Gli ultimi giudizi sui petroliferi
Le dinamiche dei prezzi del petrolio, in questi ultimi mesi, hanno messo decisamente sotto pressione i titoli del comparto. I giudizi di Equita, UBS e S&P Capital sui big del settore
di Mauro Introzzi 17 dic 2014 ore 12:19Le dinamiche dei prezzi del petrolio, in questi ultimi mesi, hanno messo decisamente sotto pressione i titoli del comparto: il crollo del prezzo del greggio ha pesato sui big del settore che, in modalità diverse a seconda dell'attività svolta, avranno ripercussioni non lievi sulle loro marginalità.
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Le principali azioni del comparto sono finite sotto la lente degli analisti di Equita Sim. Gli esperti hanno anche tagliato le stime sul prezzo del petrolio per il periodo 2014/2018, in seguito all’eccesso di offerta di materia prima. Tra i big valutazione tagliata, da 19 a 15,5 euro per azione, per Eni. Sul cane a sei zampe la raccomandazione rimane però "hold" (mantenere).
Sotto la lente di Equita Sim pure Tenaris. Gli analisti della casa italiana hanno abbassato da 19 euro a 16,5 euro il prezzo obiettivo sulla società e tagliato le stime sulla redditività per il biennio 2015/2016 a causa del calo del prezzo del petrolio. Il rating sul colosso dei tubi senza saldature è stato comunque confermato a “buy” (acquistare).
Saipem, la nobile decaduta del nostro listino, è invece finita sotto il focus di UBS. La banca elvetica ha tagliato da 12 euro a 7,5 euro il target price sulla società perché prevede una riduzione dell’utile per azione per il periodo compreso tra il 2015 e il 2017. Le azioni del gruppo sono però da vendere (“sell”).
Ieri, per Saipem, era arrivata un’altra sonora bocciatura sotto il profilo della valutazione. Gli analisti di S&P Capital hanno tagliato il suo prezzo obiettivo da 21 a 8,7 euro. Ridotte decisamente le stime sugli utili del biennio2014-2015 e confermato a “hold” (mantenere) il giudizio.