NAVIGA IL SITO

Draghi accontenta le Borse

Piazza Affari e per le borse europee hanno accolto con favore le misure comunicate dalla banca centrale europea. I bancari sono stati i maggiori beneficiari delle decisioni della BCE

di Edoardo Fagnani 5 giu 2014 ore 17:32
La BCE ha dettato il passo alle borse europee. Come nelle attese degli analisti, la Banca Centrale ha ridotto il saggio di riferimento, portandolo dallo 0,25% allo 0,15%, mentre il tasso sui depositi è diventato negativo (-0,1%). Nel corso della consueta conferenza stampa a commento delle decisioni di politica monetaria il numero uno della banca centrale Mario Draghi ha precisato che i tassi di interesse resteranno ai nuovi livelli per un prolungato periodo di tempo. Il banchiere ha aggiunto che la BCE si sta preparando all’acquisto asset-backed securities (strumenti finanziari emessi a fronte di operazioni di cartolarizzazione) e procederà con operazioni di finanziamento a lungo termine con obiettivi definiti (TLTRO).
Piazza Affari e per le principali borse europee hanno accolto con favore le misure comunicate dalla banca centrale e hanno chiuso la seduta odierna in forte rialzo. Da segnalare la performance di Francoforte: nel corso della giornata l’indice DAX ha superato quota 10mila punti. Il FTSEMib ha guadagnato l’1,52% a 21.951 punti, mentre il FTSE Italia All Share è salito dell'1,36% a 23.327 punti. Variazioni frazionali, invece, per il FTSE Italia Mid Cap (+0,04%) e il FTSE Italia Star (-0,5%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è balzato a 4,27 miliardi di euro, rispetto ai 2,38 miliardi di ieri. Su 326 titoli trattati, 179 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre le performance negative sono state 130. Stabili le rimanenti 17 azioni.
L’euro è ritornato sopra gli 1,36 dollari, dopo essere sceso fino a 1,35 dollari, nel corso della conferenza stampa di Mario Draghi. L’oro è risalito a 1.255 dollari.

CONSULTA le quotazioni dei titoli del FTSE MIB

I bancari sono stati i maggiori beneficiari delle decisioni della BCE.
Spiccano i rialzi registrati da Unicredit (+2,86% a 6,65 euro) e IntesaSanpaolo (+2,37% a 2,51 euro).
Segno anche più per il Monte dei Paschi di Siena. L’istituto toscano ha recuperato lo 0,16% a 25,13 euro. La Consob ha dato l’ok alla pubblicazione del prospetto informativo dell’aumento di capitale da 5 miliardi di euro. L’operazione partirà lunedì 9 giugno e terminerà venerdì 27 giugno, mentre i diritti resteranno quotati fino al 20 giugno.
La Popolare di Milano è salita dell’1,34% a 0,6795 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 30 maggio Norges Bank è diventato uno dei maggiori azionisti dell’istituto italiano con una quota del 2,09% del capitale.
Il Creval ha subito una flessione del 2,33% a 1,13 euro. Performance negativa anche per i diritti relativi all’aumento di capitale (-2,91% a 0,634 euro). La banca ha precisato che non è allo studio alcuna valutazione su una possibile fusione con Banca Marche. L'istituto lombardo ha aggiunto che non sono in corso contatti con altri istituti di credito. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Polygon Global Partners ha aperto una posizione “short” sul Creval, pari allo 0,52%.
Azimut è balzata del 3,78% a 20,88 euro. Nel mese di maggio 2014 la compagnia ha registrato una raccolta totale positiva per 340 milioni di euro (di cui 240 milioni sui comparti dei fondi Lussemburghesi AZ Fund 1 e AZ Fund Multi Asset). La raccolta totale da inizio anno ha superato i 2,1 miliardi.

ENI ha registrato un progresso dell’1,56% a 18,91 euro. Il Cane a sei zampe, la società venezuelana PDVSA a la spagnola Repsol hanno firmato alcuni accordi strategici per lo sfruttamento del giacimento Perla in Venezuela.
A2A ha guadagnato lo 0,95% a 0,9075 euro. Gli analisti di Goldman Sachs hanno limato il prezzo obiettivo sulla società lombarda, portandolo da 0,85 euro a 0,84 euro. Gli esperti hanno ribadito l’indicazione di vendita delle azioni. La stessa banca d’affari ha confermato Hera (+0,48% a 2,086 euro) nella propria lista di titoli da acquistare con convinzione, sulla base di un target price di 2,55 euro.

Mediaset ha terminato la seduta con un rialzo del 2,73% a 3,618 euro. Secondo quanto riportato dai quotidiani di oggi la spagnola Telefonica sarebbe pronta ad offrire 350 milioni di euro per rilevare la quota del 22% detenuta dal gruppo del Biscione in Digital Plus.

YOOX ha subito uno scivolone del 6,13% a 21,75 euro, dopo uno stop per eccesso di ribasso in avvio di giornata. Gli operatori hanno collegato il calo del titolo al crollo registrato dal gruppo inglese Asos, che opera anch'esso nel settore delle vendite on-line. La società britannica è stata penalizzata dal profit warning lanciato sui risultati del trimestre appena concluso. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che TT International ha riaperto lo “short” su YOOX. La posizione corta sulla società è pari allo 0,52%.

Pirelli è salita dello 0,73% a 12,48 euro. Secondo quanto scritto su Il Sole24Ore, la famiglia Malacalza starebbe valutando la possibilità di cedere il 6,98% detenuto nel gruppo della Bicocca. Agli attuali livelli del titolo la vendita garantirebbe una plusvalenza di 140 milioni di euro.

World Duty Free ha recuperato l’1,18% a 9,9 euro. Bank of America ha migliorato il rating sulla società e ora consiglia l’acquisto delle azioni.
Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.