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FTSEMib in rosso: colpa dei dividendi!

Sul listino principale pesa lo stacco dei dividendi, che ha coinvolto 23 società del FTSEMib. Gli addetti ai lavori hanno calcolato che lo stacco ha pesato sul paniere per l’1,8%

di Edoardo Fagnani 21 mag 2012 ore 16:17
Seduta nervosa per Piazza Affari. Sul listino principale pesa lo stacco dei dividendi, che ha coinvolto 23 società del FTSEMib. Gli addetti ai lavori hanno calcolato che lo stacco della cedola ha pesato sul paniere per l’1,8%.
Il FTSEMib scende dello 0,77%, mentre il FTSE Italia All Share è in ribasso dell’1,05%. Variazioni frazionali per il FTSE Italia Mid Cap (-0,51%) e il FTSE Italia Star (-0,01%).

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Giornata positiva per i bancari. Secondo scritto dal Wall Street Journal le perdite di Jp Morgan causate da errate operazioni sui derivati potrebbero ammontare a 5 miliardi di dollari. Nei giorni scorsi i vertici della banca avevano segnalato che il passivo ammontava a 2 miliardi.
Il Banco Popolare registra un balzo del 13,4% a 0,988 euro, dopo essere stato sospeso per eccesso di rialzo in mattinata. Il Sole24Ore di domenica ha segnalato che gli analisti stimano che l’istituto possa chiudere l’esercizio in corso con un risultato finale di 215 milioni di euro. Tuttavia, gli esperti non escludono che il management possa alzare fino a 300 milioni questo obiettivo. Intanto, gli analisti di Exane hanno migliorato il giudizio sul banco Popolare, portandolo da “underperform” (farà peggio del mercato) ad “Outperform” (farà meglio del mercato), in seguito al miglioramento delle stime sull’utile per azione per il triennio 2012/2014. Gli esperti hanno un target price di 1,4 euro. Indicazione positiva anche da Banca Akros e Bank of America, che ora consigliano l’acquisto delle azioni. Tuttavia, gli esperti dell’istituto statunitense hanno tagliato da 1,7 euro a 1,5 euro il target price sul Banco Popolare. Kepler e Société Générale, invece, hanno migliorato a “Hold” (mantenere) il rating sull’istituto. Tuttavia, Kepler ha ridotto da 1,2 euro a 1,1 euro il prezzo obiettivo, mentre la banca francese ha ribadito la valutazione di un euro per azione. 

Tra alti e bassi la galassia Ligresti. Fondiaria-SAI registra una flessione del 2,82% a 0,93 euro. Secondo quanto scritto su Il Sole24Ore di domenica gli istituti di credito hanno ribadito che non sigleranno alcun accordo sul debito della holding Premafin se prima non sarà trovata un’intesa sul concambio per la fusione tra la stessa Fondiaria e Unipol (+0,26%).

Qualche spunto i petroliferi. Eni registra un frazionale ribasso dello 0,45% a 15,34 euro. Il Cane a sei zampe ha assegnato un dividendo di 0,52 euro a saldo della cedola relativa all’esercizio 2011, per un ammontare complessivo di 2,1 miliardi di euro. Dividendo anche da Saipem (+2,73% a 31,98 euro), che ha assegnato ai soci 0,7 euro per ogni azione ordinaria. Intanto, la società si è aggiudicata nuovi contratti in Russia e nel Mare del Nord per un ammontare di circa 1,1 miliardi di dollari.

Impregilo registra un rialzo del 5,57% a 2,92 euro. Secondo quanto riportato dalla stampa la società di costruzioni potrebbe distribuire un dividendo straordinario. L’ammontare della cedola potrebbe essere pari a 300 milioni di euro.

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