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MPS, i numeri del primo trimestre 2020

Il Monte dei Paschi di Siena ha segnalato che la posizione di liquidità resta solida

di Edoardo Fagnani 7 mag 2020 ore 11:57

palazzo-salimbeni-mpsMonte dei Paschi di Siena ha comunicato i risultati finanziari del primo trimestre del 2020.

 

MPS, i conti economici del primo trimestre 2020

Nei primi tre mesi del 2020 il Monte dei Paschi di Siena ha realizzato un margine di intermediazione primario pari a 697 milioni di euro, in calo del 9,2% rispetto ai 767,7 milioni ottenuti nello stesso periodo dello scorso anno. Il margine di interesse è risultato pari a 327 milioni di euro, in flessione del 20% rispetto allo stesso periodo del 2019 principalmente per il calo degli attivi commerciali fruttiferi e dei relativi rendimenti.

Il risultato operativo netto stato negativo per 134,7 milioni di euro, rispetto al valore positivo di 90,9 milioni di euro del primo trimestre del 20219, in conseguenza al forte aumento del costo del credito clientela (da 143,9 milioni a 314,5 milioni di euro), dovuto all’incremento di rettifiche sulle posizioni valutate statisticamente legato alla revisione dei parametri di valutazione derivante dal mutato scenario macroeconomico delineatosi a seguito del diffondersi dell’emergenza COVID-19.

Il risultato netto è stato negativo per 244,5 milioni di euro (utile di 27,9 milioni nel primo trimestre del 2019), dopo la contabilizzazione di componenti negative non operative per circa 112 milioni relative a contributi a fondi di sistema e accantonamenti a fondi rischi e oneri. Prudenzialmente non contabilizzato il provento da reassessment delle DTA, considerate l'incertezza e la variabilità delle previsioni macroeconomiche che ancora permangono.

 

MPS, aggregati patrimoniali a fine marzo 2020

Al 31 marzo 2020 i finanziamenti verso la clientela dell’istituto si sono attestati a 82,2 miliardi di euro, in crescita di 2,1 miliardi rispetto al valore di inizio anno.

Alla stessa data le esposizioni deteriorate lorde erano pari a 11,6 miliardi di euro, in flessione rispetto al 31 marzo 2019 (-4,5 miliardi di euro) grazie alle cessioni di UTP e sofferenze effettuate, in particolare, nel secondo semestre 2019. L’aggregato risulta in riduzione anche rispetto a fine dicembre 2019 (-0,3 miliardi), per effetto principalmente del deconsolidamento di posizioni già classificate tra le attività in via di dismissione al 31 dicembre 2019.

L’esposizione netta in termini di crediti deteriorati del gruppo si è attestata a 5,8 miliardi di euro, in flessione sia rispetto a marzo 2019 (-1,7 miliardi di euro), che rispetto al 31 dicembre 2019 (-0,3 miliardi di euro). A fine marzo 2020 rapporto tra crediti deteriorati netti e crediti clientela netti risultava pari al 7,1%, in diminuzione sia rispetto a marzo 2019 (pari a 9,2%) che rispetto a dicembre 2019 (pari al 7,6%).

Alla stessa data, la percentuale di copertura dei crediti deteriorati si è attestata al 49,6%, in aumento rispetto al 31 dicembre 2019 (pari a 48,7%). La percentuale di copertura si pone, invece, in calo rispetto al 31 marzo 2019 (pari a 53,3%).

 

I ratio patrimoniali di MPS a fine marzo 2020

Per quanto riguarda i coefficienti patrimoniali, al 31 marzo 2020 il Common Equity Tier 1 Ratio si è attestato al 13,6% (rispetto al 14,7% di fine 2019) ed il Total Capital Ratio è risultato pari a 16,2%, che si confronta con il valore del 16,7% registrato a fine dicembre 2019.

Sempre a fine marzo 2020 il patrimonio netto del gruppo e di pertinenza di terzi risultava pari a circa 7,9 miliardi di euro in diminuzione di 0,4 miliardi rispetto al valore di inizio anno, scontando il peggioramento delle riserve e la dinamica del risultato di periodo.

Il Monte dei Paschi di Siena ha segnalato che la posizione di liquidità resta solida anche dopo il rimborso nel trimestre di 8 miliardi di titoli assistiti da garanzia governativa.

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