Generali, i target del 2015/2016: vuole aumentare il dividendo
Il numero uno della compagnia assicurativa, Mario Greco, ha anticipato che il dividendo distribuito dalla compagnia crescerà una volta raggiunti i target finanziari fissati per il 2015
di Edoardo Fagnani 27 nov 2013 ore 16:55
Generali ha fornito un aggiornamento sullo stato di avanzamento delle iniziative strategiche comunicate a gennaio.
Il management ha confermato che la strategia ha l’obiettivo di accrescere il ritorno degli azionisti e la profittabilità complessiva attraverso la rifocalizzazione sul core business assicurativo, la ricostituzione della solidità patrimoniale, il rafforzamento delle eccellenze tecniche e del controllo dei costi, e l’adozione di un approccio maggiormente focalizzato sul cliente. Tuttavia, i vertici della compagnia triestina hanno puntualizzato che la crescita del gruppo non avverrà tramite acquisizioni, escludendo di essere l’ipotesi di voler rilevare il controllo di Sace.
Sulla base di queste linee guida, il management ha riconfermato il target principale al 2015, vale a dire il raggiungimento di un RoE Operativo del 13%. Inoltre, la compagnia triestina ha ribadito l'obiettivo di raggiungere nel 2015 un margine di solvibilità – voce che indica la solidità patrimoniale delle compagnie assicurative - superiore al 160%. A fine ottobre del 2013 questo indicatore era pari al 152%.
Il management ha anche aumentato il target di risparmi lordi a 750 milioni di euro al 2015 e di un miliardo al 2016. In questo modo Generali manterrà stabile la base costi, tenendo conto dell’inflazione e del finanziamento di investimenti profittevoli per la crescita. Generali punta a raggiungere benefici complessivi per 1,6 miliardi di euro di miglioramenti operativi lordi entro il 2015 e per 2 miliardi entro il 2016.
La strategia d’investimento si concretizza in una stabile esposizione nel segmento azionario e a reddito fisso, prevedendo un aumento degli investimenti in credito garantito. Inoltre, Generali si concentrerà nella dismissione e sostituzione degli attivi a bassa redditività, riducendo ulteriormente la liquidità con l’obiettivo di raggiungere la soglia del 3% sul totale del portafoglio. Il numero uno di Generali, Mario Greco, ha precisato che le partecipazioni detenute in IntesaSanpaolo, Mediobanca e RcsMediagroup non hanno alcun vincolo. Di conseguenza, il futuro di queste quote sarà deciso dalle persone dell'asset management.
Generali intende anche incrementare la sua esposizione nel settore immobiliare di qualità nei mercati core e diversificare l’esposizione al di fuori dell’area euro.
Lo stesso Mario Greco ha anticipato che il dividendo distribuito dalla compagnia crescerà una volta raggiunti i target finanziari fissati per il 2015. Tuttavia, il manager non ha escluso un aumento della cedola anche nei prossimi esercizi, nel caso di un miglioramento dei risultati finanziari.
Greco ha aggiunto che le prime indicazioni sugli ultimi tre mesi del 2013 stanno confermando il trend registrato nei trimestri precedenti.
Inoltre, il management di Generali si è posto l’obiettivo di ridurre a 55 miliardi di euro l’ammontare del portafoglio di titoli di stato italiani entro la fine del 2013, con l’obiettivo di diversificare gradualmente gli investimenti della compagnia. A fine settembre l’esposizione di Generali sui titoli di stato italiani ammontava a 55,5 miliardi di euro, mentre a inizio anno era pari a 58,5 miliardi.
Il management ha confermato che la strategia ha l’obiettivo di accrescere il ritorno degli azionisti e la profittabilità complessiva attraverso la rifocalizzazione sul core business assicurativo, la ricostituzione della solidità patrimoniale, il rafforzamento delle eccellenze tecniche e del controllo dei costi, e l’adozione di un approccio maggiormente focalizzato sul cliente. Tuttavia, i vertici della compagnia triestina hanno puntualizzato che la crescita del gruppo non avverrà tramite acquisizioni, escludendo di essere l’ipotesi di voler rilevare il controllo di Sace.
Sulla base di queste linee guida, il management ha riconfermato il target principale al 2015, vale a dire il raggiungimento di un RoE Operativo del 13%. Inoltre, la compagnia triestina ha ribadito l'obiettivo di raggiungere nel 2015 un margine di solvibilità – voce che indica la solidità patrimoniale delle compagnie assicurative - superiore al 160%. A fine ottobre del 2013 questo indicatore era pari al 152%.
Il management ha anche aumentato il target di risparmi lordi a 750 milioni di euro al 2015 e di un miliardo al 2016. In questo modo Generali manterrà stabile la base costi, tenendo conto dell’inflazione e del finanziamento di investimenti profittevoli per la crescita. Generali punta a raggiungere benefici complessivi per 1,6 miliardi di euro di miglioramenti operativi lordi entro il 2015 e per 2 miliardi entro il 2016.
La strategia d’investimento si concretizza in una stabile esposizione nel segmento azionario e a reddito fisso, prevedendo un aumento degli investimenti in credito garantito. Inoltre, Generali si concentrerà nella dismissione e sostituzione degli attivi a bassa redditività, riducendo ulteriormente la liquidità con l’obiettivo di raggiungere la soglia del 3% sul totale del portafoglio. Il numero uno di Generali, Mario Greco, ha precisato che le partecipazioni detenute in IntesaSanpaolo, Mediobanca e RcsMediagroup non hanno alcun vincolo. Di conseguenza, il futuro di queste quote sarà deciso dalle persone dell'asset management.
Generali intende anche incrementare la sua esposizione nel settore immobiliare di qualità nei mercati core e diversificare l’esposizione al di fuori dell’area euro.
Lo stesso Mario Greco ha anticipato che il dividendo distribuito dalla compagnia crescerà una volta raggiunti i target finanziari fissati per il 2015. Tuttavia, il manager non ha escluso un aumento della cedola anche nei prossimi esercizi, nel caso di un miglioramento dei risultati finanziari.
Greco ha aggiunto che le prime indicazioni sugli ultimi tre mesi del 2013 stanno confermando il trend registrato nei trimestri precedenti.
Inoltre, il management di Generali si è posto l’obiettivo di ridurre a 55 miliardi di euro l’ammontare del portafoglio di titoli di stato italiani entro la fine del 2013, con l’obiettivo di diversificare gradualmente gli investimenti della compagnia. A fine settembre l’esposizione di Generali sui titoli di stato italiani ammontava a 55,5 miliardi di euro, mentre a inizio anno era pari a 58,5 miliardi.
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