I giudizi delle banche d'affari su IntesaSanpaolo dopo la trimestrale
Non si sono fatti attendere i giudizi degli analisti su IntesaSanpaolo dopo la trimestrale. Equita sim, NatIxis e Intermonte hanno tagliato il prezzo obiettivo
di Edoardo Fagnani 16 mag 2012 ore 17:09
Non si sono fatti attendere i giudizi degli analisti su IntesaSanpaolo dopo la trimestrale.
Equita sim ha tagliato a 1,6 euro il target price sull’istituto, in seguito alla riduzione della stima sull’utile per azione per l’esercizio in corso. Stessa indicazione da NatIxis, che ha sforbiciato da 1,8 euro a 1,46 euro il prezzo obiettivo di IntesaSanpaolo. Gli esperti delle due banche d’affari hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni.
Intermonte ha ridotto da 1,75 euro a 1,45 euro per azione la valutazione su IntesaSanpaolo, in seguito al taglio delle stime per il biennio 2012/2013. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale”.
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IntesaSanpaolo ha chiuso il primo trimestre del 2012 con proventi operativi netti pari a 4,8 miliardi di euro, in crescita del 12,8% rispetto ai 4,26 miliardi del quarto trimestre 2011 e del 14,5% rispetto ai 4,2 miliardi del primo trimestre 2011. Il risultato della gestione operativa è stato pari a 2,6 miliardi di euro, in aumento del 37,2% rispetto agli 1,9 miliardi di euro del quarto trimestre 2011 e del 32,8% rispetto agli 1,96 miliardi di euro del primo trimestre 2011.
Nel periodo in esame la banca ha proceduto con accantonamenti e rettifiche di valore nette per 1,07 miliardi di euro, rispetto ai 2,51 miliardi dell’ultimo quarto del 2011 e ai 713 milioni del primo trimestre 2011. La banca ha comunicato che a fine marzo aveva un'esposizione verso titoli di stato italiani per 76,9 miliardi di euro.
Il risultato netto è stato positivo per 804 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 661 milioni del primo trimestre 2011 (+21,6%).
Se si escludono le principali componenti non ricorrenti, il risultato netto normalizzato nel primo trimestre 2012 è stato pari a 746 milioni di euro, rispetto ai 265 milioni del quarto trimestre 2011 e ai 762 milioni del primo trimestre 2011. Gli analisti, per il primo trimestre dell’anno stimavano un utile netto di 720 milioni di euro.
Applicando le regole di Basilea 2 i coefficienti patrimoniali, a fine marzo, risultavano pari al 10,5% per il Core Tier 1 ratio, in crescita dal 10,1% di fine 2011, all’11,5% per il Tier 1 ratio (invariato rispetto a fine 2011) e al 14,2% per il coefficiente patrimoniale totale (dal 14,3% di fine 2011).
Durante la conferenza stampa di presentazione della trimestrale il numero uno di IntesaSanpaolo, Enrico Cucchiani, ha dchiarato che la banca pagherà nel 2013, sul bilancio 2012, una cedola almeno pari a quella che staccherà quest'anno in riferimento al bilancio 2011.
Equita sim ha tagliato a 1,6 euro il target price sull’istituto, in seguito alla riduzione della stima sull’utile per azione per l’esercizio in corso. Stessa indicazione da NatIxis, che ha sforbiciato da 1,8 euro a 1,46 euro il prezzo obiettivo di IntesaSanpaolo. Gli esperti delle due banche d’affari hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni.
Intermonte ha ridotto da 1,75 euro a 1,45 euro per azione la valutazione su IntesaSanpaolo, in seguito al taglio delle stime per il biennio 2012/2013. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale”.
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IntesaSanpaolo ha chiuso il primo trimestre del 2012 con proventi operativi netti pari a 4,8 miliardi di euro, in crescita del 12,8% rispetto ai 4,26 miliardi del quarto trimestre 2011 e del 14,5% rispetto ai 4,2 miliardi del primo trimestre 2011. Il risultato della gestione operativa è stato pari a 2,6 miliardi di euro, in aumento del 37,2% rispetto agli 1,9 miliardi di euro del quarto trimestre 2011 e del 32,8% rispetto agli 1,96 miliardi di euro del primo trimestre 2011.
Nel periodo in esame la banca ha proceduto con accantonamenti e rettifiche di valore nette per 1,07 miliardi di euro, rispetto ai 2,51 miliardi dell’ultimo quarto del 2011 e ai 713 milioni del primo trimestre 2011. La banca ha comunicato che a fine marzo aveva un'esposizione verso titoli di stato italiani per 76,9 miliardi di euro.
Il risultato netto è stato positivo per 804 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 661 milioni del primo trimestre 2011 (+21,6%).
Se si escludono le principali componenti non ricorrenti, il risultato netto normalizzato nel primo trimestre 2012 è stato pari a 746 milioni di euro, rispetto ai 265 milioni del quarto trimestre 2011 e ai 762 milioni del primo trimestre 2011. Gli analisti, per il primo trimestre dell’anno stimavano un utile netto di 720 milioni di euro.
Applicando le regole di Basilea 2 i coefficienti patrimoniali, a fine marzo, risultavano pari al 10,5% per il Core Tier 1 ratio, in crescita dal 10,1% di fine 2011, all’11,5% per il Tier 1 ratio (invariato rispetto a fine 2011) e al 14,2% per il coefficiente patrimoniale totale (dal 14,3% di fine 2011).
Durante la conferenza stampa di presentazione della trimestrale il numero uno di IntesaSanpaolo, Enrico Cucchiani, ha dchiarato che la banca pagherà nel 2013, sul bilancio 2012, una cedola almeno pari a quella che staccherà quest'anno in riferimento al bilancio 2011.
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