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Fiat e banche stelle di Milano

Inizia con una chiusura sui massimi di giornata la settimana di Piazza Affari. A spingere la borsa le performance di Fiat e dei titoli bancari. Ad eccezione di Monte dei Paschi

di Mauro Introzzi 9 set 2013 ore 17:45

Inizia nel migliore dei modi la settimana di Piazza Affari, che nelle fasi pomeridiane della seduta ha ingranato la marcia in scia ai rialzi dei titoli del comparto bancario, insieme a Fiat i grandi protagonisti della giornata. Ma non tutti i bancari si sono mossi in rialzo. Monte dei Paschi di Siena ha registrato un ribasso corposo in scia alla notizia legata all’entità della ricapitalizzazione necessaria a ripagare parte dei Monti Bond emessi nei mesi scorsi.

A fine giornata il FtseMib ha chiuso sui massimi di giornata con un progresso dell’1,16% a 17.244 punti
mentre il Ftse Italia All Share è avanzato dell’1,02% a quota 18.284 punti. In positivo anche il Mid Cap (+1,03%) e lo Star (+0,93%).
Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 1,88 miliardi di euro, rispetto ai 2,16 miliardi di venerdì. Su 308 titoli trattati, 207 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre le performance negative sono state 85. Invariate le rimanenti 16 azioni.

QUOTAZIONI AZIONI FTSEMIB

Tra principali titoli della borsa milanese da segnalare il progresso di Fiat, salita del 5,68% a 6,14 euro
in scia alla notizia che l'amministratore delegato Sergio Marchionne e il presidente John Elkann non saranno al Salone dell'auto di Francoforte in programma nei prossimi giorni. Secondo quanto riportano le agenzie questa indicazione avrebbe scatenato le indiscrezioni secondo le quali i vertici sarebbero impegnati in qualche operazione straordinaria, come quella della trattativa con il sindacato Veba. Con il quale Fiat ha un tavolo aperto per rilevare l'ultima quota di Chrysler ancora non in suo possesso.

Rialzo corposo anche per Fondiaria-Sai (+4,33%).

Comparto protagonista della seduta è quello dei bancari, con Unicredit in crescita del 3,06% a 4,514 euro euro. Il titolo della banca di Ghizzoni ha beneficiato ancora delle parole pronunciate dal numero uno della società nel corso del workshop Ambrosetti di Cernobbio. Il manager si è detto fiducioso sulla ripresa nel quarto trimestre e ha evidenziato come negli ultimi mesi i crediti non performanti della società siano calati. Bene anche Ubi Banca (+2,28%) mentre IntesaSanpaolo è salita dell’1,82%.
In rialzo del 3,26% Mediobanca. Gli analisti di Nomura hanno confermato il loro rating "neutrale" sull’istituto, tagliando da 6 a 5,8 euro il loro target price sul titolo di Piazzetta Cuccia.
Tra i bancari in controtendenza Monte dei Paschi di Siena, che ha perso il 2,87% a 0,21 euro. All’istituto senese serve un aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro per rimborsare i 4 miliardi di euro di aiuti di stato, i cosiddetti “Monti Bond”, ricevuti negli anni scorsi. La cifra, molto superiore alle attese, è emersa dopo un incontro tra il ministro Fabrizio Saccomanni e il commissario Ue alla concorrenza Joaquin Almunia.
Secondo quanto confermata poi dalla stessa banca, Rocca Salimbeni dovrà riscrivere il proprio piano industriale, per sottoporlo al ministero dell'economia e alla Banca d'Italia e inviarlo successivamente a Bruxelles.

In difficoltà alcuni energetici.
Gli analisti di Equita hanno tagliato da 21,5 a 20,9 euro il loro target price su Eni (-1,09% a 17,22 euro), confermando il rating "buy" (acquistare). Secondo gli analisti in futuro peseranno le continue difficoltà sulle produzioni in Nigeria e dell'allargamento delle proteste in Libia.
In calo anche Terna (-1%) e Snam (-0,22%).
Gli analisti di Kepler Cheuvreux hanno invece alzato da "reduce" (ridurre le posizioni) a "hold" (mantenere) il loro rating su Tenaris (+0,35% a 17,24 euro). Il target price sulla società passa da 16 a 17,5 euro.


Tra i media bene Mediaset (+4,43%).


In calo dello 0,08% Telecom Italia
. Secondo quanto riporta Affari & Finanza de La Repubblica sarebbe Vodafone l'operatore in pole position per un matrimonio con il gruppo italiano dopo che Telefonica ha preso atto che “con Telco è finita”.

In rialzo dell’1,22% Autogrill. Il gruppo ha reso noto che è stato effettuato il primo closing dell’acquisizione, da parte del gruppo WDFG SAU, delle attività travel retail di HMSHost in Nord America. Il prezzo pattuito dalle parti per il primo closing è di 105 milioni di dollari, pari all’87,8% del prezzo complessivo di 120 milioni di dollari.
Gli analisti della banca elvetica UBS hanno deciso di alzare da 10 a 11,5 euro il loro target price su Autogrill. Il giudizio degli esperti svizzeri rimane "neutrale".

Recordati è salita dello 1,52%.
Il gruppo ha annunciato la firma degli accordi per l'acquisizione del 100% del capitale di Laboratorios Casen Fleet, società farmaceutica spagnola con sede a Madrid e stabilimento produttivo a Utebo, Zaragoza. La transazione, il cui valore (enterprise value) è di 93 milioni, sarà interamente finanziata con la liquidità disponibile. Il closing della transazione è previsto entro le prossime settimane.

In grande evidenza il titolo Indesit (+4,96%).
Il gruppo beneficia delle parole del suo amministratore delegato Marco Milano, che pur ribadendo la necessità di un piano di riorganizzazione ha indicato che la redditività sta salendo e che il 2015 sarà un anno “di svolta”.
Nel frattempo Equita Sim ha confermato il suo “buy” (acquistare) con un target price di 8,5 euro mentre Mediobanca mantiene il suo “neutrale” con un prezzo obiettivo pari a 5,7 euro.

Tutte le ultime su: unicredit , fiat , monte dei paschi di siena
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