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IntesaSanpaolo, i conti del 1° semestre 2023 e la politica dei dividendi

IntesaSanpaolo ha fornito anche un aggiornamento sulle stime finanziarie per il 2023 e sulla politica di remunerazione degli azionisti.

di Redazione Soldionline 28 lug 2023 ore 15:58

intesa-sanpaoloIntesaSanpaolo ha comunicato i risultati finanziari del 1° semestre 2023, che, a detta del management, hanno confermato la capacità dell’istituto di generare una redditività sostenibile anche in contesti complessi, con un utile netto (trainato dagli interessi netti) che ha raggiunto i 4,2 miliardi di euro.

IntesaSanpaolo ha fornito anche un aggiornamento sulle stime finanziarie per il 2023 e sulla politica di remunerazione degli azionisti.

 

Nel dettaglio, IntesaSanpaolo ha terminato il 1° semestre del 2023 con un utile netto di 4,22 miliardi di euro, in aumento dell’80% rispetto ai 2,35 miliardi contabilizzati nei primi sei mesi dello scorso anno.

Il risultato della gestione operativa è salito del 28,5%, passando da 5,59 miliardi a 7,19 miliardi di euro. Il cost/income ratio nel 1° semestre 2023 è stato pari al 42%.

I proventi operativi netti sono stati pari a 12,4 miliardi di euro, in aumento del 15,3% rispetto ai 10,76 miliardi del 1° semestre 2022, in seguito al forte incremento degli interessi netti (+68,9% a 6,84 miliardi).

Nel solo 2° trimestre IntesaSanpaolo ha registrato un utile netto di 2,27 miliardi di euro, mentre i proventi operativi netti sono aumentati a 6,34 miliardi di euro.

 

A fine giugno 2023 il Common Equity Tier 1 ratio a regime (calcolato deducendo dal capitale 3 miliardi di euro di dividendi maturati nel 1° semestre) è risultato pari al 13,7%, senza considerare circa 120 centesimi di punto di beneficio derivante dall’assorbimento delle imposte differite attive (DTA), di cui circa 30 nell’orizzonte compreso tra il terzo trimestre 2023 e il 2025. Il dato è decisamente superiore al requisito SREP da rispettare nel 2023 pari all’ 8,95%.

Sempre a fine giugno 2023 i finanziamenti verso la clientela erano pari a 437 miliardi di euro, in diminuzione del 2,1% rispetto al 31 dicembre 2022 e del 7,2% rispetto al 30 giugno 2022 (in diminuzione dell’1,4% rispetto al 1° trimestre 2023 e del 4,2% rispetto al 1° semestre 2022 considerando i volumi medi di periodo).

Alla stessa data il complesso dei crediti deteriorati (in sofferenza, inadempienze probabili e scaduti/sconfinanti) era sceso a 5,3 miliardi di euro, in diminuzione del 3,6% rispetto ai 5,5 miliardi del 31 dicembre 2022. In questo ambito, i crediti in sofferenza erano saliti a 1,18 miliardi di euro dagli 1,13 miliardi del 31 dicembre 2022, con un’incidenza sui crediti complessivi pari allo 0,3% (0,3% anche al 31 dicembre 2022) e un grado di copertura al 68,2% (69,2% a fine 2022).

IntesaSanpaolo ha segnalato che al 30 giugno 2023 le operazioni di finanziamento con la BCE per ottimizzare il costo del funding e supportare gli investimenti delle aziende clienti sono state pari a circa 45 miliardi di euro, interamente costituite da TLTRO III.

 

IntesaSanpaolo ha fornito alcune indicazioni finanziarie relative al 2023.

Il management prevede un significativo aumento del risultato della gestione operativa, derivante da una crescita dei ricavi trainati dagli interessi netti (interessi netti nel 2023 attesi pari a oltre 13,5 miliardi di euro e in ulteriore crescita nel 2024 e nel 2025) e da un continuo focus sul cost management, oltre a un forte calo delle rettifiche di valore nette su crediti, con una conseguente crescita dell’utile netto a oltre 7 miliardi di euro.

IntesaSanpaolo ha segnalato che l’attuazione del Piano di Impresa 2022-2025 procede a pieno ritmo, con una prospettiva di utile netto per il 2024 e il 2025 superiore a quello previsto per il 2023.

 

IntesaSanpaolo ha fornito anche un aggiornamento sulla politica di remunerazione degli azionisti.

Con riferimento alla politica di remunerazione degli azionisti, IntesaSanpaolo ha confermato un payout ratio cash pari al 70% dell’utile netto consolidato in ciascun anno del Piano di Impresa, oltre a un'eventuale ulteriore distribuzione da valutare anno per anno.

Inoltre, l'istituto ha previsto come acconto dividendi cash da distribuire a valere sui risultati del 2023 un ammontare non inferiore a 2,45 miliardi di euro. La delibera consiliare in merito all’acconto dividendi verrà definita il 3 novembre 2023 (in occasione dell’approvazione dei risultati al 30 settembre 2023) in relazione ai risultati del 3° trimestre 2023 e di quelli prevedibili per il 4° trimestre 2023.

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