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FTSEMib: -24,37% nel primo semestre del 2016

La volatilità del principale paniere di Piazza Affari è tornata a crescere; la differenza percentuale tra massimo e minimo nel semestre è stata pari al 38,9%

di Edoardo Fagnani 5 lug 2016 ore 11:34

Primo semestre del 2016 disastroso per il FTSEMib, culminato con il crollo di venerdì 24 giugno (-12,5%, la peggiore performance giornaliera di sempre per l’indice), in seguito all’esito del referendum in Gran Bretagna, che ha determinato la richiesta di uscita del paese dall’Unione Europea.

Nel dettaglio, nei primi sei mesi dell’esercizio il paniere che raggruppa le società italiane a maggiore capitalizzazione ha registrato uno scivolone del 24,37%. Il valore dell’indice è passato dai 21.418 punti di inizio anno ai 16.198 punti della chiusura di giovedì 30 giugno.
Nel periodo in esame il FTSEMib ha oscillato tra un massimo di 20.983 punti (fissato il 5 gennaio) e un minimo di 15.104 punti, stabilito il 27 giugno. I valori si riferiscono alle chiusure degli indici nelle rispettive giornate.
Nel semestre appena concluso ci sono state 127 sedute di borsa aperta: in 58 occasioni l’indice ha chiuso con un rialzo, mentre le performance negative sono state 69. Il maggiore rialzo è stato realizzato nella seduta del 10 febbraio, in cui l’indice ha terminato la giornata con un balzo del 5,03%, al termine del calo subito dall’indice nel corso dei primi giorni dell’anno. La peggiore seduta è stata proprio quella del 24 giugno, chiusa con un tonfo del 12,5%, in seguito all’esito del referendum sulla Brexit.
La volatilità del principale paniere di Piazza Affari è tornata a crescere; la differenza percentuale tra massimo e minimo nel semestre è stata pari al 38,9%.

mercato-scendeIl principale listino di Piazza Affari ha segnato un pessimo avvio di 2016, scivolando dai 21.418 punti di inizio anno ai 15.773 punti dell’11 febbraio, penalizzato dai ribassi subiti dai titoli del settore bancario.
Da quel livello il listino è rimbalzato, fino a toccare i 19mila punti a inizio marzo, beneficiando anche della decisione della BCE di tagliare i tassi di interesse.
Nei mesi successivi il listino ha oscillato tra i 16mila e i 19mila punti, ma con volumi in riduzione, fino ad arrivare al crollo del 24 giugno e del ribasso del giorno successivo, che hanno portato il FTSEMib al minimo dell’anno a 15.104 punti. Negli ultimi giorni di giugno il paniere è riuscito a riportarsi a quota 16mila punti.

Grafico - L'andamento del FTSEMib nel primo semestre 2016
ftsemib-giugno2016

Il listino italiano ha registrato una performance peggiore rispetto a quelle delle principali borse internazionali.
In particolare, nel primo semestre del 2016 il Dow Jones e l’S&P500 hanno messo a segno una positiva, guadagnando rispettivamente il 2,9% e il 2,69%; al contrario il Nasdaq ha perso il 3,29%.
Performance negativa anche per il DAX tedesco, che ha terminato i primi sei mesi dell’anno con una flessione del 9,89%; il CAC40 francese ha lasciato sul terreno l’8,62%.

