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Giovedì nero per le Borse!

Piazza Affari e le principali borse europee in pesante ribasso. Hanno pesato anche le indicazioni emerse dai verbali dell’ultima riunione della FED. Pioggia di vendite sui bancari

di Edoardo Fagnani 21 feb 2013 ore 17:52

Piazza Affari e le principali borse europee in pesante ribasso. L'Italia è nuovamente sotto i riflettori delle agenzie di rating. L'agenzia S&P ha evidenziato che se dalle elezioni politiche non uscirà una chiara maggioranza la crescita del Paese sarebbe a rischio. Hanno pesato anche le indicazioni emerse dai verbali dell’ultima riunione della FED: i documenti hanno segnalato che i componenti della banca centrale statunitense non hanno una strategia univoca di politica monetaria, in particolare riguardo al programma di acquisto titoli. Pioggia di vendite sui bancari. Anche oggi sotto i riflettori la galassia Telecom. Solo Parmalat riesce a salvarsi dal disastro.
Il FTSEMib è sceso del 3,13% a 16.010 punti, il minimo di giornata. Il FTSE Italia All Share ha registrato un ribasso del 3% a 16.975 punti. In forte calo anche il FTSE Italia Mid Cap (-2,47%) e il FTSE Italia Star (-1,73%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è cresciuto a 2,31 miliardi di euro, rispetto agli 1,68 miliardi di ieri. Su 314 titoli trattati, 267 hanno terminato la giornata con un ribasso, mentre le performance positive sono state solo 40. Invariate le rimanenti sette azioni.
L’euro ha oscillato intorno agli 1,32 dollari. L’oro è risalito a 1.580 dollari.

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Pioggia di vendite sui bancari.
IntesaSanpaolo ha perso il 4,07% a 1,32 euro. Il Credit Agricole è uscito definitivamente dal capitale della banca guidata da Enrico Cucchiani nel secondo semestre dell'anno scorso.
Mediobanca ha subito una flessione del 3,96% a 5,255 euro. Gli analisti di Banca Akros hanno alzato da 5,4 euro a 6,2 euro il prezzo obiettivo sull'istituto di Piazzetta Cuccia, in seguito alla revisione del valore delle partecipazioni detenute dalla banca. Gli esperti hanno confermato l'indicazione di accumulare le azioni in portafoglio.
Unicredit ha lasciato sul terreno il 4,3% a 4,048 euro, dopo uno stop per eccesso di ribasso in mattinata.
Seduta decisamente negativa anche per il Monte dei Paschi di Siena. Il titolo dell’istituto toscano ha ceduto il 4,35% a 0,2219 euro.

La galassia Telecom è rimasta sotto i riflettori. Telecom Italia ha terminato la giornata con un ribasso del 3,79% a 0,8395 euro.
Telecom Italia Media ha registrato un balzo del 7,08% a 0,18 euro. Secondo quanto scritto su Il Sole24Ore, alla firma dell'accordo con Cairo Communication (+0,43%) per la cessione di La7 sarebbe appeso a un "regalo" milionario agli azionisti di minoranza di Telecom Italia Media. Se Cairo annullasse i debito verso Telecom, infatti, la capitalizzazione della società potrebbe aumentare di una quota pari al 66%. Con la cancellazione di 260 milioni di euro di debiti (e con la dote di 100 milioni assegnati alla rete) il titolo passerebbe a valere 0,21 euro.
RcsMediaGroup ha perso il 5,12% a 1,02 euro. Secondo quanto scritto su Il Sole24Ore, le banche finanziatrici della società editoriale potrebbero spingere per un aumento di capitale superiore ai 400 milioni di euro già programmati.
Pioggia di vendite su Mediaset. Il titolo del gruppo del Biscione ha perso il 5,71% a 1,734 euro, dopo uno stop per eccesso di ribasso in mattinata. Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Highbridge Capital Management ha limato la posizione “short” su Mediaset, portandola dallo 0,63% allo 0,59%. La stessa Consob ha comunicato che Egerton Capital Limited è accreditata di una posizione corta sul gruppo del Biscione, pari allo 0,64%. Le segnalazioni sono datate 20 febbraio.

