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Snam, i risultati finanziari del 1° trimestre 2023

Sulla base dei risultati trimestrali Snam ha confermato le indicazioni per l’esercizio in corso.

di Redazione Soldionline 11 mag 2023 ore 10:13

snam_7Snam ha comunicato i risultati finanziari del 1° trimestre del 2023, periodo chiuso con ricavi ed EBITDA in crescita. In aumento anche l’indebitamento.

Inoltre, i vertici hanno confermato le indicazioni per l’esercizio in corso.

 

Snam ha terminato i primi tre mesi dell’anno con ricavi totali per 912 milioni di euro, in aumento del 12,9% rispetto agli 808 milioni ottenuti dello stesso periodo dello scorso esercizio, per effetto della crescita dei ricavi regolati collegati alla realizzazione del piano investimenti, nonché dello sviluppo del business dell’efficienza energetica.

Il margine operativo lordo adjusted è salito dell’1,5%, passando da 588 milioni a 597 milioni di euro, per effetto, in particolare, della positiva performance dei business della transazione energetica (+15 milioni di euro).

Snam ha terminato il 1° trimestre del 2023 con un utile netto adjusted di 301 milioni di euro, in calo del 7,4% rispetto ai 325 milioni contabilizzati nei primi tre mesi dello scorso anno, per effetto principalmente della riduzione dell’utile operativo e dell’aumento degli oneri finanziari netti (in seguito al maggiore costo del debito).

 

A fine marzo 2023 l’indebitamento netto era salito a 12,87 miliardi di euro, rispetto agli 11,92 miliardi di inizio anno.

Nell’intero trimestre le attività operative di Snam hanno generato un flusso di cassa di 224 milioni di euro, mentre gli investimenti tecnici sono stati pari a 308 milioni, in aumento di 85 milioni rispetto al 1° trimestre del 2022 e si riferiscono essenzialmente ai settori trasporto (213 milioni di euro) e stoccaggio di gas naturale (41 milioni di euro).

 

Sulla base dei risultati trimestrali Snam ha confermato le indicazioni per l’esercizio in corso.

Snam punta a chiudere il 2023 con un utile netto adjusted di circa 1,1 miliardi di euro e un indebitamento netto tra 15 e 15,5 miliardi di euro, in funzione dell’andamento del circolante collegato alle attività regolate.

Gli investimenti sono previsti a 2,1 miliardi di euro (di cui 1,9 miliardi di euro in ambito infrastruttura gas e 0,2 miliardi di euro in ambito transizione energetica), in crescita del 10% rispetto al 2022. La RAB tariffaria è pari a circa 22,4 miliardi di euro, in crescita del 5% rispetto allo scorso anno.

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