Fitch sulle banche: probabili nuovi aumenti di capitale nonostante le riforme
di Mauro Introzzi 8 giu 2016 ore 12:57 Le news sul tuo Smartphone'Su sofferenze Italia in ritardo, serviranno altri accantonamenti: interventi aiuteranno solo nel medio termine'
Le riforme varate in Italia avranno effetto solo "nel medio termine" sul nostro sistema bancario, gravato da una debole qualità degli asset e una notevole frammentazione: anzi gli istituti di credito, nonostante abbiano raggiunto a gennaio 2016 il picco delle sofferenze, "dovranno effettuare ulteriori accantonamenti per perdite e questo potrebbe costringere alcune banche a raccogliere altro capitale". E' il giudizio formulato dall'agenzia Fitch in un'analisi sulle riforme varate in Italia, evidenziando come "l'Italia si è mossa tardi nell'affrontare il problema delle sofferenze" laddove "Irlanda e Spagna, per esempio, hanno potuto ricapitalizzare le loro banche" prima che entrasse in vigore la nuova direttiva bancaria dell'Unione europea sulle risoluzioni bancarie.
Invece, "c'è il rischio che i modelli che sono stati definiti in Italia non siano in grado di affrontare in modo efficace i problemi della qualità degli asset". Questo scenario - aggiunge Fitch - condiziona anche le Pmi italiane, che "dominano nei portafogli di sofferenze" della nostre banche. Ma l'agenzia guarda anche al referendum costituzionale del prossimo ottobre il cui esito - spiega - "sarà fondamentale per determinare se lo slancio delle riforme proseguirà o si arresterà". (Mge/AdnKronos, da adnkronos.com)