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Enel: gli ultimi giudizi fino allo strong buy di Raymond James

Lo strong buy arrivato oggi da Raymond James è solo l’ultimo di una serie di giudizi dedicati in questi giorni ad Enel, da tempo sotto la lente degli analisti

di Mauro Introzzi 4 giu 2014 ore 14:23
Una promozione piena, da parte degli analisti di Raymond James, per Enel. Gli esperti della banca d’affari hanno alzato da “outperform” (farà meglio del mercato) a “strong buy” (acquistare decisamente) il loro rating sul colosso elettrico. Raymond James, che ha alzato da 4,3 a 4,7 euro il suo target price sul titolo Enel, ha anche inserito il titolo nella sua “conviction buy list” (la lista delle società da acquistare decisamente) europea al posto della tedesca Rwe.
Secondo gli esperti la riduzione dei costi che il gruppo sta portando avanti permetterà ad Enel di registrare ulteriori miglioramenti della sua marginalità. Valutato positivamente anche il piano delle dismissioni e di riacquisto delle minorities.

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Di oggi è anche il giudizio di Fidentiis, che ha confermato la sua raccomandazione "hold" (mantenere). Il broker stigmatizza le differenze tra il vecchio amministratore delegato, Fulvio Conti, e l'attuale, Francesco Starace: quest'ultimo punta tutto sulla tecnologia quale driver di sviluppo per i prossimi mesi. In un'intervista a La Repubblica Starace ha affermato che il debito scenderà a 37 miliardi per la fine del 2014.

enel2_3Nelle giornata di ieri Enel è invece finita sotto la lente di Macquarie.
Gli esperti di quest’ultima hanno confermato il loro rating “underperform” (farà peggio del mercato) e valutano Enel 3 euro per azione. Secondo Macquarie la sfida di Enel si gioca in America Latina.

Lo scorso lunedì, invece, Barclays ha alzato il prezzo obiettivo su Enel a 4,6 euro dai precedenti 4 euro, confermando la raccomandazione “overweight” (sovrappesare). Per la banca britannica non tutte le potenzialità del gruppo sono scontate dall'azione. In particolare le cessioni saranno importanti per migliorare la marginalità della società e quindi eliminare lo sconto con il quale la società tratta rispetto ai concorrenti.

Contestualmente Hsbc ha ridotto il rating di Enel a “neutrale” dal precedente “overweight”
(sovrappesare), con target price ridotto a 4,4 euro dai precedenti 4,6 euro per azione. La banca britannica rimane cauta perché intravede “alcune incertezze sul business”.

Il 30 maggio Enel era finita sotto la lente di Equita sim
, che ha confermato il suo “buy” (acquistare) con prezzo obiettivo pari a 4,4 euro. Il 29 maggio, infine, gli analisti di Citigroup hanno tagliato il giudizio a “sell” (vendere) da “neutrale” con un target price abbassato a 3,5 euro dai 3,8 euro precedenti.
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