Generali è scesa del 3,86% a 12,46 euro. Banca IMI ha ripreso la copertura sul colosso triestino con un prezzo obiettivo di 13,5 euro e un giudizio “Hold” (mantenere). Gli esperti prevedono che Generali abbia chiuso il 2012 con un risultato operativo di 4,2 miliardi di euro e un utile netto adjusted di 2,5 miliardi.
Vittoria Assicurazioni ha ceduto l’1,19% a 5,4 euro. Dopo la diffusione dei risultati preliminari, gli analisti di Intermonte hanno alzato il prezzo obiettivo sulla compagnia assicurativa, portandolo da 5,5 euro a 7 euro. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato).


Vendite su Saipem. Il titolo della società, attiva nel settore delle esplorazioni petrolifere, ha registrato un frazionale ribasso dello 0,68% a 20,4 euro.
In calo di meno di un punto percentuale Tenaris (-0,85% a 15,12 euro). In serata la società comunicherà i risultati dell’esercizio 2012.
In rosso anche Eni (-2,32% a 17,27 euro). Performance peggiori per Erg (-2,52% a 6,97 euro) e Saras (-4,95% a 0,94 euro).
Pesanti ribassi anche per Enel (-3,79% a 2,79 euro) e per Enel Green Power (-3,07% a 1,419 euro).

Tra le altre società a maggiore capitalizzazione, in evidenza la galassia Fiat. Fiat Auto ha registrato un ribasso del 4,14% a 4,122 euro. L’associazione dei produttori esteri ha tagliato le stime sulle immatricolazioni di automobili in Italia nel 2013. Le vendite ora dovrebbero scendere del 5,4%. Fiat Industrial ha perso il 3,45% a 9,245 euro. La società ha chiuso il 2012 con un utile netto di 921 milioni di euro, in sensibile crescita rispetto ai 701 milioni di euro dell’anno precedente. Il consiglio di amministrazione deliberato di proporre all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,225 euro per azione ordinaria.
Finmeccanica ha ceduto il 2,06% a 3,99 euro. Secondo quanto riportato da alcune agenzie stampa, il gruppo francese Safran sarebbe interessato alle attività aerospaziali di Avio. Tuttavia, la compagnia transalpina non avrebbe ancora avviato trattative preliminari sull’operazione.
Pirelli ha terminato la giornata con un calo del 2,82% a 8,615 euro. Il gruppo della Bicocca ha comunicato che il nuovo Piano Industriale 2013-2017 sarà presentato alla comunità finanziaria il prossimo 8 maggio a Londra. Intanto, gli analisti di Mediobanca hanno avanzato l’ipotesi di una fusione tra Pirelli e Brembo (-1,79% a 10,43 euro).
Impregilo ha limitato il calo allo 0,45% a 3,996 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 15 febbraio Amber Capital ha ridotto all’1,926% la quota detenuta nel capitale della società di costruzioni. In precedenza, il fondo di investimento era accreditato del 4,354% di Impregilo.
Parmalat (+2,24% a 1,871 euro) è stato l’unico titolo positivo al FTSEMib. Secondo quanto scritto su Il Sole24Ore non sarebbe da escludere la possibilità che il gruppo alimentare possa procedere con la distribuzione di un dividendo straordinario anche nell’esercizio in corso. Inoltre, il quotidiano finanziario ha avanzato anche l’ipotesi di un’OPA residuale dall’azionista di riferimento Sofil, con l’obiettivo di delistare il titolo da Piazza Affari.

Piaggio è scesa dello 0,79% a 2,014 euro. Citigroup ha ridotto da 2,4 euro a 2,3 euro il prezzo obiettivo sulla società motociclistica. Tuttavia, gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni.

Pesante ribasso per BB Biotech (-4,34% a 78,3 euro). La compagnia svizzera ha chiuso il 2012 con un utile netto di 367,83 milioni di franchi svizzeri, risultato che si confronta con la perdita di 65,14 milioni dell'esercizio precedente.

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