Damiani, esordio sfortunato
Secondo gli addetti ai lavori il titolo è stato penalizzato dal momento negativo del mercato azionario italiano. L’accoglienza del mercato all’Opvs di Damiani era stata discreta. La richiesta di titoli è stata tre volte superiore al quantitativo offerto sul mercato.
di La redazione di Soldionline 8 nov 2007 ore 11:50
Debutto negativo per Damiani all'AllStars. La società del lusso è stata presa di mira dalle vendite fin dai primi minuti di scambi. Secondo gli addetti ai lavori il titolo è stato penalizzato dal momento negativo del mercato azionario italiano.
Il prezzo di collocamento era stato fissato a 4 euro, nella parte bassa della forchetta di prezzo 3,8-5,2 euro, indicata nella fase di offerta delle azioni. Secondo gli analisti, il valore di collocamento è stato corretto.
L'accoglienza del mercato all'Opvs di Damiani era stata discreta. La richiesta di titoli è stata tre volte superiore al quantitativo offerto sul mercato. I piccoli risparmiatori sono stati più aggressivi rispetto agli investitori istituzionali.
Nel dettaglio, nell'ambito dell'offerta erano arrivate richieste per complessivi 75,1 milioni di titoli, rispetto a una disponibilità limitata a 26,35 milioni di azioni (29 milioni se si comprendono anche le 2,64 milioni di azioni della greenshoe, riservate al coordinatore dell'operazione).
Dal pubblico indistinto erano arrivate richieste per quasi 17 milioni di titoli, per un'offerta complessiva di sole 2,64 milioni di azioni.
La domanda degli istituzionali aveva riguardato complessivamente 58,2 milioni di titoli, ma le azioni assegnate erano state 26,35 milioni (quota comprendente la greenshoe). Le richieste dei grandi investitori erano state per la maggior parte estere: oltre 41,8 milioni, contro i 16,3 milioni di titoli "prenotati" dagli istituzionali di casa nostra. Damiani ha fatto più colpo fuori dai confini nazionali!
Sulla base del prezzo di collocamento, la capitalizzazione iniziale di Damiani si è attestata a circa 330 milioni di euro. Considerando i risultati ottenuti nell'esercizio 2006/2007 il rapporto tra prezzo e utile netto è nell'ordine di 23. Il rapporto tra Enterprise value (dato dalla somma tra capitalizzazione e indebitamento finanziario netto a fine giugno) e margine operativo lordo è pari a 11, mentre l'Ev/Ebit è di poco superiore a 12. Nel prospetto informativo Damiani aveva fornito il valore dei rapporti p/e ed Ev/Ebitda per le principali aziende europee attive nel settore della gioielleria e del fashion di lusso e di alta gamma. Il valore medio del p/e per il panel di queste aziende è di 24,5, mentre l'intervallo di oscillazione va dai 14,6 di Folli Follie ai 37,1 di Hermes. Il valore medio dell'Ev/Ebitda è di 14,8, con una punta massima di 20,6 per Hermes e un valore minimo di 11,7 sempre per Folli Follie.
Il collocamento di Damiani ha comportato l'emissione di circa 18,5 milioni di nuove azioni. Sulla base del prezzo di collocamento di 4 euro, l'azienda ha raccolto nuove risorse per un ammontare d circa 74 milioni di euro, che diventano 71,6 milioni al netto dei costi di quotazione.
Come ricordato dal management della società in occasione della presentazione di Damiani alla comunità finanziaria, queste risorse serviranno per finanziare la crescita del gruppo. La strategia internazionale riguarderà principalmente i marchi Damiani e Bliss, quelli con la marginalità maggiore. Nella visione del management questi brand dovrebbero fare da apripista agli altri marchi del gruppo. I vertici dell'azienda non escludono la possibilità di procedere con una strategia di crescita per linee esterne, mediante l'acquisizione di società, marchi complementari, reti di distribuzione o nuovi prodotti.