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Eni, proposto un nuovo buyback

di Redazione Lapenna del Web 17 mar 2023 ore 10:01 Le news sul tuo Smartphone

eni_22Eni ha comunicato che il consiglio di amministrazione sottoporrà all’assemblea degli azionisti del 10 maggio 2023 la proposta di autorizzazione all’acquisto di azioni proprie per un periodo fino alla fine di aprile 2024.

Come indicato nel piano strategico 2023-2026, il colosso petrolifero intende distribuire tra il 25% e il 30% del flusso di cassa operativo annuale attraverso una combinazione di dividendi e buyback. In presenza di upside del flusso di cassa operativo rispetto a quanto previsto a piano, la società intende destinare alla remunerazione il 35% del flusso di cassa operativo incrementale.

 

In linea con il piano, considerando anche le aspettative per lo scenario e l'andamento dei business, Eni intende lanciare nel 2023 un nuovo programma di buyback per un valore di 2,2 miliardi di euro, ammontare che potrà essere incrementato fino ad un massimo complessivo di 3,5 miliardi di euro.

Il quantitativo massimo di azioni acquistabili nell’ambito del programma è pari a 337 milioni di azioni (circa il 10% del capitale di Eni ad esito del proposto annullamento delle azioni acquisite nel precedente programma di buyback 2022-2023).

Il prezzo di acquisto delle azioni Eni non potrà discostarsi in diminuzione o in aumento di oltre il 10% rispetto al prezzo ufficiale registrato dal titolo nel giorno precedente ogni singola operazione.

 

L’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie nell’ambito del nuovo programma di buyback è richiesta fino a 275 milioni di azioni per remunerare gli azionisti e fino a 62 milioni di azioni per costituire un "magazzino titoli" da utilizzare in caso di eventuali operazioni di finanza straordinaria.

 

Al 16 marzo 2023, Eni deteneva 226.097.834 azioni proprie pari al 6,33% circa del capitale di cui, ad esito del proposto annullamento delle azioni acquisite nell’ambito del precedente Programma di buyback 2022-2023, residueranno 30.547.750 azioni proprie (pari allo 0,9% circa del capitale post annullamento).

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