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UniCredit, tutti i numeri del primo trimestre 2020

L'istituto ha chiuso il trimestre con ricavi in calo e un risultato finale negativo, in conseguenza ad alcune poste straordinarie. In calo i crediti deteriorati

di Edoardo Fagnani 6 mag 2020 ore 12:06

torre-unicredit_1UniCredit ha comunicato i risultati del primo trimestre 2020, periodo chiuso con ricavi in calo e un risultato finale negativo, in conseguenza ad alcune poste straordinarie. In calo i crediti deteriorati.

 

 

UniCredit, i conti economici del primo trimestre 2020

 

L’istituto guidato da Jean Pierre Mustier ha chiuso il primo trimestre del 2020 con ricavi pari a 4,38 miliardi di euro, in flessione dell’8,2% rispetto ai 4,77 miliardi ottenuti nei primi tre mesi dello scorso anno, a causa principalmente del calo margine di interesse (-3%) e dei proventi da negoziazione (-62,7%).

Il risultato netto di gruppo rettificato è stato negativo per 58 milioni di euro, rispetto all’utile di 1,13 miliardi contabilizzato nel primo trimestre del 2018; il risultato netto contabile è stato negativo per 2,71 miliardi di euro, in conseguenza a rettifiche su crediti per oltre 1,26 miliardi, oltre a costi di integrazione per 1,3 miliardi di euro e a perdite da investimenti per 1,26 miliardi.

In forte calo anche il risultato netto di gestione, che si è ridotto da 1,79 miliardi a 624 milioni di euro (-65,1%), mentre il risultato di gestione è sceso da 2,26 miliardi a 1,89 miliardi di euro.

 

 

UniCredit, quali erano le stime degli analisti per il primo trimestre 2020

Il margine di intermediazione era previsto a 4,47 miliardi di euro (valore mediano), mentre il risultato di gestione era stimato a 1,97 miliardi di euro (valore che non comprendeva le svalutazioni sui crediti).

 

 

 

I valori patrimoniali di UniCredit a fine marzo 2020

Alla fine di marzo 2020 le attività finanziarie totali di UniCredit ammontavano a 663 miliardi di euro, in contrazione del 5,9% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno.

 

Alla stessa data le esposizioni deteriorate lorde erano diminuite dell’1,5% rispetto al valore di inizio anno e del 33,7% rispetto al trimestre precedente, scendendo a 24,91 miliardi di euro, con un miglioramento del rapporto tra crediti deteriorati lordi e totale crediti lordi al 4,9%, dal 5% di inizio anno.

Sempre a fine marzo 2020 le esposizioni deteriorate nette erano diminuite a 8,67 miliardi di euro, con un rapporto tra esposizioni deteriorate nette e totale crediti netti invariato all’1,8%. Il rapporto di copertura si era confermato al 65,2%.

 

 

I ratio patrimoniali di UniCredit a fine marzo 2020

A fine marzo 2020 il CET1 ratio di UniCredit si era attestato al 13,44%, principalmente grazie a all’effetto positivo relativo al rilascio dei dividendi relativi all’esercizio 2019.

 

Alla stessa date le attività ponderate per il rischio erano scese a 361 miliardi di euro, in diminuzione di 17,7 miliardi rispetto al dato di fine 2019.

 

 

UniCredit, le previsioni per il 2020

Il management della banca non ha fornito indicazioni puntuali per l’esercizio in corso.

 

UniCredit ha segnalato che un aggiornamento del piano Team 23 che rifletta le attuali condizioni sarà presentato al Capital Markets Day che si terrà verso la fine dell’anno o l’inizio dell’anno prossimo.

 

 

UniCredit, le esposizioni sovrane

UniCredit ha segnalato che a fine marzo 2020 il valore di bilancio delle esposizioni rappresentate da “titoli di debito” ammontava a 111,93 miliardi di euro, di cui l’87% circa concentrato su otto stati; l’Italia, con 45,92 miliardi di euro, rappresenta una quota di oltre il 41% sul totale complessivo e di oltre il 5% sul totale attivo dell'istituto.

 

Alle esposizioni sovrane in titoli di debito vanno aggiunti i finanziamenti erogati a governi centrali e locali ed agli enti governativi, per un ammontare complessivo di 20,75 miliardi di euro.

 

 

UniCredit, le indicazioni dalla conference call

Nel corso della conference call a commento dei risultati del primo trimestre 2020, l’amministratore delegato di UniCredit, Jean Pierre Mustier, ritiene che l’utile del 2021 si attesterà nell’ordine del 75-80% rispetto alla stima indicata nel piano Team23; al contrario, il manager non ha fornito previsioni in merito all’esercizio in corso, in conseguenza all’incertezza dovuta all’epidemia da coronavirus.

Mustier ha puntualizzato che la politica dei dividendi per il triennio 2021/2023 non subirà cambiamenti e ha escluso la possibilità di procedere con operazioni straordinarie.

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