UnipolSAI, i risultati del primo trimestre del 2016 e il piano industriale

UnipolSAI ha comunicato i risultati del primo trimestre del 2016, periodo chiuso con un utile netto (escluse le quote di terzi) di 137 milioni di euro, in calo rispetto ai 303 milioni ottenuti nei primi tre mesi dello scorso anno, risultato condizionato dall’effetto della concentrazione nei primi tre mesi del 2015 della gran parte delle plusvalenze realizzate nel medesimo anno, elemento non ripetuto nell’analogo periodo del 2016. La raccolta diretta assicurativa è scesa a 3,72 miliardi di euro (-0,6%), in seguito al calo subito dalla raccolta danni (-1,2%).
Il patrimonio netto di pertinenza del gruppo a fine marzo ammontava a 6,32 miliardi di euro, rispetto ai 6,28 miliardi di inizio anno. Sempre a fine marzo il margine di solvibilità, che indica la solidità patrimoniale delle compagnie assicurative, era pari a 1,76 volte i requisiti regolamentari richiesti, in leggero peggioramento rispetto all’1,77 di inizio anno. I vertici hanno segnalato che gli investimenti finanziari della compagnia nel primo trimestre del 2016 hanno ottenuto un rendimento pari a circa il 3,5% degli asset investiti. A questo risultato ha contribuito la politica di realizzo adottata, conseguente all’operativa attuata per aumentare il profilo di diversificazione e di semplificazione del portafoglio di attivi finanziari detenuto dalla compagnia.

Il management di UnipolSAI ha approvato il piano industriale per il triennio 2016/2018, che avrà l’obiettivo di garantire una redditività sostenibile nel tempo attraverso un programma di azioni tese a rafforzare la posizione di leadership della compagnia sul mercato assicurativo italiano. I vertici hanno segnalato che le azioni di razionalizzazione dei costi previste dal piano porteranno a importanti risparmi di costi che, contribuiranno in parte al finanziamento delle iniziative di piano industriale con investimenti per circa 300 milioni di euro.
A livello finanziario UnipolSAI punta a una raccolta premi Danni da lavoro diretto pari a 7,5 miliardi di euro nel 2018 (+0,8% medio annuo rispetto ai 7,3 miliardi del 2015) e a raccolta Vita pari a 5,7 miliardi di euro nel 2018. L’utile netto consolidato cumulato è stimato nel triennio 2016-2018, compreso tra 1,4 e 1,6 miliardi di euro (al lordo delle quote di terzi), con l’obiettivo di mettere a monte dividendi nel triennio un ammontare di circa un miliardo di euro. Nel triennio in esame il Solvency II ratio consolidato dovrebbe collocarsi tra il 150% e il 200%.