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Fideuram, Rosnati dopo Ruffolo-Cuccia

Come un fulmine a ciel sereno si era dimesso Ugo Ruffolo. Poi era toccato a Mario Cuccia. E da allora il posto del comando è rimasto vuoto. Ma la controllante di Banca Fideuram, il Sanpaolo Imi di Torino, aveva promesso di risolvere la questione entro la fine di ottobre, e così è stato. Oggi, nel corso del consiglio di amministrazione di Fideuram, verrà investito della carica di numero uno operativo Giuseppe Rosnati.

di Mauro Introzzi 26 ott 2004 ore 11:24

Come un fulmine a ciel sereno si era dimesso dalle cariche di amministratore delegato e direttore generale Ugo Ruffolo, il vero padre della rete dei promotori Fideuram. Poi era toccato a Mario Cuccia, che nel frattempo aveva assunto la carica di direttore generale. E da allora il posto di comando è rimasto vuoto. Tanto che, com'è naturale che sia, il titolo del gruppo del risparmio gestito ne ha pagato le conseguenze, con performance borsistiche poco convincenti.

Ma la controllante di Banca Fideuram, il Sanpaolo Imi di Torino, aveva promesso di risolvere la questione entro la fine di ottobre. E così è stato. Oggi, nel corso del consiglio di amministrazione di Fideuram, verrà investito della carica di numero uno operativo Giuseppe Rosnati. Il manager, in arrivo dal gruppo Generali, vanta un passato in Mc Kinsey, in Comit e alla Popolare di Verona. In questi giorni ha vinto la concorrenza di una trentina di altri manager.

La repentina mancanza di una guida, e la conseguente vacatio, aveva gettato nell'oblio la società, alle prese con la definizione di un piano triennale strategico. Un piano che Rosnati, questo sarà il suo primo, vero e importante compito, dovrà completare e perfezionare. La definizione di tale piano ha portato (verosimilmente) alle dimissioni dei due manager uscenti. Secondo quanto circolava negli ambienti, tuttavia, insieme alla voglia di migrare verso un altro gruppo (Ruffolo, lo ricordiamo, è approdato in Alleanza Assicurazioni) alla base dei divorzi ci sarebbero state delle divergenze con i vertici della controllante Sanpaolo che, da par suo, ha assicurato il suo pieno impegno nella controllata del risparmio gestito.

Per Sanpaolo Imi, Fideuram è un mix di gioie e dolori, la cui ristrutturazione potrebbe portare vantaggi innegabili. Prima le indagini della Guardia di Finanza, che lo scorso febbraio accusò 106 promotori finanziari del gruppo Fideuram di alcuni gravi reati (tra cui il riciclaggio), poi l'ispezione di Bankitalia, che evidenziò in Fideuram alcune carenze organizzative e raccomandò una revisione dell'assetto organizzativo finalizzato ad innalzare gli standard di controllo. Ed ancora, la partenza di alcuni pezzi pregiati del management, proprio mentre prendeva corpo il progetto AIP (acronimo di Assicurazioni Internazionali di Previdenza), entità a cui far affluire le attività assicurative del ramo vita.

E ora si attende il piano triennale...



...i precedenti su Fideuram:

18 09 - Fideuram, Cuccia come Ruffolo
13 09 - Fideuram, senza l'ad è in rosso
23 04 - Fideuram, il 2004 inizia bene



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