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Ferrari, i target finanziari al 2026

Ferrari ha deciso di proseguire con la proposta di incrementare il dividend pay-out per gli anni a venire a un 35% stabile dell’utile netto rettificato

di Redazione Soldionline 16 giu 2022 ore 12:00

ferrari2_2Durante il Capital Markets Day Ferrari ha presentato il piano strategico 2022-2026.

 

In particolare, il piano prevede il lancio di 15 nuovi modelli tra il 2023 e il 2026. Ogni modello sarà progettato con un posizionamento unico e per rivolgersi a una clientela specifica.

Per mantenere l'unicità, la gamma prodotti 2022-2026 comprenderà, in media, oltre ai modelli di gamma Icona e Supercar, che saranno limitate a meno del 5% dei volumi totali e Serie Speciali che rappresenteranno circa il 10% dei volumi totali.

 Inoltre, Ferrari continuerà a progettare, sviluppare e realizzare artigianalmente i propri motori a Maranello, insieme ad altri componenti fondamentali per differenziare la tecnologia e le prestazioni delle proprie vetture.

Entro il 2026 Ferrari punta a un gamma prodotto ben diversificata, composta, in termini di numero di modelli, per il 60% da ibridi ed elettrici e per il 40% da ICE. Entro il 2030, l'obiettivo è un'offerta composta per il 20% da veicoli ICE, per il 40% da ibridi e per il 40% da elettrici. La prima Ferrari elettrica sarà presentata nel 2025.

 

A livello finanziario, Ferrari punta a raggiungere un fatturato netto fino a 6,7 miliardi di euro nel 2026, con un tasso di crescita annuo composto del 9%, trainato principalmente dalle attività legate alle auto.

Sempre nel 2026 il Cavallino Rampante punta a un EBITDA adjusted di 2,5-2,7 miliardi, con un tassi di crescita medio annuo dell’11%, superiore rispetto alla crescita dei ricavi, e un margine dell’EBITDA di 38%-40%.

L'EBIT adjusted dovrebbe collocarsi tra 1,8-2,0 miliardi entro il 2026, con un margine del 27%-30%, trainato dal mix/prezzo come fattore principale e, in misura minore, dal volume. I costi industriali e di ricerca e sviluppo cresceranno principalmente a causa degli ammortamenti e delle spese per migliorare ulteriormente il vantaggio tecnologico di Ferrari.

L'utile per azione adjusted dovrebbe collocarsi tra 7,2 euro e 8 euro nel 2026.

Ferrari punta a generare un free cash flow industriale cumulato di 4,6-4,9 miliardi nel periodo 2022-2026, raddopiato rispetto al 2016-2021, sostenuto prevalentemente dalla crescente profittabilità e in parte compensato da investimenti cumulati di circa 4,4 miliardi e da altre variazioni operative.

 

Per l'esercizio in corso i vertici di Ferrari stimano ricavi nell’ordine dei 4,8 miliardi di euro e un EBITDA adjusted compreso tra gli 1,65 miliardi e gli 1,7 miliardi di euro, con una marginalità compresa tra il 34,5% e il 35,5%. L’EBIT adjusted è indicato tra gli 1,1 miliardi e gli 1,15 miliardi di euro, mentre l’utile per azione adjusted dovrebbe collocarsi tra i 4,55 e i 4,75 euro.

 

Con riferimento alla politica di remunerazione degli azionisti Ferrari ha deciso di proseguire con la proposta di incrementare il dividend pay-out per gli anni a venire a un 35% stabile dell’utile netto rettificato. Inoltre, il Cavallino Rampante inizierà un programma di riacquisto azioni proprie di 2 miliardi di euro da eseguirsi da ora fino alla fine del periodo di piano, in linea con il progredire della generazione di free cash.

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