Credito Valtellinese, le linee guida del piano 2017/2018
di Edoardo Fagnani 9 nov 2016 ore 08:22 Le news sul tuo SmartphoneIl consiglio di amministrazione del Credito Valtellinese ha approvato l’Action Plan 2017-2018, che individua gli obiettivi prioritari e le correlate linee di azione per il biennio e rappresenta le fondamenta per un miglioramento del business model dell'istituto.
Il piano prevede tre obiettivi prioritari:
- Asset quality e soluzioni "NPL disruptive", con un significativo miglioramento dell’NPL ratio dal 27,2% (stimato per il 2016) al 18,4% al 2018. Il Coverage ratio è previsto al 42,5% a fine 2018, pur a fronte del previsto deconsolidamento di circa 1,5 miliardi di euro di sofferenze lorde.
- Ottimizzazione e innovazione del modello di servizio, in un futuro sempre più digitale: focus su generazione di ricavi fee based, mediante l´incremento del cross selling sulla base clienti detenuta, la revisione mirata dei modelli di servizio in ambito corporate, retail e private banking e la continua evoluzione della multicanalità integrata; in particolare la strategia “digital” porterà a un efficientamento del modello distributivo, con una riduzione attesa del cost to serve.
- Efficienza operativa: si prevede una revisione/efficientamento dei modelli organizzativi in ambito corporate center, la ulteriore semplificazione e automazione dei processi operativi (lean banking), nonché il ridisegno/efficientamento dei processi di front-end e back office, il tutto nell'obiettivo di un rigoroso presidio dei costi.
Numericamente il piano del Credito Valtellinese prevede un aumento dei crediti alla clientela, che dovrebbero passare dai 18 miliardi stimati nel 2016 a 18,2 miliardi di euro nel 2018; al contrario i crediti deteriorari lordi dovrebbero ridursi da 5,5 miliardi a 3,6 miliardi di euro.
L'istituto stima una riduzione strutturale di organico di oltre 200 unità e la chiusura/trasformazione di 100 filiali.
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