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Fiat al traino di Chrysler

Fiat rileverà il 3,3% del capitale e arriverà a detenere il 61,8% del capitale della controllata statunitense. Restano sotto pressione le vendite automobilistiche in Europa

di Edoardo Fagnani 3 lug 2012 ore 15:25
Fiat stringe la presa su Chrysler.
Il gruppo del Lingotto ha comunicato a VEBA (trust amministrato dal sindacato UAW costituito ai fini delle prestazioni sanitarie in favore degli ex dipendenti di Chrysler) la volontà di esercitare la sua opzione di acquistare una parte della partecipazione detenuta dalla stessa VEBA nel gruppo automobilistico statunitense. Questo esercizio riguarda circa il 3,3% del capitale di Chrysler. Fiat pagherà un prezzo determinato secondo gli accordi tra le parti sulla base di un multiplo di mercato (non eccedente il multiplo di Fiat) applicato al margine operativo lordo di Chrysler degli ultimi quattro trimestri, a cui verrà detratto il debito industriale netto.
A seguito del perfezionamento dell’acquisto, che sarà formalizzato nelle prossime settimane, Fiat deterrà il 61,8% del capitale della controllata statunitense.
Questa operazione non ha sorpreso gli addetti ai lavori: l’aumento della quota in Chrysler era già compresa nella valutazione degli analisti che seguono Fiat. Inoltre, la scorsa settimana il numero uno dell’azienda italiana, Sergio Marchionne, aveva anticipato la possibilità di esercitare l’opzione a disposizione.

Intanto, restano sotto pressione le vendite automobilistiche di Fiat in Europa.
Il Ministero dei trasporti ha comunicato che nel mese di giugno in Italia sono state immatricolate 128.388 automobili, il 24,42% in meno rispetto allo stesso mese del 2011. Fiat ha fatto leggermente meglio del mercato, registrando un calo delle immatricolazioni del 23,4%. Di conseguenza, la quota di mercato del gruppo italiano si è attestata al 30,68%.
Deludenti, invece, le vendite del gruppo italiano sul mercato transalpino. Lo scorso mese le immatricolazioni di Fiat in Francia sono scese del 17%, rispetto al -1% registrato nell’intero mercato.

Al contrario, proseguono a pieno regime le vendite di Chrysler.
Nel mese di giugno la controllata americana ha registrato negli Stati Uniti vendite pari a 144.811 unità, in aumento del 20% rispetto allo stesso periodo del 2011, che si era chiuso con 120.394 vetture messe sul mercato. Chrysler ha segnato il miglior giugno dal 2007 e il ventisettesimo mese consecutivo di crescita.

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