Esprinet taglia le stime e il titolo crolla
Il management ha rivisto al ribasso le stime sul fatturato e sulla redditività per l’intero esercizio. Il titolo è stato sospeso in mattinata per eccesso di ribasso, arrivando a perdere anche il 20%. Il calo di Esprinet è stato accompagnato da volumi elevati. Non si sono fatte attendere le bocciature degli analisti.
di La redazione di Soldionline 15 nov 2007 ore 16:55
Pesante flessione per Esprinet a Piazza Affari. Le azioni della società, quotata al Techstar e leader in Italia nella distribuzione di prodotti informatici, hanno subito uno scivolone superiore al 10%, dopo che in avvio di giornata il titolo era stato sospeso per eccesso di ribasso, arrivando a perdere anche il 20%. Il calo di Esprinet è stato accompagnato da volumi elevati. Nella seduta odierna le azioni scambiate sono arrivati a superare quota 3 milioni, contro una media giornaliera inferiore ai 300mila titoli nelle precedenti 30 giornate.
Lo scivolone del titolo va collegato con la decisione dei vertici di Esprinet di rivedere al ribasso le stime sul fatturato e sulla redditività per l'intero esercizio, in seguito ai deboli risultati ottenuti in Spagna e non controbilanciati dai numeri della divisione italiana.
Nel dettaglio, il management prevede di chiudere il 2007 con ricavi compresi tra i 2,43 miliardi e i 2,45 miliardi di euro, in calo dell'8% rispetto alla precedente indicazione. L'utile netto dovrebbe collocarsi tra i 35 e i 37 milioni di euro, il 27% in meno delle precedenti stime. La marginalità dovrebbe risultare nell'ordine del 2,9%. Queste cifre si confrontano con i risultati ottenuti nel 2006, esercizio chiuso con ricavi per 2,25 miliardi e un utile netto di 44,2 milioni di euro. Inoltre, il management di Esprinet ha precisato che i target per il biennio 2008/2009, comunicati al mercato a maggio in occasione della presentazione del piano strategico, sono stati posticipati di un anno. La società comunicherà le nuove indicazioni per il biennio in esame nel primo trimestre del prossimo anno.
Per contro, i vertici di Esprinet ritengono che le recenti problematiche nel mondo del credito non avranno un impatto negativo sulla società, almeno nel medio-lungo periodo. Al contrario, uno scenario del genere potrebbe favorire la ripresa dell'attività di acquisizioni, dal momento che ci potrebbe essere una riduzione del numero di compratori attivi sul mercato e un aumento delle opportunità di acquisto a condizioni maggiormente interessanti. Il management di Esprinet ha anticipato che continuerà a perseguire la sua strategia di espansione via acquisizioni anche attraverso l'ingresso in nuovi mercati dell'Europa Occidentale, non appena le attività spagnole saranno pienamente stabilizzate.
Esprinet ha anche comunicato i risultati dei primi nove mesi del 2007.
Nel periodo in esame la società ha registrato ricavi in crescita dell'11% a 1,7 miliardi di euro, mentre l'utile operativo si è ridotto del 16% a 46,6 milioni di euro. Di conseguenza, la marginalità è scesa dal 3,6% al 2,7%. L'utile netto ha subito una contrazione del 19% a 22,4 milioni.
A fine settembre l'indebitamento netto si era ridotto a 118,8 milioni di euro, rispetto ai 153,1 milioni di inizio anno, grazie alla forte generazione di cassa dei primi nove mesi dell'anno (61,8 milioni di euro).
Non si sono fatte attendere le bocciature degli analisti, in linea con le decisioni prese nei giorni scorsi per altre società che avevano tagliato le stime.
Citigroup ha peggiorato a "Hold" (mantenere) il giudizio su Esprinet e ha tagliato a 10,7 euro il target price.
Anche Cazenove ha ridotto il giudizio sul titolo, portandolo ad "Underperform" (farà peggio del mercato).
Per Intermonte il titolo vale 10 euro, sulla base di un giudizio "Neutrale". Gli analisti hanno tagliato le stime sull'utile per azione per il triennio 2007/2009.
Cheuvreux, invece, ha ridotto la valutazione sul titolo a 12,9 euro, ma ha confermato il giudizio "Outperform" (farà meglio del mercato).