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Guala Closures, si parla di delisting

Tuttavia, questo progetto potrebbe essersi arenato, in seguito alla recente ripresa del titolo. In una nota diffusa oggi, gli esperti di Banca IMI ritengono poco probabile un’operazione di questo tipo, alla luce dell’elevato livello di indebitamento di Guala Closures.

di La redazione di Soldionline 7 mag 2008 ore 17:09

Voci di delisting su Guala Closures. Sulla stampa di oggi sono state riportate alcune indiscrezioni relative alla possibilità che il controllo della società, quotata all'AllStars e attiva nella progettazione e produzione di chiusure per bottiglie di bevande, possa essere rilevato dagli azionisti di riferimento. Questa operazione comporterebbe l'uscita del titolo da Piazza Affari.
Secondo le indicazioni riportate da Il Sole 24 Ore, nei giorni scorsi alcuni istituti di credito avrebbero studiato con attenzione questo progetto. La banca più attiva sarebbe stata Credit Suisse.
Le motivazioni dell'operazione starebbero nell'insoddisfazione del numero uno di Guala Closures, Marco Giovannini, sull'andamento del titolo nei due anni e mezzo di quotazione.

Tuttavia, questo progetto potrebbe essersi arenato, in seguito alla recente ripresa del titolo. Dai minimi di marzo, quando il prezzo di Guala Closures era sceso fino a 3,3-3,4 euro, il titolo ha recuperato più del 20%.
Attualmente, le azioni passano di mano a circa 4,1 euro, un livello di poco inferiore rispetto ai 4,2 euro del collocamento. Di certo il riacquisto delle azioni ai prezzi di due mesi fa sarebbe stato decisamente più conveniente! Oggi, invece, gli azionisti di riferimento della società dovrebbero riacquistare il controllo totale agli stessi prezzi a cui lo avevano ceduto.

In una nota diffusa oggi, gli esperti di Banca IMI ritengono poco probabile un'operazione di questo tipo, alla luce dell'elevato livello di indebitamento di Guala Closures. Dopo l'acquisizione di Auscap, infatti, il debito netto del gruppo aveva raggiunto i 261 milioni di euro, con un rapporto tra debito ed Ebitda di poco inferiore a 4, livello obiettivo indicato dal management.
Secondo gli analisti, una struttura patrimoniale di questo tipo sarebbe difficilmente caricabile di nuovo debito. Banca IMI, infatti, ha elaborato qualche calcolo sull'operazione. Gli esperti stimano che il costo per il riacquisto delle quote di minoranza da parte degli azionisti di riferimento possa comportare un costo nell'ordine dei 230 milioni di euro, ipotizzando un premio del 20% rispetto alle attuali quotazioni. Inoltre, gli analisti di Banca IMI fanno notare che il riacquisto delle quote di minoranza distoglierebbe forze e risorse finanziarie dai progetti di crescita del gruppo, in particolare quelli per linee esterne.
Gli analisti rimangono cauti su Guala Closures e confermano il giudizio "Hold" (mantenere), con un target price di 4,4 euro.

La società ha chiuso il 2007 con un fatturato in crescita del 23,4% a 325,6 milioni di euro, mentre il margine operativo lordo è salito del 14,2%, passando da 58,3 milioni a 66,5 milioni di euro. Tuttavia, la marginalità si è ridotta dal 22,1% al 20,4%. In calo l'utile netto, passato da 19 milioni a 11,8 milioni di euro (-37,7%).

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