Immsi, i conti dei primi nove mesi del 2020
di Edoardo Fagnani 12 nov 2020 ore 13:52 Le news sul tuo SmartphoneImmsi – holding cui fanno capo oltre 40 società operative nei settori immobiliare, industriale e navale – ha diffuso i risultati dei primi nove mesi del 2020, periodo chiuso con ricavi per 1,04 miliardi di euro, in contrazione del 16,9% rispetto agli 1,25 miliardi ottenuti nei primi tre trimestri dello scorso anno, in conseguenza del lockdown per la pandemia da Covid-19, che ha implicato la chiusura delle attività produttive e commerciali per diverse settimane in molte nazioni; il management ha segnalato che nel solo terzo trimestre i ricavi sono cresciuti di oltre il 2%. In peggioramento anche il margine operativo lordo, che è sceso da 192,18 milioni a 150,87 milioni di euro (-21,5%); di conseguenza, la marginalità si è ridotta dal 15,3% al 14,5%. La holding ha chiuso il periodo gennaio-settembre con un utile netto (esclusa la quota di terzi) di 9,23 milioni di euro, rispetto ai 16,38 milioni contabilizzati nei primi nove mesi del 2019.
A fine settembre 2020 l’indebitamento netto di Immsi ammontava a 823,7 milioni di euro, in aumento rispetto agli 796,4 milioni di inizio anno. Alla stessa data il patrimonio netto del gruppo era pari a 371,53 milioni.
Nei primi nove mesi del 2020 Immsi ha consuntivato investimenti per 90,6 milioni di euro (93,8 milioni nello stesso periodo dello scorso anno).
Il management di Immsi ha segnalato che la formulazione di previsioni per l’ultimo trimestre del 2020 resta complessa in quanto dipende sia dall’evoluzione del Covid-19, che dal mese di ottobre ha ripreso vigore in Europa, sia dalle misure governative di contenimento del contagio e da quelle di supporto all’economia che nel frattempo verranno implementate nei paesi in cui il gruppo è presente.
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