Bancari protagonisti in negativo nella prima metà dell’anno a Piazza Affari.
banco-popolareNel primo semestre del 2016 la peggiore performance al FTSEMib è stata registrata dal Banco Popolare, che nel periodo in esame ha lasciato sul terreno complessivamente il 77,4%. Agli operatori non è piaciuta la decisione della banca di procedere con un aumento di capitale da un miliardo di euro, operazione che si è conclusa nei giorni scorsi con l’integrale sottoscrizione delle azioni offerte. Non hanno entusiasmato neppure i dati trimestrali comunicati a maggio. Nel dettaglio, il Banco Popolare ha terminato il primo trimestre del 2016 con una perdita netta di 313,58 milioni di euro, rispetto all’utile di 208,78 milioni contabilizzato nei primi tre mesi dello scorso anno. In peggioramento anche il risultato di gestione che è passato da 416,27 milioni di euro a 225,71 milioni di euro (-45,8%). I proventi operativi sono scesi a 786,21 milioni di euro, dai 954,19 milioni dei primi tre mesi del 2015 (-17,6%), in conseguenza alla contrazione subita dalle commissioni nette (-24,7%), quale effetto della volatilità dei mercati finanziari nel primo bimestre del 2016.
Non si è arrestato il calo del Monte dei Paschi di Siena, che nel 2015 aveva registrato la peggiore performance annuale al FTSEMib; nella prima metà di quest’anno il titolo della banca senese ha perso il 69,22%. Il Monte dei Paschi di Siena ha risentito del trend negativo del comparto, in particolare nelle prime settimane del 2016, periodo caratterizzato dai timori degli operatori per le obbligazioni subordinate emesse dagli istituti bancari italiani.
Anche nel primo semestre del 2016 è proseguito il trend negativo di Saipem, che ha terminato la prima metà dell’anno con uno scivolone del 62%. Il titolo della società di ingegneristica ha risentito del calo subito dal prezzo del petrolio, a cui si aggiunge l’aumento di capitale da 3,5 miliardi di euro effettuato nelle prime settimane del 2016. Inoltre, Saipem ha chiuso il primo trimestre dell’anno con ricavi pari a 2,8 miliardi di euro, in riduzione del 6% rispetto al primo trimestre del 2015. Invariato il margine operativo lordo, pari a 351 milioni di euro e perfettamente in linea con lo stesso periodo del 2015. Il risultato operativo è invece stato pari a 179 milioni di euro, in crescita del 12,6% rispetto ai 159 milioni di euro dei primi 3 mesi dell’anno passato. Il risultato netto dell’anno è stato pari a 61 milioni di euro, in contrazione del 20,8% rispetto ai 77 milioni del medesimo periodo del 2015.

Solo 10 società del FTSEMib hanno terminato il primo semestre del 2016 con una performance positiva
tenaris2La migliore performance del semestre è stata messa a segno da Tenaris, che ha terminato il periodo in esame con un rialzo del 18,92%. Nonostante i dati del primo trimestre siano stati inferiori alle attese, I vertici dell'azienda hanno segnalato che i ricavi e la marginalità nel secondo e terzo trimestre del 2016 saranno influenzati principalmente dal calo dei prezzi e dei volumi di vendita, in conseguenza alla riduzione dell’attività di perforazione. Tuttavia, il management prevede una ripresa del giro d’affari entro la fine del 2016.
Ottima performance anche per Recordati (+12,08%) nel semestre. Il titolo della società farmaceutica, entrata a far parte del FTSEMIB in occasione della revisione dell’indice avvenuta nel mese di giugno, ha beneficiato degli ottimi risultati operativi ottenuti nei primi tre mesi del 2016, periodo chiuso con ricavi per 302,25 milioni di euro, in aumento del 9,6% rispetto ai 275,75 milioni registrati nei primi tre mesi dello scorso anno, e un utile netto di 65,47 milioni di euro (+26% rispetto ai 51,96 milioni contabilizzati nei primi tre mesi del 2015). Inoltre, il management di Recordati ha migliorato le stime per l’esercizio in corso; ora i vertici prevedono di realizzare ricavi per oltre 1,1 miliardi di euro, un utile operativo superiore ai 310 milioni e un utile netto di oltre 220 milioni.
Da segnalare anche le performance realizzate da Campari e Snam, che hanno guadagnato l’11% nel primo semestre del 2016. In particolare, nei giorni scorsi Snam ha presentato i target del piano industriale per il periodo 2016/2020, che prevede investimenti per 4,3 miliardi di euro e lo scorporo di Italgas.

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