogruppo Credito Valtellinese S.c. e il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2006, presentati dal Direttore Generale Miro Fiordi. Lo stesso Consiglio ha preso atto, con soddisfazione, del passaggio delle contrattazioni al segmento Blue Chip del MTA della Borsa Italiana e dell'inserimento del titolo Credito Valtellinese nell'indice MIDEX, che comprende le maggiori società del listino in termini di capitalizzazione e liquidità, immediatamente dopo quelle componenti l'indice S&P/MIB. 1 Calcolato come rapporto tra costi operativi e margine di intermediazione 2 Calcolato come rapporto tra l’utile netto di pertinenza della Capogruppo e il patrimonio netto medio escluso l’utile. I risultati conseguiti – in miglioramento rispetto agli obiettivi del Piano strategico per il 2006 – evidenziano apprezzabili progressi degli indicatori di redditività e una crescita significativa delle masse intermediate, sostenuti dal progressivo e armonico sviluppo dell’attività operativa di tutte le banche del Gruppo. L’utile netto consolidato si attesta a 68,6 milioni di euro, in crescita del 23,6% rispetto all’esercizio precedente. Il risultato netto di periodo della Capogruppo è pari a 48,1 milioni di euro ed evidenzia un incremento del 32,5% su base annua. Il Consiglio di Amministrazione, confermando l’intendimento di mantenere un elevato livello del pay out ratio, proporrà all’Assemblea la distribuzione di un dividendo unitario di 0,40 euro, coincidente con quello dello scorso anno, tuttavia rapportato ad un maggior numero di azioni costituenti il capitale sociale (+15,9%) per effetto della conversione, in corso d’anno, della seconda tranche del prestito obbligazionario “Credito Valtellinese 2,80% 2004/2007 convertibile”, che ha determinato l’emissione di 12.502.809 nuove azioni. A livello consolidato, tutti gli indicatori reddituali evidenziano una dinamica positiva rispetto all’esercizio precedente. Il margine di interesse segna un progresso del 16,9% e si attesta a 347,4 milioni di euro rispetto a 297,2 milioni di euro, essenzialmente grazie alla crescita delle masse intermediate. Le commissioni nette assommano a 190,2 milioni di euro e registrano una crescita del 4% in rapporto a 182,9 milioni di euro. Il risultato netto dell’attività di negoziazione si determina in 22,4 milioni di euro contro 16,4 milioni, in aumento del 37% su base annua. Gli utili da cessione di altre attività finanziare assommano a 3,4 milioni di euro. Il margine di intermediazione raggiunge 564,6 milioni di euro ed evidenzia una crescita del 12,9% rispetto a 500,3 milioni dello scorso anno. Le rettifiche nette di valore per deterioramento di attività finanziarie, essenzialmente crediti, sono complessivamente pari a 58 milioni di euro, con un aumento del 35,3% in raffronto a 42,9 milioni dell’esercizio precedente. Conseguentemente, il risultato netto della gestione finanziaria si attesta a 506,5 milioni di euro, con un incremento del 10,8% su base annua rispetto a 457,3 milioni. I costi operativi assommano a 370,3 milioni di euro a fronte di 341,9 milioni dello scorso esercizio e segnano un aumento dell’8,3%. Nel dettaglio, le spese per il personale crescono del 9,7% e si attestano a 223 milioni rispetto a 203,2 dell’anno precedente. Le altre spese amministrative, pari a 129,2 milioni, aumentano del 6% rispetto a 121,9 milioni. Il cost / income ratio si determina nel 65,6% e conferma una dinamica in progressivo miglioramento rispetto al 68,3% del precedente esercizio, per effetto della crescita dei proventi operativi e di un’attenta politica di controllo dei costi, pur in presenza di maggiori oneri riconducibili all’espansione della rete territoriale. Gli accantonamenti per rischi e oneri – destinati alla copertura del rischio di esito negativo delle casue passive – sono pari a 8,7 milioni di euro rispetto a 7,6 milioni del periodo precedente. Le rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali, assommano a 25,2 milioni di euro, rispetto a 21 milioni dell’anno precedente. Il risultato lordo dell’attività operativa si rappresenta in 136,2 milioni di euro e segna un progresso del 18% in rapporto a 115,4 milioni dell’esercizio precedente.
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