Prysmian, i conti del 2020. Dividendo 2021 di 0,5 euro
L'esercizio è stato penalizzato da un contesto macroeconomico e di mercato reso difficile dalla pandemia Covid-19. Il management ha fornito alcune stime per il 2021
di Edoardo Fagnani 10 mar 2021 ore 15:35Prysmian ha comunicato i risultati finanziari del 2020, esercizio penalizzato da un contesto macroeconomico e di mercato reso difficile dalla pandemia Covid-19. Inoltre, il management ha fornito alcune stime finanziarie per l’intero 2021.
La società – quotata al FTSEMib e attiva nel settore dei sistemi in cavo per energia e telecomunicazioni - ha terminato il 2020 con ricavi per 10,02 miliardi di euro, in contrazione del 13% rispetto agli 11,52 miliardi di euro registrati l’anno precedente; la società ha precisato la variazione organica di ricavi è stata pari al -10,3%, in un contesto macroeconomico e di mercato reso difficile dalla pandemia Covid-19. Il consensus degli analisti, pubblicato sul sito internet della società, indicava un fatturato di 10,2 miliardi di euro.
Il margine operativo lordo adjusted è sceso da 1,01 miliardi a 840 milioni di euro (-16,6%), di poco inferiore agli 846 milioni stimati dagli analisti; di conseguenza la marginalità è scesa all’8,4%.
Il risultato operativo adjusted si è ridotto dal 25,3% a 515 milioni di euro.
Prysmian ha terminato il 2020 con un utile netto di 178 milioni di euro, risultato che si confronta con i 292 milioni contabilizzati l’anno precedente; l’utile per azione è stato di 0,68 euro.
A fine 2020 l’indebitamento netto era sceso a 1,99 miliardi di euro, rispetto ai 2,14 miliardi di inizio anno, in linea con le aspettative (2,01 miliardi), grazie alla forte generazione di cassa (487 milioni di euro). Nell’intero esercizio la società ha investito complessivamente 244 milioni di euro.
Il management di Prysmian ha fornito alcune stime finanziarie per l’intero 2021.
La società prevede di realizzare un EBITDA Adjusted compreso nell’intervallo 870-940 milioni di euro e di generare flussi di cassa nell’intorno dei 300 milioni (free cash flow prima di acquisizioni e dismissioni e dei dividendi). Il consensus degli analisti indicava un EBITDA adjusted per il 2021 di 950 milioni di euro.
Prysmian ha precisato che le previsioni si basano sull’attuale perimetro di business, assumono tassi di cambio in linea con la media dell’esercizio 2020 e non includono impatti sul flusso di cassa relativi alle sentenze antitrust. Inoltre, le previsioni si basano sull’assenza di cambiamenti rilevanti nell’evoluzione dell’emergenza sanitaria e di conseguenti ulteriori discontinuità e rallentamenti nelle attività economiche globali.
Il management di Prysmian ha proposto la distribuzione di un dividendo 2021 (relativo all’esercizio 2020) di 0,5 euro per azione, per un ammontare complessivo di 132 milioni di euro; la cedola sarà staccata il 24 maggio 2021 e messa in pagamento il 26 maggio.