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Giornata nervosa per i bancari: MPS -1,8%

di Edoardo Fagnani 13 ott 2015 ore 17:56 Le news sul tuo Smartphone

Tra alti e bassi i bancari. Secondo l’agenzia di rating Fitch il consolidamento tra gli istituti popolari italiani non dovrebbe partire prima della seconda metà del prossimo anno. Gli esperti puntano il dito contro la riluttanza dei manager delle banche verso eventuali integrazioni, a cui si aggiunge il forte radicamento territoriale degli istituti. L’agenzia di rating ha valutato positivamente la scelta delle banche popolari di trasformarsi in società per azioni.
UBI Banca ha ceduto lo 0,59% a 6,76 euro. Il Sole24Ore ha riportato le indicazioni di alcune banche d’affari sul futuro dell’istituto, dopo il via libera dei soci alla trasformazione in società per azioni. Secondo gli analisti di Intermonte “la trasformazione in Spa dovrebbe portare un maggior numero di investitori istituzionali a entrare nel capitale della banca”, nonostante l’applicazione di un tetto al 5% dei diritti di voto fino alla fine di marzo del 2017. Inoltre, le banche d’affari hanno analizzato possibili ipotesi di aggregazione di UBI Banca con altri istituti italiani. Equita sim valuta positivamente un’eventuale aggregazione con il Banco Popolare (-0,59% a 13,47 euro), mentre, secondo Intermonte, il mercato potrebbe bocciare l’ipotesi di una fusione con il Monte dei Paschi di Siena (-1,81% a 1,627 euro). Intanto, secondo quanto scritto sul Corriere della Sera, la Consob potrebbe costituirsi parte civile nell’ambito del procedimento contro il Monte dei Paschi di Siena e alcuni ex manager per falso in bilancio e manipolazione del mercato. Secondo il quotidiano, il processo potrebbe addirittura portare alla revisione degli ultimi bilanci dell’istituto senese. L’authority guidata da Giuseppe Vegas, infatti, potrebbe impugnare i bilanci della banca toscana a partire da quello relativo all’esercizio 2012 (quando emerse per la prima volta l’effetto contabile del derivato Alexandria) fino alla semestrale 2015. Tuttavia, il Corriere della Sera ha segnalato che la Consob potrebbe concedere l’alternativa di correggere a bilancio la singola voce relativa al derivato.

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