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Enel, il nuovo piano industriale piace agli analisti

Il nuovo piano industriale del colosso elettrico per il triennio 2018/2020 ha ottenuto un’accoglienza positiva da Piazza Affari e dalle banche d’affari che seguono la società

di Edoardo Fagnani 22 nov 2017 ore 14:45

Il nuovo piano industriale di Enel per il triennio 2018/2020, presentato ieri alla comunità finanziaria, ha ottenuto un’accoglienza positiva da Piazza Affari e dalle principali banche d’affari che seguono la società.

 

In particolare, nella giornata di ieri, il titolo del colosso elettrico ha messo a segno un progresso del 2,58% a 5,36 euro, registrando volumi superiori alla media delle precedenti sedute.

Con il rally di ieri, Enel ha accumulato un rialzo del 28% rispetto al prezzo di inizio anno e si è riportata alle quotazioni di fine estate 2008.

 

enel-logoNel piano industriale Enel ha fornito i nuovi target finanziari per il triennio 2018/2020.

In particolare, il colosso elettrico prevede di chiudere l’esercizio in corso con un margine operativo lordo di circa 15,5 miliardi di euro, per arrivare a 18,2 miliardi nel 2020. L’utile netto, invece, dovrebbe passare dai 3,6 miliardi di euro stimati per l’esercizio in corso ai 5,4 miliardi previsti per il 2020.

Con il piano al 2020 Enel ha anche aggiornato sulla politica dei dividendi per i prossimi esercizi. Il gruppo ha confermato per il biennio 2018-2019 un payout (ossia la percentuale dell’utile distribuita) del 70% ed ha esteso questa proiezione al 2020. Per l’esercizio 2018 è stata introdotta una soglia minima di dividendo pari a 0,28 euro, in aumento del 33% rispetto al dividendo minimo garantito con riferimento al 2017 (0,21 euro). Per il prossimo esercizio, quindi, la società staccherà come cedola l’importo più elevato tra 0,28 euro per azione e un dividendo per azione basato su un pay-out del 70%.

Infine, nel corso della presentazione del piano, avvenuta a Londra, i vertici di Enel hanno puntualizzato che il piano prevede un indebitamento netto a circa 37,8 miliardi quest'anno per salire a circa 39,8 miliardi nel 2018. La posizione finanziaria dovrebbe poi attestarsi a quota 38,3 miliardi nel 2020.

 

LEGGI ANCHE: Enel, il piano al 2020. Quanto distribuirà in dividendi

 

Le principali banche d’affari che seguono il colosso elettrico hanno apprezzato i nuovi target finanziari del piano industriale.

Nel dettaglio, Banca IMI ha ritoccato al rialzo il prezzo obiettivo su Enel, portandolo da 5,7 euro a 5,8 euro, in seguito al miglioramento delle stime sull’utile netto per il triennio 2018/2020; gli esperti hanno confermato l’indicazione di aggiungere le azioni in portafoglio.

Per lo stesso motivo Kepler Cheuvreux ha aumentato da 5,8 euro a 6 euro per azione la valutazione sull’azienda. Sulla stessa lunghezza d’onda Goldman Sachs, che ha portato da 6,1 euro a 6,2 euro il target price su Enel. Gli esperti delle due banche d’affari hanno confermato il rating “Buy” (acquistare).

Anche gli analisti di Banca Akros hanno apprezzato la nuova strategia adottata dal management; gli esperti hanno alzato da 5 euro a 5,75 euro il prezzo obiettivo sul colosso elettrico e ora consigliano di accumulare le azioni in portafoglio.

Mediobanca è moderatamente positiva sul titolo. Gli esperti di Piazzetta Cuccia hanno alzato da 4,3 euro a 5,5 euro il target price su Enel, ribadendo l’indicazione di mantenere le azioni in portafoglio.

 

Tabella – I nuovi target price su Enel

 

BANCA D'AFFARI RATING TARGET PRICE
Banca Akros Accumulate
(prec: Neutrale)
5.75 euro
(prec: 5.00 euro)
Banca IMI Add 5.80 euro
(prec: 5.70 euro)
Kepler Cheuvreux Buy 6.00 euro
(prec: 5.80 euro)
Goldman Sachs Buy 6.20 euro
(prec: 6.10 euro)
Mediobanca Hold 4.30 euro
(prec: 5.50 euro)

 

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