UniCredit, i conti del 2° trimestre 2023

UniCredit ha comunicato i risultati finanziari del 2° trimestre 2023: l’istituto guidato da Andrea Orcel ha registrato ricavi e utile netto migliori del consensus degli analisti.

Di conseguenza, il management di UniCredit ha migliorato ulteriormente le stime finanziarie per l’intero 2023.

UniCredit, i numeri del 2° trimestre 2023

UniCredit ha chiuso il 2° trimestre del 2022 con ricavi pari a 5,97 miliardi di euro, in aumento del 24,9% rispetto ai 4,78 miliardi ottenuti nello stesso periodo dell’esercizio precedente, beneficiando del forte aumento del margine di interesse (+41,3% a 3,5 miliardi di euro).

Sempre nel periodo aprile-giugno i costi operativi sono rimasti invariati a 2,33 miliardi di euro; di conseguenza, nel trimestre il rapporto tra costi e ricavi si era ridotto al 39,0%.

Il risultato netto di gestione è aumentato a 3,62 miliardi di euro, rispetto ai 2,42 miliardi del 2° trimestre del 2022.

UniCredit ha terminato il trimestre con un utile netto sottostante di 2,12 miliardi di euro, rispetto agli 1,82 miliardi contabilizzati nello stesso periodo dell’esercizio precedente; il risultato netto contabile è stato 2,31 miliardi di euro (utile di 2,01 miliardi nel 2° trimestre del 2022).

UniCredit, quali erano le stime degli analisti per il 2° trimestre 2023

Stando alle indicazioni di consensus degli analisti pubblicate sul sito Internet di UniCredit, il margine di intermediazione era previsto a 5,64 miliardi di euro (valore mediano), mentre il risultato netto di gestione era stimato a 2,96 miliardi di euro, dopo svalutazioni su crediti per 342 milioni di euro. Il consensus degli analisti indicava utile netto trimestrale di 1,87 miliardi di euro (valore mediano).

I valori patrimoniali di UniCredit a fine giugno 2023

A fine giugno 2023 le attività finanziarie totali di UniCredit ammontavano a 760,2 miliardi di euro, in aumento dell’1,5% rispetto al trimestre precedente. Alla stessa data le esposizioni deteriorate lorde erano pari a 12,1 miliardi di euro (-3,9% trim/trim e -13,0% a/a), determinando un rapporto tra crediti deteriorate lordi e totale crediti lordi pari al 2,6%.

Sempre fine giugno il rapporto tra esposizioni deteriorate nette e totale crediti netti era pari all’1,4%, mentre il rapporto di copertura era sceso al 47,9%.

I ratio patrimoniali di UniCredit a fine giugno 2023

A fine giugno 2023 il CET1 ratio contabile di UniCredit aveva raggiunto il 16,64%, principalmente per effetto di 101 punti base relativi alla generazione organica di capitale. Alla stessa data le attività ponderate per il rischio erano scese a 294,8 miliardi di euro.

UniCredit ha segnalato che al 30 giugno 2023, il valore di bilancio delle esposizioni rappresentate dai “titoli di debito” ammontava a 101,29 miliardi di euro, di cui oltre il 78% concentrato su otto Paesi; l’Italia, con 36,36 miliardi, rappresentava una quota di oltre il 36% sul totale complessivo.

UniCredit, le previsioni per il 2023

Il management di UniCredit ha migliorato ulteriormente le stime finanziarie per l’intero 2023, sulla base dei risultati trimestrali e del contesto di tassi di interesse più favorevole.

I vertici dell’istituto prevedono ricavi netti per oltre 21,5 miliardi di euro e un utile netto pari o superiore ai 7,25 miliardi. Il margine di interesse è stimato a oltre 13,2 miliardi di euro, mentre i costi dovrebbero risultare inferiori ai 9,6 miliardi di euro.

UniCredit stima di distribuire agli azionisti almeno 6,5 miliardi di euro.

Per il 2024, l'istituto prevede che l’utile netto e la distribuzione agli azionisti siano sostanzialmente in linea con l'esercizio in corso.

UniCredit, le indicazioni dalla conference call

Nel corso della conference call sui conti del 1° semestre 2024 l'amministratore delegato di UniCredit, Andrea Orcel, ha segnalato che il margine di interesse dovrebbe raggiungere il livello massimo tra i 2° e il 3° trimestre 2023.

Con riferimento alla politica di remunerazione agli azionisti, il manager ha anticipato che il dividendo in contanti relativo all’esercizio 2023 non sarà inferiore ai 2,4 miliardi di euro, cifra che si confronta con gli 1,91 miliardi distribuiti ad aprile 2023.