IntesaSanpaolo, i conti del 2021. Saldo dividendo 2022 di 0,0789 euro
L'istituto ha chiuso l'esercizio con un utile netto in forte aumento e un calo dei crediti deteriorati. Annunciata l’intenzione di procedere con un buy back
di Redazione Soldionline 1 mar 2022 ore 13:03Gli argomenti
- Bilancio 2021 IntesaSanpaolo: i dati del conto economico
- IntesaSanpaolo: i dati del quarto trimestre 2021
- Bilancio IntesaSanpaolo: crediti (anche deteriorati) a fine 2021
- Bilancio IntesaSanpaolo: aggregati patrimoniali a fine 2021
- Il dividendo 2022 di IntesaSanpaolo
- IntesaSanpaolo, proposto un buy back
- IntesaSanpaolo, le stime finanziarie per il 2022
IntesaSanpaolo ha comunicato i risultati finanziari definitivi del 2021, esercizio chiuso con un utile netto in forte aumento e un calo dei crediti deteriorati.
Inoltre, il consiglio di amministrazione della banca ha formulato la proposta di destinazione dell’utile d’esercizio e ha annunciato l’intenzione di procedere con un buy back, oltre ad aver approvato il piano di impresa per il periodo 2022-2025.
Bilancio 2021 IntesaSanpaolo: i dati del conto economico
Nel dettaglio, IntesaSanpaolo ha terminato il 2021 con un utile netto di 4,19 miliardi di euro, in aumento del 27,7% rispetto ai 3,28 miliardi contabilizzati l’anno precedente, a fronte di stanziamenti (allocati a valere sull’utile ante imposte) pari a 2,2 miliardi, per l’ulteriore rafforzamento della sostenibilità futura dei risultati dell’istituto. In particolare, gli stanziamenti del 2021 hanno riguardato 1,6 miliardi di euro di rettifiche di valore addizionali per accelerare la riduzione dei crediti deteriorati. L’incremento dell’utile netto è stato del 19,4% rispetto a 3,51 miliardi se si escludono le componenti relative all’acquisizione di UBI Banca e l’impatto contabile del connesso impairment del goodwill.
Il risultato della gestione operativa è salito del 5,4%, passando da 9,36 miliardi a 9,87 miliardi di euro. Il cost/income ratio nel 2021 è stato pari al 52,5%, rispetto al 54,1% del 2020.
I proventi operativi netti sono stati pari a 20,79 miliardi di euro, in crescita dell’1,9% rispetto ai 20,4 miliardi del 2020, beneficiando della crescita delle commissioni nette (+9,3% a 9,54 miliardi).
IntesaSanpaolo: i dati del quarto trimestre 2021
L'ultimo trimestre 2021 si è chiuso con un utile netto di 179 milioni di euro, dato che si confronta con la perdita di 3,1 miliardi contabilizzata negli ultimi tre mesi del 2020 (utile di 393 milioni se si escludono le componenti relative all’acquisizione di UBI Banca).
I proventi operativi sono stati pari a 5,02 miliardi in diminuzione del 2,5% rispetto ai 5,15 miliardi di euro dello stesso periodo del 2020, in conseguenza al calo degli interessi netti.
Bilancio IntesaSanpaolo: crediti (anche deteriorati) a fine 2021
A fine 2021 i finanziamenti verso la clientela erano pari a 465 miliardi di euro, in aumento dello 0,5% rispetto al 31 dicembre 2020 e in flessione dello 0,1% rispetto al 30 settembre 2021 (in crescita del 3% rispetto al 2020 considerando i volumi medi di periodo).
Alla stessa data il complesso dei crediti deteriorati (in sofferenza, inadempienze probabili e scaduti/sconfinanti) era sceso a 7,08 miliardi di euro, in diminuzione del 34,1% rispetto ai 10,74 miliardi del 31 dicembre 2020. In quest’ambito, i crediti in sofferenza si erano ridotti a 2,13 miliardi di euro da 4 miliardi del 31 dicembre 2020, con un’incidenza sui crediti complessivi pari allo 0,5% (0,9% al 31 dicembre 2020) e un grado di copertura al 70,4% (58,3% a fine 2020).
Bilancio IntesaSanpaolo: aggregati patrimoniali a fine 2021
A fine 2021 il Common Equity Tier 1 ratio è risultato pari al 14,5% (14,7% a fine 2020), dopo la deduzione delle riserve distribuite a ottobre 2021, l’acconto dei dividendi 2021 pagato a novembre 2021 e il saldo dividendi 2021 proposto; la stima del Common Equity Tier 1 ratio pro-forma a regime di IntesaSanpaolo è pari al 15,2%.
IntesaSanpaolo ha segnalato che a fine 2021 le operazioni di finanziamento con la BCE per ottimizzare il costo del funding e supportare gli investimenti delle aziende clienti sono state pari a circa 132 miliardi di euro, interamente costituite da TLTRO III.
Il dividendo 2022 di IntesaSanpaolo
Il management di IntesaSanpaolo ha proposto la distribuzione di un saldo del dividendo 2022 (relativo all’esercizio 2021) di 0,0789 euro per azione ordinaria, per un ammontare complessivo di 1,53 miliardi di euro. La cedola sarà staccata il 23 maggio 2022 e messa in pagamento il 25 maggio. Rapportando l’importo del saldo del dividendo al prezzo di riferimento dell’azione IntesaSanpaolo registrato il 3 febbraio 2022 (2,728 euro), risulterebbe un rendimento (dividend yield) pari al 2,89%.
Considerando anche l'acconto di 0,0721 euro staccato da IntesaSanpaolo il 22 novembre 2021 il dividendo 2022 dell'istituto è pari a complessivi 0,151 euro, per un rendimento (dividend yield) complessivo pari al 5,5%.
IntesaSanpaolo, proposto un buy back
Subordinatamente all’approvazione della BCE, il consiglio di amministrazione di IntesaSanpaolo ha proposto un acquisto di azioni proprie da avviarsi nel 2022 e loro successivo annullamento per un controvalore pari a 3,4 miliardi di euro. I tempi e le modalità del buy back verranno resi noti nei termini previsti dalla normativa.
Di conseguenza, considerando anche il saldo della cedola, il ritorno cash per gli azionisti è pari a 4,9 miliardi di euro.
IntesaSanpaolo, le stime finanziarie per il 2022
Il management ha fornito anche alcune indicazioni per il 2022.
I vertici di IntesaSanpaolo si attendono per l’esercizio in corso un utile netto di oltre 5 miliardi di euro.
Inoltre, il management stima una crescita dei ricavi e un continuo cost management, un conseguente aumento del risultato della gestione operativa e - anche per una forte riduzione del costo del rischio - del risultato corrente lordo.