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FTSEMib: -25,2% nel 2011

Anche il 2011, come l’anno precedente, ha riservato poche gioie e molti dolori per chi ha investito sull'azionario italiano. Il FTSEMib ha perso il 25%, appesantito soprattutto dalle performance dei bancari

di Edoardo Fagnani 2 gen 2012 ore 14:32
Anche il 2011, come l’anno precedente, ha riservato poche gioie e molti dolori per chi ha investito sul mercato azionario italiano. 
Nell’anno appena concluso il FTSEMib, il paniere che raggruppa le società italiane a maggiore capitalizzazione, ha registrato uno scivolone del 25,2%. Il valore dell’indice è passato dai 20.173 punti di inizio anno ai 15.090 punti della chiusura venerdì 30 dicembre.
Nel periodo in esame il FTSEMib ha oscillato tra un massimo di 23.178 punti (fissato il 17 febbraio) e un minimo di 13.474 punti, toccati il 12 settembre. I valori si riferiscono alle chiusure degli indici nelle rispettive giornate. Il FTSEMib nel 2011 ha registrato un forte incremento della volatilità. La differenza percentuale tra massimo e minimo è stata pari al 72%, rispetto al 29,5% dello scorso anno.
Il principale listino di Piazza Affari ha pagato lo scivolone subito tra la metà di luglio e la metà di settembre, in concomitanza con il peggioramento della crisi politica e finanziaria, in Europa. È stato in quelle settimane che lo spread tra Btp e Bund tedeschi ha iniziato a correre fino a toccare il massimo a 575 punti a inizio novembre. Negli ultimi tre mesi del 2011 il FTSEMib ha viaggiato in “trend laterale”, oscillando in un intervallo compreso tra i 14mila e i 16mila punti.

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Il listino italiano ha registrato una delle peggiori performance del 2011 tra le principali borse internazionali. A titolo di confronto i principali indici statunitensi hanno chiuso il 2011 con performance contrastate: addirittura il Dow Jones è riuscito ad accumulare un progresso del 5,5%. Anche il DAX, il principale indice del mercato azionario tedesco, ha chiuso l’anno con calo nell’ordine del 15%. Per il momento, neppure il cambio del governo con la nuova manovra finanziaria è riuscito a riportare ottimismo a Piazza Affari.

Anche nel 2011 sul FTSEMib hanno pesato le pessime performance dei titoli del settore bancario, il comparto più sensibile all’andamento dello spread tra Btp e Bund.
Tra le peggiori cinque performance del principale paniere di Piazza Affari, infatti, ben quattro sono state registrate da titoli del settore bancario. Si tratta di Monte dei Paschi di Siena (-65%), della Popolare di Milano (-63,9%), del Banco Popolare (-59,3%) e di Unicredit (-58,5%). Nel corso dell’anno, i primi tre istituti sono stati costretti ricapitalizzarsi, con l’obiettivo di rafforzare la struttura patrimoniale. Una strada che nelle prossime settimane percorrerà anche Unicredit, che ha sulla rampa di lancio un aumento di capitale nell’ordine dei 7,5 miliardi di euro.

Tuttavia, il peggiore titolo del 2011 al FTSEMib è stato Finmeccanica, che ha terminato l’anno con un tonfo del 66,4%. La società ha pagato i problemi di governance del gruppo, culminati con le dimissioni (con buonuscita milionaria) del presidente Pier Francesco Guarguaglini.
Su Finmeccanica ha pesato la battuta d’arresto dell’attivati operativa. Nei primi nove mesi del 2011, infatti, la società ha contabilizzato una perdita netta adjusted di 767 milioni di euro, rispetto all’utile di 321 milioni dello stesso periodo dello scorso anno, mentre il giro d’affari ha subito una contrazione del 5%. Per questi motivi i vertici di Finmeccanica hanno rivisto al ribasso le stime finanziarie per l’intero anno e hanno deciso di non distribuire alcun dividendo con riferimento all’esercizio 2011.

Nonostante l’esercizio negativo, non sono mancate le sorprese positive. Sei società, infatti, hanno chiuso il 2011 con un rialzo.
Al FTSEMib la migliore performance dell’anno è stata quella di Lottomatica, che ha guadagnato il 25,2%, sfruttando l’ottimo momento per il passando da 51,1 milioni a 126,6 milioni di euro. In realtà la migliore performance del 2011 sarebbe stata quella di Bulgari, delistata da Piazza Affari il 4 ottobre, in seguito all’opa lanciata da LVMH a 12,25 euro per azione. Fino a quel giorno il titolo della società del lusso aveva accumulato un rialzo del 51,1%.
Rialzo a due cifre anche per Impregilo (+12,9%), che ha beneficiato dei movimenti nella propria compagine azionaria. Tra i promossi di questo 2011 anche Pirelli e Campari, che hanno chiuso l’anno con un progresso rispettivamente del 7,5% e del 5,65%.

Una menzione a parte merita Salvatore Ferragamo, l’unica matricola del  2011 di Piazza Affari (ha debuttato il 29 giugno), che ha fatto il suo ingresso nel FSTEMib il 19 dicembre in sostituzione di Fondiaria-SAI. La società del lusso ha chiuso il 2011 a 10,18 euro, il 13,1% in più rispetto ai 9 euro del prezzo di collocamento.

I Migliori 5 del 2011

I Peggiori 5 del 2011

Lottomatica

25,18%

Finmeccanica

 -66,40%

Salvatore Ferragamo

13,11%

Banca MPS

 -64,97%

Impregilo

12,87%

Banca Popolare di Milano

 -63,89%

Pirelli

7,52%

Banco Popolare

 -59,31%

Campari

5,65%

Unicredit 

 -58,53%


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