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FtseMib: due elementi da non tralasciare

Guardando al passato e al presente vediamo come ogni laterale che si rispetti faccia di tutto per celare le sue intenzioni

di Fabio Pioli 10 apr 2017 ore 11:03

Di Fabio Pioli, trader professionista, presidente dell’ Associazione Italiana Traders e Piccoli Risparmiatori e titolare di CFI Consulenza Finanziaria Indipendente (www.cfionline.it)


Guardando al passato e al presente vediamo come ogni laterale che si rispetti faccia di tutto per celare le sue intenzioni.

Se in Figura 1, quando i prezzi del future italiano erano congestionati tra 16.200 e 17.200 punti, non era chiara fino alla fine (e solo precisi elementi da piano di trading potevano fare prevedere) la salita esplosiva che ne sarebbe derivata, anche ora il processo di lateralizzazione tende a nascondere la sua direzione finale di uscita.

 

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Fig 1. Future FtseMib – Grafico giornaliero

Anche in questa circostanza l’ unico strumento efficace al fine di prevedere con probabilità la direzione finale è il piano comportamentale/ operativo.

Occorre chiedersi: “E’ giusto mettersi al rialzo?“

E la risposta è, a nostro avviso: “Assolutamente no“.

Perché assolutamente no? Perché in caso inverso si trascurerebbero molti elementi abbassando così le probabilità di riuscita.

Attenzione. Non si sta dicendo che il mercato non salirà  o addirittura non decollerà ma semplicemente che noi di CFI NON VOGLIAMO ASSOLUTAMENTE PRENDERE QUELLA EVENTUALE OSCILLAZIONE perché non sarebbe trading fatto bene, così come NON VOGLIAMO ASSOLUTAMENTE METTERCI AL RIBASSO SENZA SEGNALE perché sarebbe anch’ essa una sciocchezza, dal punto di vista del trading.

Se si scegliesse un piano rialzista si trascurerebbero varie cose.

La prima è che il mercato ci ha detto: “Guardate che sono arrivato a livelli di obiettivo”.

Se si tralasciasse questa affermazione, non si terrebbe in considerazione una delle caratteristiche perenni dei mercati finanziarti: essi non possono non oscillare.

E’ possibile, naturalmente, che l’ oscillazione rialzista continui ma, dal punto di vista del piano di trading, non avrebbe alcun senso cercarla.

E’ infatti preferibile entrare long sui minimi (leggi supporti) oppure sugli obiettivi? La risposta è evidente.

E i primi supporti attualmente di trovano in area 18.900 – 19.000 punti di future sull’ indice Ftse Mib40 (Figura 2).

 

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Fig 2. Future FtseMib – Grafico settimanale

Il secondo elemento da considerare e che, come si era scritto in un articolo precedente, già sapevamo sarebbe stato dimenticato al momento opportuno, è la violenza e velocità direzionale con la quale ci si è portati da area 16.000 ad area 20.000.

Se a 16.000 quasi nessuno voleva comprare per paura che il mercato continuasse a scendere, mentre i prezzi erano oggettivamente appetibili, adesso, in area 20.000, quasi nessuno desidera vendere.

A 20.000 i prezzi appaiono appetibili; a 16.000 non apparivano appetibili.

Se allora si provava eccessiva cautela (che è sempre, del resto, il meno dannoso dei sentimenti), adesso (forse) si prova eccessiva propensione al rischio.

Ma neanche questo secondo approccio soggettivo modifica la realtà dei fatti: il mercato è salito velocemente ed esiste, e quindi non si può non tenerne conto, i un gap, ossia uno strappo a 17.800 punti che, normalmente, viene ricucito (Figura 3)

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Fig 3. Future Ftse Mib – Grafico giornaliero


Sì, è bello ed è facile scordarsene ma è invece nostro compito, se vogliamo considerare tutti gli elementi, rammentarlo.

Cosa fare quindi?

Ognuno faccia, come scritto nell’ articolo precedente ”Ftse Mib: il ribasso è morto, lunga vita al ribasso”, come vuole.

Per noi la scelta è semplice: lasceremo con la tranquillità massima possibile l’ eventuale ( vero o presunto che sia ) rialzo ad altri ed entreremo al ribasso solo ed esclusivamente su un segnale short che ci alzi le probabilità di successo a oltre l’ 80%.

Strumenti di analisi: supporti e resistenze statici e dinamici.

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