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Eni smentisce l'allarme derivati

Il Cane a sei zampe è stato al centro di alcune voci legate a possibili problemi con alcuni strumenti derivati. Derivati utilizzati, però, in ottica di copertura sui prezzi del greggio, una pratica normale per le società del settore...

di Mauro Introzzi 14 feb 2008 ore 15:57

Settimana positiva, quella formata dalle scorse cinque sedute, per le società del comparto energetico di Piazza Affari. La migliore del lotto? Eni, in rialzo del 2,75%. Unico titolo in ribasso, invece, Snam Rete Gas (-1,36%).

Il Cane a sei zampe è stato al centro di alcune voci legate a possibili problemi con alcuni strumenti derivati. Secondo qualche organo di stampa, nel bilancio del 2007 la società potrebbe contabilizzare alcune svalutazioni relative a contratti derivati sul petrolio. L'ammontare di tali perdite sarebbe di 150 milioni di euro.

Immediata, però, è stata la reazione da parte dei vertici, che hanno smentito seccamente di avere problemi sui derivati. Il management ha precisato che l'operazione in questione è stata effettuata per cautelarsi da eventuali oscillazioni del prezzo del greggio. Si tratterebbe, quindi, di normalissime operazioni di hedging e non di mosse a carattere speculativo.

Il gruppo ha ricevuto i commenti di alcune banche d'affari. Citigroup ha tagliato le stime sull'utile per azione del colosso italiano per il triennio 2007/2009, anche se ha confermato l'indicazione di acquisto del titolo. Ubs, invece, ha tagliato a 29 euro il suo prezzo obiettivo e ha ribadito l'indicazione di acquisto. Stessa decisione da Jp Morgan che ha ridotto a 26 euro il prezzo obiettivo. Il target price di Société Générale, invece, è di 19 euro. I transalpini consigliano di vendere il titolo.

Alcuni giudizi anche per Erg (+0,3%). Cheuvreux ha tagliato a 12,5 euro il target price sulla società guidata dalla famiglia Garrone, confermando il suo "outperform" (farà meglio del mercato). Citigroup, invece, ha portato il suo prezzo obiettivo a 14 euro e mantenuto la sua indicazione d'acquisto.

In rosso (-1,36%) Snam Rete Gas. La società ha chiuso il 2007 con ricavi in leggera crescita del 4,4% a 1,9 miliardi di euro, mentre l'utile netto è balzato del 32,6% a quasi 600 milioni. La società dovrebbe distribuire un dividendo di 0,21 euro per azione. Intanto, i vertici della società hanno comunicato che gli investimenti per l'infrastruttura di rete nel quadriennio 2008-2011 ammonteranno a 4,3 miliardi di euro.

Conti di periodo anche per Edison (+0,35%). Foro Bonaparte ha chiuso il 2007 con un fatturato in calo del 2,9% a 8,3 milioni di euro, mentre l'utile netto è stato penalizzato dalla politica fiscale ed è sceso del 24% a 497 milioni di euro. Il management di Edison ha proposto la distribuzione di un dividendo di 5 centesimi per azione. Cheuvreux ha tagliato a 1,8 euro il target price, confermando il suo "underperform" (farà peggio del mercato). Mediobanca, invece, ha alzato il suo giudizio ad "outperform" (farà meglio del mercato)

Mezzo punto di rialzo per Terna. L'agenzia di rating S&P ha peggiorato le prospettive dalla società per i prossimi trimestri, portandole da "stabili" a "negative". Una mossa che potrebbe essere il preludio a una bocciatura.

AZIONE

Prezzo

Variazione
5 giorni

Variazione 2008

ACEA

12,276

0,62%

-13,73%

A2A

2,769

0,04%

-11,76%

EDISON

1,739

0,35%

-19,30%

ENEL

7,475

0,80%

-8,11%

ENI

22,08

2,75%

-11,86%

ERG

10,87

0,27%

-15,59%

SAIPEM

23,95

0,21%

-12,62%

SARAS

3,365

1,88%

-15,35%

SNAM RETE GAS

4,481

-1,36%

2,54%

TERNA

2,831

0,53%

2,65%

 

AZIONE

Prezzo

Variazione
5 giorni

Variazione 2008

BP (GB)

561

2,94%

-8,78%

E.ON (GER)

133,46

3,10%

-8,33%

ENDESA (SPA)

32,55

2,49%

-10,45%

REPSOL YPF (SPA)

22

4,76%

-9,76%

ROYAL DUTCH SHELL (OLA)

24,25

2,36%

-15,65%

RWE (GER)

88,1

4,41%

-8,23%

TOTAL (FRA)

49,45

1,54%

-12,99%

 

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