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Finmeccanica si prende Datamat

Finmeccanica ha annunciato di essere entrata in possesso del 52,7% della società romana, quotata al segmento TechStar. Il controvalore dell'operazione ammonta a 150 milioni di euro. A questo punto, dopo aver ottenuto tutte le autorizzazioni. Finmeccanica sarà costretta a lanciare un’Opa obbligatoria sul restante 47,3% di Datamat. L’acquisizione di Finmeccanica ha una logica a livello strategico, considerato che già oggi le due aziende collaborano in diverse iniziative.

di La redazione di Soldionline 28 lug 2005 ore 15:00

Datamat cambia proprietario. Finmeccanica, infatti, ha annunciato di essere entrata in possesso del 52,7% della società romana, quotata al segmento TechStar e attiva nel settore del software. L'operazione è avvenuta in più tranche. I pacchetti azionari passeranno di mano a prezzi compresi tra i 9,6 euro e i 10,7 euro per azione, quindi superiori ai recenti livelli di prezzo di Datamat. Sulla base di queste cifre, Finmeccanica avrebbe sborsato circa 150 milioni di euro per rilevare la maggioranza della società romana, che equivarrebbe a un prezzo medio di carico superiore ai 10 euro. Il colosso guidato da Pierfrancesco Guarguaglini dovrà aspettare il via libera dell'Antitrust per poter perfezionare l'acquisizione.

A questo punto, dopo aver ottenuto tutte le autorizzazioni. Finmeccanica sarà costretta a lanciare un'Opa obbligatoria sul restante 47,3% di Datamat, in quanto ha superato il controllo del 30% della società. Il prezzo dell'opa dovrebbe aggirarsi tra i 9,6 e i 9,7 euro per azione, in linea con le attuali quotazioni di Datamat. Questo vorrebbe dire che, in caso di adesione totale all'offerta, Finmeccanica potrebbe essere costretta a sborsare ulteriori 120 milioni di euro. La valutazione complessiva di Datamat, quindi è pari a 270 milioni di euro, che coincide con l'attuale capitalizzazione del gruppo.
Le ultime indicazioni fornite dalla società indicavano che il flottante di Datamat nell'ordine del 42%, mentre gli azionisti storici detenevano il 40% dell'azienda. A questa fetta si aggiunge il 9% in tasca ad altri consiglieri e il 5% in mano agli investitori istituzionali. Il restante 4% era rappresentato da azioni proprie.

L'acquisizione di Finmeccanica ha una logica a livello strategico, considerato che già oggi le due aziende collaborano in diverse iniziative verso clienti istituzionali come il Ministero della Difesa Italiano, l'ASI e l'ESA. Il colosso guidato da Pierfrancesco Guarguaglini sta rafforzando la propria posizione nel settore della difesa, ambito in cui Datamat ha conquistato negli ultimi anni una forte presenza. Basta ricordare che non appena l'azienda romana è sbarcata a Piazza Affari (nel 2000) il core business era rappresentato dalle attività legate al settore bancario e assicurativo, mentre la presenza nell'area Difesa e Spazio era più limitata. Tuttavia, negli ultimi mesi le proporzioni si sono invertite. Sulla base dei risultati ottenuti da Datamat nel primo trimestre del 2005, il segmento relativo alla Difesa, Spazio ha contribuito a più del 43% del fatturato del gruppo. Al contrario, il segmento Banche e Finanza ha ridotto il peso del 20,8% diventando la terza divisione del gruppo per contributo al fatturato totale.

Finmeccanica, quindi entrerà in possesso del know-how sviluppato da Datamat in questi anni nello sviluppo del software per la gestione dei sistemi di difesa, del controllo navale e della logistica integrata. Queste conoscenze daranno valore aggiunto alle attività del colosso guidato da Pierfrancesco Guarguaglini, intenzionato a diventare uno dei maggiori player europei del settore.
Finmeccanica ha precisato che manterrà il controllo su tutte le divisioni di Datamat, quindi anche quelle relative ai settori Banche, Finanza, Telecomunicazioni e Sanità.
Resta da capire, invece, se con il completamento dell'opa Datamat sarà delistata oppure se Finmeccanica reintegrerà parte del flottante e la società resterà quotata.


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